Romeo e Drill

Romeo e Drill non hanno paura dei “Fantasmi” | Intervista

Romeo e Drill danzano sul beat di Mr Brux muovendosi dentro il brano “Fantasmi” cercando di non perdersi tra rimorsi e rimpianti.

Le sonorità fresche e leggere nascondono un velo di tristezza e malinconia che emerge ascoltando più attentamente  il testo. Infatti il brano racconta di  una lotta interiore tra desideri irrealizzabili e problemi che ci tormentano durante la notte.

Per il duo romano, la musica diventa così un percorso grazie al quale diventa possibile partire in un viaggio che nasce all’emozioni e si trasforma in condivisione con chi si può ritrovare in quelle situazioni.

Romeo e Drill amano scherzare sul loro stile definendolo di strada visto che entrambi sono nati nello stesso quartiere e per questo motivo sono riusciti a creare un immaginario comune nel quale ognuno riesce a esaltare le proprie peculiarità artistiche senza prevalere sull’altro, mantenendo così un equilibrio che rafforza il lavoro di squadra.

INTERVISTANDO ROMEO E DRILL

Ciao ragazzi come state? Visto che a questa domanda tutti rispondono sempre bene, per complicarvi la risposta vogliamo anche una “giustificazione”.

Noi stiamo bene nonostante questo periodo strano, però stiamo bene considerando che siamo riusciti ad uscire con il nuovo singolo “Fantasmi”.

Com’è nata la vostra collaborazione?

Abbiamo capito che mettendo insieme il nostro modo di scrivere e fare musica, pur avendo spesso idee diverse, poteva venir fuori qualcosa di bello. Entrambi veniamo dallo stesso quartiere, dunque forse la strada era davvero la stessa in tutti i sensi hahaha! A prescindere da ciò, abbiamo iniziato a lavorare alle prime tracce, giorno e notte, riducendo sempre di più la sottile differenza che ci divide musicalmente, ma mantenendo comunque il proprio stile/modo di scrivere e cantare.

Romeo e Drill

 

Come mai avete scelto “Fantasmi” come titolo del nuovo singolo?

La scelta del titolo “Fantasmi” sta ad indicare ciò che ha ognuno dentro di sé. Per noi che parliamo principalmente di amore, il fantasma riguarda sicuramente quella parte interiore che non vedi (come i fantasmi), ma della quale ne senti il rumore.

Il “fantasma” è probabilmente parte di un’esistenza costante, che fuoriesce nel momento in cui il rimorso supera il sentimento o viceversa.

A quale artista vorreste inviare un abbraccio virtuale?

Gli artisti ai quali vorremmo inviare un abbraccio virtuale, sono Franco126 e Carl Brave, entrambi romani come noi. Legati ai luoghi comuni di Roma e ad una scrittura lineare e profonda, sono emblemi importanti della musica di oggi sia per la melodia che per i testi.

Un abbraccio enorme ad entrambi.

Il vorrei ma non posso è una costante nella vita dei giovani d’oggi?

Crediamo che il vorrei ma non posso sia una costante di ogni età e non solo dei giovani. Il modo migliore per non cadere in queste frasi è darsi degli obiettivi pur rischiando di non raggiungerli mai.

Pensare sempre e prima di tutto ai propri sogni perché la bellezza della vita sta nel compimento di questi.

Perché uno vede il mare e l’altra persona solo la pioggia? Cosa rappresenta quella canzone?

Per rispondere a questa domanda bisogna trovare una parola chiave: COESIONE. Questo perché bisogna imparare ad andare oltre la differenza tra il mare e la pioggia, riuscendo ad intravedere ciò che invece unisce le due cose. È facile e veloce pensare che mare e pioggia siano diversi, ma è ancora più bello e affascinante poter dire che spesso il mare sia fatto anche di pioggia. In breve, entrambi vedono la stessa cosa, ma con prospettive diverse.

Dentro “Lasciami Qui” c’è tutto il pessimismo di quando finisce una storia d’amore?

“Lasciami qui” è una canzone molto profonda in cui il pessimismo probabilmente sta alla base del testo. La traccia è piena di delusione, rammarico, rimembranze e possibili rivincite ma anche piena di bellezza. Questo perché da una così grande delusione d’amore e da un così grande pessimismo può nascere una così bella melodia musicale, tanto bella quanto malinconica.

“Lasciami qui” è la canzone che durante un “live” sentiamo forse di più.

Ci sono cose a cui diamo troppa importanza?

Si dice spesso che l’uomo si renda conto delle cose importanti solo quando le perde. Dunque, la domanda che anche noi ci facciamo è: e se fossimo sicuri di non perdere mai nulla, saremmo in grado di capire cosa è più importante? Sicuramente la nostra domanda/risposta non è universale ed unica, ma l’importanza delle cose le hai sotto agli occhi ogni giorno. Spesso vediamo come non si dia più troppa importanza alla famiglia, alle amicizie o alle arti, come la musica o la pittura, quando in realtà la vicinanza di queste diventa una valvola di sfogo necessario.

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