L’Incanto: la nostra fragilità è un’opportunità | Intervista
L’Incanto ha il sapore di macaron e cappuccino: una storia di partenza, ma anche di ritorno. Lasciare la propria casa, il proprio paese valicando le sole Alpi per perfezionare gli studi o in cerca di lavoro ha sempre una nota di una malinconica nostalgia.
Giulia e Lorenzo hanno lasciato l’Italia seguendo ciò che più gli arde dentro: un amore incondizionato per la musica. Cantante jazz una, pianista e compositore l’altro si incontrano a Parigi dove, mescolando il loro background musicale, danno vita alla band jazz-pop L’Incanto.
Arrangiano a modo loro i classici jazz della musica francese prima, come Charles Trenet per poi passare a quella italiana di Gino Paoli, ma il ritorno nel bel paese rappresenta un punto di svolta per la loro carriera da musicisti. È stato, infatti, un buon motivo per dedicarsi al loro progetto con la nascita del primo singolo dal titolo Animali Fragili, uscito su tutte le piattaforme musicali il 11 agosto scorso.
INTERVISTANDO L’INCANTO
Il vostro primo incontro è stato L’Incanto che vi ha condotto verso una nuova direzione?
La band L’Incanto è nata a Parigi nel 2018, un anno dopo il nostro primo incontro. Eravamo entrambi nel pieno di una rivoluzione interiore che ci ha portati a dare vita a questo nuovo progetto musicale, nel quale si incontrano i generi musicali che ci ispirano e che ci piace suonare sia in italiano che in francese. È anche grazie a L’Incanto che abbiamo ritrovato la strada verso l’Italia, portando con noi le esperienze più belle e importanti del nostro lungo viaggio all’estero.
È stato più difficile lasciare l’Italia o tornare? Cosa portereste della Francia in Italia e viceversa?
A Parigi siamo cresciuti molto a livello artistico, e senz’altro la scelta di questa città era legata alla possibilità di essere esposti a un grande fermento culturale, che ci ha permesso di far maturare tante idee e progetti e confrontarci da professionisti al mondo della musica. All’inizio non sapevamo se saremmo tornati indietro, ma ad un certo punto è diventata più importante la necessità di vivere ad un ritmo diverso e ritornare alla nostra cultura, a una scala di valori condivisi. Abbiamo scelto Venezia come destinazione perché qui ci sentiamo in una dimensione perfettamente equilibrata, circondati dalla poesia della città e della laguna.
Della Francia porteremmo l’organizzazione del mondo culturale e la grande apertura intellettuale e filosofica. Mentre dell’Italia esporteremmo la nostra attenzione per la qualità (del cibo, della manifattura, della moda, delle arti) e sopratutto l’importanza per le relazioni umane che distingue noi e altri popoli mediterranei.
Parigi ha fatto da cornice al vostro incontro: la sua magia ha influenzato la vostra musica?
Parigi conserva velatamente le tracce di un mondo di poeti e artisti che tutti sogniamo di trovare lì. Le cose sono, però, cambiate e quell’atmosfera magica si incontra raramente nella vita di tutti i giorni, anche se la città è ancora affollata di artisti e musicisti provenienti da ogni parte del mondo. La nostra fortuna è stata quella di abitare ai piedi della collina di Montmartre, un quartiere ancora molto affascinante e ispirante che ormai conosciamo bene: la sua atmosfera ha fatto sicuramente da cornice alla nascita de L’Incanto.
Quanto la vostra formazione è stata determinante nella scelta dello stile jazz-pop?
Per noi il jazz non è solo un linguaggio, ma un vero approccio alla musica che ci influenza tantissimo. Il nostro progetto nasce dalla voglia di far incontrare le musiche che ci trasmettono emozioni da lungo tempo (la canzone “pop” italiana e francese) e quelle che abbiamo scoperto ed imparato da grandi, come il jazz e la musica brasiliana. In questo modo riusciamo ad appropriarci di elementi di vari generi che, nei nostri brani, si fondono sempre in modo nuovo.
Cosa sono per voi “gli istanti improvvisi”?
La sorpresa, lo stupore e la meraviglia sono sfumature di un modo di guardare l’esistenza che per noi è fondamentale, e che appartiene al mondo felice dell’infanzia. Spesso da grandi costruiamo le nostre vite attorno a routine che prima o poi ci stancano, facendoci vivere un po’ sovrappensiero e dimenticando che il nostro tempo se ne sta andando. Se invece ci sforziamo di vivere ogni istante nella sua unicità, se ridiventassimo capaci di guardarci intorno con stupore, scopriremmo che ciò che ci può arricchire di più è sempre alla nostra portata, e che improvvisamente la bellezza e un sentimento di infinito possono apparire.
Siamo sempre più instabili come in una corsa ad ostacoli: le nostre debolezze posso diventare, secondo voi, dei punti di forza?
Se parlassimo di “zona di confort”, è più importante essere sempre pronti a uscirne che fare in modo di evitarlo! È sempre questione di conoscere se stessi per le proprie qualità e i propri talenti, accettando i limiti e le debolezze che ci caratterizzano in modo che non diventino una scusa, ma studiandoli per far crescere la nostra forza in base ad essi. Potrebbe volerci una vita intera!
Siamo tutti consapevoli di essere un po’ Animali Fragili?
Non possiamo saperlo con certezza, ma il messaggio del nostro singolo è sicuramente un invito a incontrare consapevolmente la propria sensibilità e vulnerabilità, a imparare ad accogliere pienamente ogni istante ed ogni emozione. A volte ci induriamo per fronteggiare la vita come se fosse una corsa a ostacoli, le nostre forze e la nostra volontà sono divise tra i desideri terreni e le speranze più nobili, mentre ogni sogno avanza inevitabilmente verso il ritorno alla realtà. Eppure, se ammettiamo la nostra fragilità, accettandola, ogni momento può trasformarsi nell’opportunità di imparare nuove cose sulla vita e su noi stessi.
Avete in programma l’uscita di altri inediti? Magari un EP con pezzi sia in italiano che in francese?
In effetti sì! Questo inverno uscirà il videoclip di un altro singolo in francese, un brano a cui siamo molto affezionati e che ci riporta alle nostre passeggiate a Montmartre, dove è iniziata l’avventura de L’Incanto. Invece per il prossimo anno è prevista la registrazione in studio, insieme ad altri strumentisti, di nuovi brani composti in questi ultimi mesi che potrebbero effettivamente trovarsi in un EP. Rimanete aggiornati sulle prossime novità attraverso i nostri canali social, YouTube e Spotify!
Buona musica a tutti!
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