Phra.Aiello: “Ho rinnovato il mio tesserino” | Intervista

Il tesserino, come ogni documento, rappresenta un po’ la nostra identità. E, come tale, ogni tanto necessita di un rinnovo. È proprio di questo che parla “Tesserino”, il nuovo singolo di Phra.Aiello, giovane cantautore della provincia di Varese. Lo conosciamo già per brani come “18 e 17”  e “L’effetto”, ma ora, accanto alla sua, sentiamo una nuova voce femminile, quella di Franiee, cantautrice anche lei e sua collega all’università.

Un brano che ha in sé vari generi, dal rap all’hip-hop, dal funk ad R&B e neo-soul e che lascia un messaggio innovativo, rappresentativo dell’identità sociale contemporanea.

Intervistando Phra.Aiello

Ciao! “Tesserino” è uscita poco dopo il periodo di clausura che tutti abbiamo vissuto. È stato scritto prima o dopo il lockdown? Se sì, in che modo ha influito?

In realtà, ho prodotto la strumentale del pezzo nei primi giorni di Febbraio, quando l’emergenza Covid non era ancora giunta a noi con l’intensità dei mesi successivi. La canzone sarebbe dovuta uscire dopo il video di “18 e 17”, che io e Davide Premoselli abbiamo iniziato a girare a metà dello stesso mese e che è ancora da completare. Purtroppo, la pandemia ha interrotto sia le registrazioni del disco a cui sto lavorando sia gli elaborati audiovisivi. In ogni caso, questo periodo di lavoro in Ospedale e di quarantena mi ha permesso di rivalutare e creare le rimanenti produzioni e collaborazioni dell’intero progetto (che presto avrete modo di sentire) e, soprattutto, di realizzare quanto siano davvero importanti le persone e il rispetto verso le stesse, verso la loro salute.

Oltre alla tua, che conosciamo bene, sentiamo una voce nuova, quella di Franiee. Come vi siete conosciuti e com’è nata l’idea di una collaborazione? 

Franiee è il nome d’arte di Francesca Raimondi, una cara amica e compagna di Università. L’ho conosciuta proprio al Corso di Laurea. Un giorno ci siamo trovati casualmente ad un tavolo di legno nel cortile della scuola con un’altra nostra collega di studi. Tra un discorso e l’altro, ho scoperto che Fra cantava e suonava divinamente. Come non chiederle di cantare su una mia strumentale?

Oltre alla sintonia creativa, c’è una sincera e profonda amicizia che ci lega e che ha reso credibile e affabile il nostro prodotto. Questa esperienza ci ha permesso di crescere insieme, aiutandoci a vicenda. Per lei ‘’Tesserino’’ è il debutto ufficiale; per me la continuazione di un viaggio fatto di persone meravigliose.

Nonostante ci faccia ballare, “Tesserino” parla della fine di una storia d’amore. Quanto c’è di autobiografico?

Inevitabilmente la mia musica è autobiografica. In quel periodo avevo concluso una relazione “paradossale” (ti risparmio il lungo e tedioso racconto) da circa un mese. Le melodie che ho creato mi ricordano ciò che ho provato: momenti felici, momenti tristi. Forse ho sublimato il mare emotivo in cui stavo annegando; forse non riuscivo più a resistere a determinati pensieri. Però mi risulta spontaneo e naturale scrivere della mia vita e inserirla in un arrangiamento, in un testo. Quindi ‘’Tesserino’’ è un altro ‘’pezzo di me’’: la mia foto è sbiadita lentamente e avevo bisogno di cambiarla. Il bello di tutto questo è che nella canzone c’è così tanta vita da far rivedere, a chiunque l’ascolti, il proprio spezzone.

“La mia foto, la tua foto, cambia poco, è un viaggio a vuoto”. Che concetto si cela dietro questa frase?

Possiamo navigare dentro i ricordi, come nelle foto, in cui i volti rimangono statici, immortalati. Ma, dopo che hai guardato quelle immagini per qualche secondo, minuto, ora, cosa ti rimane? La realtà. Alcune di quelle persone fotografate non sono più parte della tua vita a causa di un litigio, un fraintendimento o un conflitto qualsiasi. Quindi ricordarle ti logora, proprio perché il viaggio della tua mente è “a vuoto”. Insomma, come il tesserino dei mezzi di trasporto, è necessario ricominciare con un rinnovo di se stessi e di chi ti sta intorno, lasciando nel tuo cerchio di vita solo chi può accompagnarti verso la felicità.

Il tesserino simboleggia l’identità di una persona, i suoi dati e, a volte, anche la sua foto. Questa identità viene messa a repentaglio quando si vive un grande dispiacere?

Complimenti per la domanda! Sì. Credo proprio di sì. Ma la differenza è la nostra reazione: rimanere nel dispiacere o dare una svolta alla nostra vita? Io mi voglio bene e avrò sempre una buona considerazione di ciò che sono e di ciò che faccio. La delusione non mi snatura, ma mi aiuta a crescere. Pertanto, dobbiamo affrontare il dispiacere senza vittimismo e senza paura di sbagliare, perché solo così possiamo avere tra le mani il nostro tesserino, la nostra vita che si rinnova e, allo stesso tempo, si conserva.

ASCOLTA PHRA.AIELLO NELLA PLAYLIST DI INDIE ITALIA MAG

Promuovi la tua musica con Indie Italia Mag! Scrivici su Direct!