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Memento: “La musica è un riflesso della vita” | Indie Talks

Chissà cosa succederebbe se si potesse analizzare ogni cosa che succede inserendo uno specchio per vedere il tutto ribaltato e da un’altra prospettiva. Oppure immaginare di fare delle domande al destino e ricevere come eco le risposte, nella maggior parte dei casi  con l’idea che siano simili a quello che si vuole sentire.

Memento ha scelto di evadere dalla realtà del quotidiano, chiudersi in un posto sperduto lontano da tutto e tutti e lavorare su quello che sentiva dentro di se e vedeva all’esterno, dando vita al suo nuovo disco ))) echo ((((.

La prospettiva delle cose da senso ad un momento, si può andare veloce rimanendo fermi alla ricerca di una nuova consapevolezza o rallentare per dare più spazio alle sensazione cercando di assorbirne la forza e l’ispirazione.

Esiste quindi un dialogo tra l’artista, la musica, la sua esperienza e storia di vita, e Andrea come ragazzo che sta crescendo e che si confronta quotidianamente con l’ambiente esterno e il suo io. Così nasce un dialogo che da due, vita e arte, si espande a tutte le persone che incontra sul proprio cammino e con quelle che ascoltano le sue canzoni.

MEMENTO X INDIE TALKS

Scrivendo questo disco hai percepito l’eco dell’amore?

Questo disco è l’eco di tante emozioni e messaggi che hanno preso vita durante il processo. L’amore, sicuramente, è uno di questi sentimenti.

La felicità è più potente se viene riflessa negli occhi degli altri?

 “Rendere felice qualcuno” è un sentimento molto più forte e duraturo della felicità in se, a mio modo di vedere. Quindi sì, osservare la felicità negli occhi degli altri è una pratica potente ed emozionante.

In una relazione quanto si scopre se stessi?

 Tanto. In una relazione si scoprono cose di se che non si sarebbero scoperte in autonomia. Al contrario non la definirei relazione.

Ufficio Stampa

Qual è il discorso che fanno più spesso cuore e cervello?

Non lo so, però il mio cuore e il mio cervello hanno imparato a dialogare. Certo, ogni tanto litigano ma raramente uno prevale sull’altro.

“Pensa se poi quello che vuoi fosse su un’altra prospettiva, pensa se poi quello che sei fosse un punto di vista”. Esiste una giusta distanza per vedere e sentire le cose?

 No, allontanarsi o cambiare il proprio punto di vista ti da la possibilità di vedere le cose in maniera differente, non giusta o sbagliata.

Ufficio Stampa

Nella fretta si perdono i dettagli?

 No, nella fretta si possono notare dettagli che nella quiete non si sarebbero visti, e viceversa.

Un ritorno è sempre diverso da un arrivo?

 Non sempre, un arrivo può benissimo essere un nuovo punto di partenza.

Ci sono vecchie canzoni che hai lasciato andare nel vento senza farle mai uscire?

Si, ho tanta musica che vive dentro di me prima che possa vivere anche dentro agli altri.

Nicolò Granone

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