
Rigraziando qualche Santo | Fuoriposto
SAN
Definizione: In origine, equivalente di sacro, riferito a ciò che è in rapporto con una realtà diversa da quella naturale e umana (opposto quindi a profano) e che si manifesta come altro, superiore.Sotto questo aspetto, si definisce santo ciò che è proprio di ogni esperienza religiosa.
In senso più generale, detto di ciò che, consacrato da una legge morale o religiosa, è per tale motivo inviolabile, o di ciò che, per comune consenso degli uomini, è venerato.
In questi giorni, mentre magari alziamo la testa verso l’alto cercando qualche stella cadente, preghiamo che qualcuno ci ascolti ed esaudisca i nostri desideri. Dalle piccole, cose come che la nostra squadra del cuore vinca lo scudetto, alle più grandi che implicano sacrifici e sofferenza per raggiungere degli obiettivi o superare momenti no, cerchiamo un aiuto dentro qualcosa al di sopra di noi, magari invocando qualche Santo.
Illstrazione di: Daniele Zen
Ringraziando qualche Santo
Cammino in fretta a testa in giù,
Penso ai tuoi capelli
Che battono sopra di noi
Come temporali.
Lo sai che non ti ho mai detto
Che se prego per te
Vedo le stelle cadenti
Che sono sogni proibiti.
E quindi penso che quel giorno
Quando il mio cielo si spense
Fu per colpa della notte
Non per colpa tua
Non era facile vedere
In mezzo a quelle gole immense.
Dopo tanto tempo quasi non ci speravo più
È cambiato tutto
Da quel non ci rivedremo più.
La frase sbagliata al momento sbagliato
Poi t’ho abbracciato come a fine partita
Ed ho asciugato le lacrime in differita.
Tutto l’universo nasce e muore
Di continuo e se ne frega
Dei progetti e degli amori
E dei miei fallimenti
Quindi andare a chiedere favori
Alle stelle cadenti
Non è tanto di cattivo gusto
Quanto arrogante.
Tu che non riesci a pensarmi
Io che non riesco a guardarti
Tu non hai il modo di fare
Io non ho il modo di farti capire
Che forse è l’ora di andare a dormire.
Ti tremerà il sorriso
E senza che nient’altro accada.
Non c’è bisogno che ci penso
Lo so che hai ragione tu
Non c’è bisogno di parlare
Lascia stare, lascia stare.
La critica sociale, la politica
La povertà, il disagio umano
Vorrei approfondire,
Ma penso che il mio vero nemico
Sono io quando ho un telefono in mano.