Nella vita ci sono sempre dei buoni motivi per litigare. Soprattutto se fai parte di una band di sei ragazzi originari della provincia di Treviso, di età compresa tra i 18 e 33 anni e con influenze musicali radicalmente diverse fra loro. Questi primi indizi danno la misura della grande diversità tra i vari componenti di questa giovane band e si sa, la diversità molto spesso porta a discussioni. La diversità può essere, appunto, uno dei tanti Motivi Per Litigare.

La diversità però è anche e soprattutto stimolo di crescita ed è proprio quello che i sei ragazzi veneti stanno riuscendo a fare: rendere le loro diversità una risorsa da fondere insieme per ottenere un prodotto originale, personalizzato ed onesto.

I Motivi Per Litigare sono una band eclettica, con un sound che contiene moltissimi richiami e riferimenti ai generi più disparati fra loro.

Nell’unico lavoro in studio fin ora pubblicato, un E.P. di sette brani pubblicato circa un anno fa, ritroviamo le più varie influenze. Si passa da sonorità prettamente rock ad un sound reggae o dub, passando per giri armonici presi in prestito dal funk. Il tutto costantemente influenzato dalla voce del cantante che richiama moltissimo il rap-hip hop ed il crossover anche se non mancano anche per lui momenti di respiro in cui risulta più “cantante” e meno “rapper”.

Proprio in questo periodo, i Motivi Per Litigare stanno ultimamando i lavori di composizione delle tracce che andranno a formare il loro primo disco uffciale.

Le premesse perchè possa essere un lavoro da tenere sott’occhio ci sono tutte dato che i Motivi Per Litigare hanno dimostrato una originalità che è merce sempre più rara nel mercato musicale nostrano.

Sperando che possano confermare quanto di buono ci hanno già fatto sentire nell’E.P. abbiamo contattato i ragazzi dei Motivi Per Litigare per conoscerli meglio e fargli qualche domanda sulle loro origini e sui loro progetti futuri.

Intervistando i Motivi Per Litigare

Ciao ragazzi! Qual è il vostro background da musicisti? Da dove arrivano i “Motivi Per Litigare”?

Ciao!

Fisicamente arriviamo dalla provincia di Treviso, artisticamente è un bel mix: il bassista viene dal metal piuttosto pesante, la voce da 15 anni di rap classico, un chitarrista è cresciuto a pane e blues suonando in gruppi folk, il giovane batterista in realtà è anche un producer/beatmaker, l’ancora più giovane percussionista suona e ascolta reggae da mattina a sera e l’altro chitarrista viene da anni di cover di classici del rock anni 80.

Il nome che avete scelto per la vostra band è sicuramente originale. Da dove nasce questa scelta?

La discussione è andata circa così:

– “come ci chiamiamo?”
– “qual è la cosa che facciamo più spesso insieme?”
– “discutiamo un sacco per organizzare e decidere ogni minima stronzata”
– “si può dire che litighiamo spesso?”
– “si”
– “ecco, allora ci chiamiamo MPL”

E poi “Cose Marroni” non ci sembrava troppo adatto.

Ultimamente la commistione di generi molto diversi fra di loro, come appunto Rock e Rap ha dato vita a tanti progetti  interessanti. Nel vostro caso, oltre al Rock e al Rap si ritrovano anche influenze reggae, dub e funky. Che lavoro di ricerca sonora c’è per mescolare tante sonorità così diverse fra di loro?

In realtà il processo di scrittura è sempre piuttosto fluido. Quando abbiamo iniziato, si è deciso di non porsi limiti di alcun tipo e di assecondare le naturali inclinazioni che ognuno di noi ha verso il proprio “genere del cuore”.

Abbiamo un giro di accordi, un sample o un’idea iniziale che ci piace? Jammiamo un po’, vediamo verso quali forme ci spingiamo inconsciamente e poi teniamo quello che ci piace per assembrarlo al meglio, senza preoccuparci troppo del “genere” che salterà fuori.

Circa un anno fa i Motivi Per Litigare pubblicano il primo E.P. che è un lavoro che nelle sue 7 tracce affronta argomenti molto diversi fra di loro.

Qual è il brano a cui vi sentite più legati, e perché?

Domanda difficilissima questa. Non possiamo indicare un solo brano, dai! Come possiamo metterci d’accordo? Hai presente il nostro nome?
Facciamo un po’ gli sbruffoni e diciamo che “quello che abbiamo appena scritto e che per un bel po’ lo si potrà sentire solo live”.

Così magari qualche curioso arriva. Anche perchè ci siamo rapportati con un genere che ancora non avevamo affrontato.

Avete portato live il vostro e.p.? E avremo modo di sentirvi dal vivo prossimamente?

Si, qualche concertino lo abbiamo fatto e qualche soddisfazione abbiamo iniziato a togliercela. Per il futuro c’è qualcosa in ballo: ora stiamo affrontando la programmazione invernale.

Però è un po’ faticosa la cosa: tralasciando la classica sterile polemica del “non ci sono locali”, stiamo incontrando difficoltà a causa del genere che facciamo: troppo soft per gli ambienti rock, troppo pesanti per la moda del momento, traditori per gli integralisti degli ambienti rap. Volete aiutarci?

Dopo circa un anno dal vostro e.p  quali sono i progetti futuri?

In composizione siamo a circa a metà strada nel processo di scrittura dell’album (intero questa volta). Vediamo se riusciamo ad entrare in studio per fine anno.

Poi il solito: suonare il più possibile e birrette. E vedere come evolverà questa storia.

C’è in cantiere un video-clip di un qualche vostro brano?

Beh, prima o poi sicuramente. Aspettiamo l’idea che convinca tutti perchè finora non ci siamo riusciti a mettere d’accordo.

Strano, no?

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