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Laco: “Guardo il mondo con occhi nuovi” | Intervista

Le esperienze che ci feriscono e che ci fanno star male restano molto più impresse nella nostra mente rispetto ad esperienze felici e più positive. Probabilmente proprio in questa dinamica umana ritroviamo la genesi di moltissime canzoni che potremmo definire “malinconiche”. La musica infatti è valvola di sfogo, è un modo di comunicare i pensieri e le sensazioni più intime con varie forme ed ha senza dubbio in se una funzione consolatoria.

Il nuovo singolo di Laco, cantautore ventottenne originario di Monteiasi, può probabilmente collocarsi tra i brani generati da questa dinamica.

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“Strade”, questo il titolo della canzone, è infatti un brano malinconico, che ripercorre gli errori e i rimpianti legati ad una storia ormai finita ma che ancora porta con se molto dolore dato che, ogni azione, ogni pensiero che si mette in atto per superare quella situazione hanno come unico risultato quello di riportarci al punto di partenza.

E’ quindi proprio l’incapacità di andare davvero avanti il tema principale di “Strade”. Il brano dall’arrangiamento e le sonorità pop/rock è impreziosito dal feturing con Blue Virus, rapper torinese con all’attivo vari progetti. Proprio questo intermezzo rap regala alla canzone una sfumatura decisamente non banale.

“Strade” è accompagnata da un video-clip. Curato da Andrea Dipa e Federico Melis, il video riesce con estrema semplicità a farci visivamente vedere quello che la canzone ci sta raccontando.

Dopo “Colpa di Freud” dunque Laco torna con un nuovo singolo estremamente interessante. Lo abbiamo contattato direttamente per conoscere qualcosa in più della sua musica e i suoi progetti per il futuro.

Intervistando Laco

Ciao Laco. Parlaci un po’ di te, da dove nasce il tuo progetto, come sei arrivato ad essere “Laco”?

La mia è un’esperienza lunga 25 anni, nonostante io ne abbia solo 28. Avevo appena compiuto 3 anni quando mio padre, il giorno del mio compleanno, decise di regalarmi un pianoforte. È stato amore a prima vista.

Dopo tanti anni passati tra palcoscenici e Live Club come musicista turnista, dal 2016 ho deciso di camminare da solo per la mia strada, ed ora eccomi qui.

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In cosa e quanto ti senti evoluto rispetto a “Colpa di Freud” la cui uscita è di un paio di anni fa?

Non saprei dirvi se la mia è stata una vera e propria evoluzione. Di sicuro ora guardo le cose in modo diverso e con occhi nuovi. È forse questo il motivo della mia crescita artistica e personale.

Ti occupi personalmente di testi ed arrangiamenti o ti avvali di qualche collaborazione in particolare?

Ho sempre scritto ogni parola, ogni nota ed ogni singola emozione di ogni mia canzone. Nascono già pronte nella mia testa, io mi limito solo a darle forma.

 

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Da poco è uscito il tuo ultimo singolo “strade”. Come è nata l’idea di produrlo in featuring con “Blue Virus”?

“Strade” è stata una scommessa nata dall’incontro con alcuni produttori di RKH Studio di Torino. Ero alla ricerca di una collaborazione per questo nuovo singolo.

Mi fu proposto un featuring con Blue Virus e non ci ho pensato due volte ad accettare. Il resto è storia.

Il video di “Strade” sembra essere davvero esplicativo rispetto al senso della canzone. Di chi è stata l’idea di dargli questo taglio semplice ma allo stesso tempo efficace? e chi si è occupato materialmente del video?

Dar vita ad un video semplice ma allo stesso tempo efficace credo sia davvero una cosa da pochi. Uno di questi è sicuramente Andrea Dipa, con cui ho avuto l’onore di lavorare in occasione dell’uscita di “Strade”.

Lui è la mente, coadiuvato da Federico Melis che si è occupato materialmente del video.

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Questo è un periodo molto difficile per chi fa musica ma piano piano si sta cercando di ripartire anche con i concerti. Hai in programma qualche esibizione di promozione del nuovo singolo?

Purtroppo è un periodo davvero particolare, difficile, soprattutto per chi come me vive di musica. Certo, una luce in fondo al tunnel c’è ed io confido in tempi migliori per poter ritornare a calcare i palchi che ho dovuto “smontare” in questo 2020 e portare in giro la mia musica.

Cosa c’è in cantiere invece per il futuro? Altri singoli o un disco?

L’idea è quella di uscire con un nuovo disco per l’anno che verrà. Nel frattempo continuo a scrivere, poi chissà. Lo scopriremo solo vivendo.

Grazie ed in bocca al lupo

Grazie a voi.

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