Se cerchi Melli & Gemma non trovi una band, ma due artisti distinti che scelgono di fare musica insieme. E così è da più di dieci anni. Cresciuti insieme e isolatisi a Londra per un periodo (come tutti i più grandi artisti), decidono oggi di uscire con un pezzo in italiano.
La “Saliva” è qui usata come metonimia dei dialoghi e della comunicazione in generale, che spesso viene a mancare nelle coppie o in qualsiasi rapporto umano.
Parte dello stile di Melli & Gemma è sicuramente dovuto al fatto che non solo hanno ascoltato di tutto, ma lo hanno anche suonare. Impensabile per loro non farlo, un po’ come non ripetere quando si studia. Tanto studio, tanta sperimentazione e nessuna etichetta.
Siamo molto amici sin dall’infanzia, è da circa dieci anni che facciamo musica insieme.
Non proprio, il pezzo parla di incomprensione. “Cento strati di saliva e non un discorso che torna” esprime il senso di incomunicabilità e frustrazione vissuto in qualsiasi rapporto che manca di dialogo.
Non avevamo mai steso un pezzo in italiano prima dell’ esperienza all’estero, il primo lo abbiamo appunto scritto a Londra. Isolarci ci ha fatto vivere un contatto diverso con le nostre origini, abbiamo approcciato la musica italiana da un punto di vista che solo l’Inghilterra poteva offrirci.
Durante questi anni insieme abbiamo preso parte a tantissimi e diversi movimenti musicali, militando nel punk rock, nel pop, passando per metalcore e melodic hardcore. Le etichette non ci appartengono più, per noi non esistono né nel processo creativo né nella fase di ascolto. Siamo in un periodo sperimentale, l’unica cosa che ci sentiamo di affermare per il momento è che stiamo mescolando moltissima elettronica con le nostre influenze passate.
La differenza che pensiamo di rappresentare sta non solo nell’aver ascoltato praticamente di tutto, ma nell’averlo suonato.
Non ci abbiamo mai pensato seriamente: facciamo che Melli vuole urlare qualcosa con Oliver Sykes e Gemma fare una strumentale per Bladee.
Saliva è l’inizio di un sentiero che sta in mezzo a ciò che eravamo e ciò che saremo, una formula più elettronica rispetto al background Indie Rock, ma anche primordiale considerando le forme che stiamo tuttora sperimentando. Teneteci d’occhio.
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