Spiagge infinite, ombrelloni colorati, ruota panoramica, passeggiata in riviera, luci al neon e chioschetti aperti tutta la notte. L’immaginario di Miglio nel suo ultimo singolo, Bagno Paradiso, pubblicato l’11 settembre da Matilde Dischi, somiglia molto a quello di Pier Vittorio Tondelli. Da questa evocazione letteraria non poteva non nascere una grande curiosità nello scoprire qualcosa in più dell’artista bresciana.
Non solo della sua passione per la narrativa e la poesia, si è parlato anche dei luoghi che hanno segnato per lei i punti di partenza per la sua scrittura artistica e musicale. Questo e molto altro nell’intervista che Miglio ci ha rilasciato.
Moltissimo. Leggo Tondelli da moltissimi anni e ogni volta che lo riprendo in mano ha la capacità di affascinarmi ancora e ancora. Era Aprile quando ho scritto Bagno Paradiso. Ero chiusa in casa e avevo una gran voglia di vedere il mare, così ho preso in mano Un weekend postmoderno e ho riletto i vari racconti dove Pier Vittorio descrive la riviera in maniera così autentica con le sue contraddizioni e con quelle maniere che sono tutte di quei luoghi. Che poi sono gli stessi che ho visto anche io fin da piccola, quando in primavera andavo con mia nonna nelle varie località marittime della riviera romagnola.
Sono tutti luoghi che ho conosciuto e scoperto. Brescia è la mia città di origine, è il luogo con cui ho avuto scontri, l’ho odiata per moltissimo tempo per poi imparare ad apprezzarla. Bologna invece è la città del mio cuore. L’ho scelta totalmente e continuerei a sceglierla ancora. È la città che oggi mi accoglie quotidianamente, mi ha dato tantissimo anche dal punto di vista artistico. Infine, la riviera perché sono i posti che ho frequentato nei weekend dell’infanzia con la mia nonna e la mia famiglia.
Si lo credo fortemente. Un po’ è un problema generale, c’è ancora troppo pudore immotivato verso certe cose così naturali. Più nello specifico credo che sia ancora più visto con occhio scettico se a farlo e a parlarne liberamente è una donna. Ed è innegabile. È palese che ci sia una fortissima sproporzione al riguardo. Ma si tratta sempre di una questione di educazione e di un fattore culturale. Siamo maleducati.
Credo ci sia stato un buon riscontro. Sono piaciuti molto. L’ultimo è il video di Bagno Paradiso che è stato particolarmente apprezzato. Non è casuale la scelta delle immagini e delle visioni che ci sono all’interno di ogni video. L’intento è sempre quello di riuscire a rendere ciò che la canzone dice ma senza essere troppo didascalici. C’è un’attenzione molto estetica ma sempre legata ai contenuti.
Tre libri (tra racconti e poesie), forse non hanno i residui dell’estate ma sono tra i miei preferiti:
Altri Libertini Pier Vittorio Tondelli
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi Cesare Pavese
Lezione d’amore Patrizia Valduga
Album:
Un sabato italiano Sergio Caputo
(What’s the Story) Morning Glory? Oasis
The age of consent Bronski Beat
Ho appena finito di girare il video del prossimo brano, che uscirà….
"Ma la vita, ma la vita, ti rivela sempre un mare di cose. Sotto i…
Di Stefano Giannetti 23 dicembre 2023, mattina «Sì, vabbè. Se dovevo parlare da sola, venivo…
Scappare è un sintomo di paura, andare via può essere invece l'unica soluzione che rimane…
L'Ep di esordio di Numb, cantautore veronese, porta il nome di un consiglio, della speranza…
Arriva da Parma una ventata d'ottimismo e forte energia positiva grazie a "Bellissimo", terzo album…
"Please stay. I want you, I need you, oh God. Don't take. These beautiful things…