Teseghella: “Perché si tende a scappare dalle origini? ” | Indie Talks

PH: Maciste

Teseghella: “Perché si tende a scappare dalle origini? ” | Indie Talks

“Roccasecca è un borgo medievale di 7.000 abitanti. I vicoli di questo paese mi hanno visto crescere e dentro me hanno fatto fiorire queste canzoni, erano già lì, stavano soltanto aspettando una persona come me, sensibile alle storie. Roccasecca è anche il filtro con cui le racconto, poiché in mezzo a tante persone d’azione, avere la voglia di esserne testimone mi ha sempre fatto sentire unico.”

Il primo album di Teseghella è una dedica alle proprie origini e al proprio territorio, che svolta con un traccia malinconia dal titolo “Quando Roccasecca è vuota” come se fosse impossibile rimanere fedeli a se stessi e il mondo chiedesse di andare via, trasferirsi in una grande città per essere quello che vuole la società e il mondo.

E invece questo artista, scelto da Maciste, che quando decide su chi puntare ha sempre ottime intuizioni, ripercorre le storie di provincia con amore e sincerità, in un rituale che parla di persone che hanno voglia di trovare semplicità in un piccolo paesino, lasciando perdere il disastro delle metropoli.

Ci vuole coraggio a celebrare chi siamo, mantenendo il proprio stile, forse per questo molte volte è più facile scappare altrove per sentirsi uguale a qualcosa che in realtà non si è.

TESEGHELLA X INDIE TALKS

Che rapporto hai con il tuo paese, Roccasecca? 

Con la mia terra ho un ottimo rapporto, amo l’educazione che mi è stata impartita, le persone in mezzo alle quali sono cresciuto, i filtri tramite i quali guardo il mondo; sarei falso a dirti che amo qualsiasi cosa, però ci sono sicuramente più lati buoni che cattivi. 

Il fatto che io sia cresciuto in mezzo a un migliaio di persone, ad esempio, mi ha sempre fatto pensare che ognuno avesse il suo compito e il mio fosse quello di essere testimone delle cose che succedono, non so perché ma già da bambino avevo in testa che fossi una persona in missione, ero totalmente convinto. 

Penso invece che crescere in mezzo a milioni di persone, come un abitante di Roma, mi avrebbe totalmente deviato, anche perché sono un tipo che cambia facilmente. 

Nella provincia c’è più sincerità? 

Non so, sono abbastanza sicuro che ci si trovi più facilmente la verità, però la modalità con cui ti arriva addosso è molto strana.  

Come già detto, quando ho cominciato a capire che il mondo magari non era tutto rose e fiori, quindi, non so, più o meno mentre frequentavo le scuole medie, mi confrontavo con quel migliaio di persone che mi circondava, non scendevo a Roccasecca Scalo (perché si, sono divise in Centro e Scalo), non scendevo a Cassino, nessuno lo faceva, quindi tutti eravamo la causa e il prodotto del nostro micro territorio. 

Questo meccanismo però agevola molto spesso le voci di corridoio, che ti arrivano addosso assieme alla verità e apparentemente, tutte le opinioni hanno lo stesso peso specifico, poiché le persone che hanno meno da fare delle altre stanno li a parlare e trarre conclusioni anche su questioni che non conoscono affatto. 

PH: Astrid Ciucanu

 Credi nell’amore a distanza? 

Certo, credo che sia una palestra d’amore, più si riesce a stare lontani, più c’è attesa, più si crea desiderio e se c’è un buon dialogo nella coppia, si va a formare una fiducia che non è come le altre, forse proprio lì sta il bene senza doppi fini.

Ti interessa dedicare quel tipo di attenzioni unicamente ad una persona e non importa quanto lontano sia, quando la vedrai, o roba del genere, ti adoperi affinché viva quei giorni di attesa al meglio. 

 Quale potrebbe essere un viaggio per stare benone? 

Quello a Lourdes o a Medjugorje ahahah. 

No scherzo, non so, devo maturare ancora tanto, devo imparare ad ascoltarmi e gestirmi, diciamo che non siamo vicinissimi alla meta, ma almeno so che esiste. 

PH: Onofrio Petronella

 Come ti sentiresti a girare per le strade di Hollywood? 

Sono più interessato alla cultura urbana, quindi se dovessi visitare l’America, organizzerei un tour con guide fidate che mi portano a conoscere magari persone in posti tipo: Bronx, O’Block, West Baltimore, Compton ecc. 

 Il pensare troppo, avere mille idee e mille stimoli, può creare confusione e incertezza? 

Fino a qualche mese fa mi faceva porre molte domande, adesso un po’ di meno, facendo anche qualche sessione da co-autore devo essere sempre convinto al 110% di quello che propongo, altrimenti l’artista lo percepisce e quindi adesso ho imparato a riconoscere l’insicurezza dal volersi auto sabotare ahahah. 

PH: Astrid Ciucanu

 Che rapporto hai con la moda, ti fai influenzare dallo stile degli altri? 

Sono molto in fissa con determinate cose, però poi non lo riporto su di me perché preferisco avere sempre un profilo basso, anche quando sono in giro, non mi piace che la gente mi guardi, cerco però di essere un Cool Hunter, ovvero di intercettare la roba figa prima che diventi moda. 

Pesco quasi sempre dall’America o dalla Francia e se sei attento, riesci ad anticipare qualsiasi trend, ad esempio in questo periodo sono in fissa con gli occhiali e le scarpe fatti con stampanti 3D.

 Quali canzoni metteresti in uno zaino prima di trasferirti in una grande città? 

Metterei “Quando Roccasecca è vuota”, per ricordarmi da dove vengo e “Big City Life”, per settarmi sul mood giusto durante il viaggio.