Hai mai sentito parlare della “sindrome dell’età dell’oro”?
La sindrome dell’epoca d’oro rappresenta uno stato dell’animo umano che porta alla mitizzazione di un’epoca passata diversa da quella in cui si è vissuti. Alcuni denotano questa sensazione con una accezione negativa, quasi dispregiativa dei tempi contemporanei; altri si nutrono di questa passione e ammirazione per il passato cercando di sopravvivere al presente.
Di certo, i vagoni del treno de La Stanza del Tempo, strabordano di passeggeri affetti da questa sindrome. Noi, inguaribili romantici che amiamo perderci nei meandri delle teche Rai per assaporare la magia dei decenni passati, siamo pronti per questo nuovo viaggio nel tempo: perchè… il naufragare ci è dolce in questo mare di ricordi, e di fiorire di movimenti artistici.
Sei pront* a partire alla volta del 1958?
Il 1958 è ricco di nuovi inizi. Basti pensare all’istituzione della Comunità Economica Europea, all’elezione di un nuovo papa, o alla nascita di nuove star per la musica e per la storia della cultura italiana: in una parola Mina. Vediamo alcuni degli eventi più rappresentativi del 1958 per capire meglio gli espetti sociali di quell’epoca.
Le hit parade del 1958 vedono in testa:
Tra i film più significativi prodotti in Italia nel 1958 troviamo: I SOLITI IGNOTI di Mario Monicelli con Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Totò, Carla Gravina, VENEZIA, LA LUNA E TU di Dino Risi con Nino Manfredi, Alberto Sordi, Riccardo Garrone, Marisa Allasio, Ingeborg Schöner, RACCONTI D’ESTATE di Gianni Franciolini con Gabriele Ferzetti, Franca Marzi, Alberto Sordi, Franco Fabrizi, Marcello Mastroianni, NELLA CITTÀ L’INFERNO di di Renato Castellani. Con Anna Magnani, Giulietta Masina, Renato Salvatori, Myriam Bru, Saro Urzì e tanti altri titoli che vale la pena di scoprire navigando su Mymovies.it.
Di seguito un scena del celebre fil I SOLITI IGNOTI.
Antonia Lardera, noto al pubblico italiano come Tony Dallara, nasce a Campobasso il 30 giugno del 1936, e viene spesso ricordato come il “Re degli Urlatori”, proprio per la sua vocalità, diversa, insolita per il bel canto all’italiana. Uno stile caratterizzante per questo interprete che si fece notare a soli 22 anni proprio nel 1958, grazie al singolo “Come prima”: una brano cantato a pieni polmoni, urlato secondo i detrattori di questo nobile genere.
Uno approccio al canto che si ispira a quello di Tony Williams dei The Platters. “Come prima” è infatti la rivisitazione per il pubblico italiano del brano “Only you” del quintetto americano che conquistò le classifiche italiane di quegl’anni.
Il brano venne proposto alla commissione del Festival di Sanremo ma venne scartato proprio per queste anomalie stilistiche non in linea con i gusti dei tempi, almeno per l’Italia. Un manifesto di romanticismo a cuore aperto che il pubblico apprezzò per la semplicità del suo testo e per l’intenzione conferita dall’interpretazione di Tony Dallara come possiamo vedere in questo video.
Electro-pop, produzioni eclettiche e brani caratterizzati da testi mai banali: i Frammenti sono tra le band indie pop più interessanti del 2021: un anno contraddistinto dai fortunati singoli “Fukushima”, “L’attesa di”, “Partire”. Chissà cosa avranno in serbo per noi questi simpatici guasconi per i mesi a venire?
Intanto godiamoci la loro esibizione per il nono numero de La Stanza del Tempo: “Come prima” di Tony Dallara secondo i Frammenti!
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