
Inseguire la bellezza è il tuo vizio preferito | Fuoriposto
BELLEZZA
Definizione: Qualità di ciò che appare o è ritenuto bello ai sensi e all’anima, con la connessione tra l’idea di bello e l’ armonia e proporzione delle parti, che trovò piena espressione nella filosofia greca.
Non è bello cio che è bello, ma è bello ciò che piace è una frase che può essere interpetata in due modi per spiegare la società di oggi. Per misurare la bellezza si usano i numeri e questo sistema alterà la verita creando un cortocircuito dove il successo viene messo davanti all’estetica. Alcune canzoni per esempio non sono belle ma le ascoltiamo e le cantiamo perché vengono proposte in centomila playlist e su ogni stazione radio, ma per ogni tormentone esistono almeno dieci artisti che producono e scrivono con l’obbiettivo di raccontarsi in maniera naturale senza doversi integrare in precocetti stupidi ma che fanno di moda.
Bisognerebbe fare una rivoluzione dove ognuno ama sentirsi libero come più preferisce, cercando in ogni cosa il suo prototipo di bellezza, ma purtoppo il nuovo mantra dentro il quale viviamo è non è bello cio che è bello, ma è bello cio che vende.
Ilustrazione di: Rossi Angela
INSEGUIRE LA BELLEZZA È IL TUO VIZIO PREFERITO
Fa troppo caldo, abbassa il finestrino
Non guardarmi il cellulare quando stai vicino
Faccio il cretino, ti mando un cuoricino
Dai raga, chi mi ha preso l’accendino?
Stupidi come l’amore
Saggi come l’incoscienza
Senza più pensieri da gettare in mare
Senza più parole per abboccare e scoprire
Sempre dopo che per sempre non c’è tempo.
Frugo con le mani le tue fantasie
Fatti mia, demoni dietro la porta
Tu m’hai baciato e io t’ho morsa.
E adesso sembro disperato
Con le parole che ho smarrito
Riprendo il treno con in testa luglio
E non mi ascolti quando parlo
Il tuo sorriso è uno sbadiglio.
Non so disegnare i tramonti dell’estate che è appena finita
Non so promettere false partenze se tu non arrivi
Non riesco a dividere una vita in quattro stagioni.
Di santi che pagano il tuo pranzo hai voglia se ce n’è
Tu in palestra ed io che ti cucino
Così non tardi al corso di tango argentino.
Poi tieni il muso per un paio d’ore
E non mi sembra strano
Tu coi tuoi vizi di sempre
No, che non cambi per niente
Si vede che non vuoi.
Coi convenevoli non so’ buono
Fammi ridere fino a che non ti sopporto più
O fa quel cazzo che vuoi.
Sto correndo via da lei come Beppe Favalli (corri, corri, corri)
Per fare un Ferrari non bastano i cavalli (no)
Sto correndo per i miei, no, non devi distrarmi (no, no, no, oh eh).
Quelle scarpe giganti
Un nodo alla gola
Ti guardano tutti.
BIBLIOGRAFIA
Bella – Samuel Heron
Eri più bella come ipotesi – Lo Stato Sociale
Bella e instabile – Esseho
Bella come Roma – Viito
C’era una volta ed era bella – Tre Allegri Ragazzi Morti
Come sei bella – Giancane
Bella veramente – Calabi
Bella festa – Konti Flowerchild
Bella bro – Tauro Boys feat Side
Sei bella davvero – Motta