Il Silenzio Delle Vergini: Siamo tutti fiori recisi | Intervista
Il Silenzio Delle Vergini sono un band della bergamasca con sonorità strumentali particolarmente caratteristiche e raffinate. A marzo 2020 pubblicano, in cd ed in digital download, l’album “Fiori Recisi, anticipato dal singolo “Il Treno Dei Desideri”, brano premiato per la colonna sonora del cortometraggio “Seconda ripresa”, in cui il protagonista del film è l’attore Gabriele Lazzaro.
“Fiori Recisi” è il terzo lavoro in studio de Il Silenzio Delle Vergini, in uscita in coproduzione tra I Dischi Del Minollo e (R)esisto (Audioglobe distribuzione), dopo “Colonne sonore per cyborg senza voce” (2017) e “Su rami di diamante” (2018). In questo album ISDV utilizzano un sound psichedelico con un groove molto potente: le nove canzoni che lo compongono sono intense e musicalmente ricercate. Gli inserti vocali utilizzati, insieme alla voce di Cristina Tirella, danno un’atmosfera molto intima.
Abbiamo intervistato Il Silenzio delle Vergini per scoprire meglio ciò che li influenza e gli obbiettivi che si pongono con i loro brani.
Intervistando Il Silenzio Delle Vergini
A differenza del vostro primo album, il “Silenzio” è stato interrotto da voci e frase campionate che conferiscono ai brani un’ambientazione più umanoide: come spiegate questa scelta?
Il percorso degli ISDVè durato 3 anni, e ha visto vari momenti, con ombre e luci. L’idea di inserire dei vocali in “Su rami di diamante” e “Fiori Recisi” è stata una scelta precisa, dettata dalla volontà di cambiare e maturare nuove scelte stilistiche.
Come avete scelto le citazioni da inserire in “Fiori Recisi”?
Come detto in precedenza è stata una scelta dettata dalla volontà di utilizzare nuove forme stilistiche e rinnovare il nostro stile compositivo.
Scrivere brani strumentali così evocativi è sicuramente frutto di un immaginario ben delineato: cosa vi ispira di più? Da cosa prendete spunto?
Sono le nostre esperienze quotidiane e i nostri vissuti musicali che hanno reso la nostra musica molto particolare. Il tutto è curato nei minimi dettagli perché abbiamo una buona produzione e una distribuzione. Ringraziamo Resisto Distribuzione e I Dischi del Minollo, che ci seguono da vicino.
Forse è ancora presto per pensarci, ma che tipo di evoluzione prevedete per i vostri prossimi brani?
Forse alla Massimo Volume per un prossimo futuro, ma in realtà è difficile da prevedere. I nostri produttori giocano molto, su quello che resta un buon provino e il pezzo mixato in maniera definitiva. Vedremo, che cosa riserva il futuro.
Come si articolano i vostri live? La fedeltà con il disco è primaria oppure vivete il momento lasciandovi andare a divagazioni sul tema? Cosa amate più dell’esperienza dal vivo?
I nostri live sono intensi perché tutto è curato nei minimi dettagli. Ci teniamo al nostro pubblico. A livello scenografico usiamo delle maschere di scena, e inoltre stiamo pensando di collaborare con nuovi artisti, provenienti da altre arti, per rendere i nostri live, dei veri e propri show.
L’idea potrebbe essere quella di creare degli allestimenti scenografici che accompagnino la musica strumentale o recitata all’artista di riferimento che realizza la sua opera. Al momento però sono solo delle idee. Vedremo se sarà possibile realizzarla. Intanto vi salutiamo, e vi ricordiamo che ci potete trovare su tutti i principali social di riferimento.
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