Ph: Colino

Colino: “La musica è una spalla su cui piangere” | Intervista

A volte risulta più facile scalare una montagna piuttosto che riuscire a dichiarare i propri sentimenti per una persona,  visto che nella maggior parte  ci si comporta così per evitare di ricevere risposte che non vorremo mai sentire.

Tenere tutto dentro però non è sempre possibile, e anche se non vogliamo queste parole o saltano fuori ed escono come uno sfogo oppure, situazione ancora peggiore, rimangono dentro a marcire andando a infettare cuore e cervello.

Fortunatamente esiste la musica che permette di trovare una via d’uscita, sia per chi scrive e quindi da vita a nuove canzoni, sia per chi poi le ascolta, ritrovando dentro quelle storie momenti vissuti sulla pelle.

Colino, giovane artista di Cremona, esordisce con “02”, titolo a metà tra la sua data di nascita e la formula dell’ossigeno, che diventa il pretesto per respirare i segni di un amore così potente da togliere il fiato.

INTERVISTANDO COLINO

Chi è Colino e perché ha scelto di fare musica?

Colino è in “superficie” l’abbreviazione del diminutivo del mio nome, Nicola.

Colino è il ragazzo che ti fa da spalla quando devi piangere, che ti porta fuori a bere se ti senti triste e che tramuta ciò che prova, vede e sente in musica e testi.

Ho scelto di fare musica perché scrivere è il modo in cui riesco a incanalare e filtrare, proprio come farebbe un colino, le mie emozioni. Fare musica per me è prendere del tempo per capire perché sto sentendo determinate emozioni e provare a spiegarmele. Scrivo molto d’istinto i miei testi e spesso comincio a scriverli per piccolezze che tendo a ingigantire e approfondire mentre vado avanti a scrivere.

Ad ogni testo poi cerco di trovare una corrispondenza musicale che possa rappresentare quelle emozioni. Il mio modo di fare musica lo chiamo “ascendente cancro” perché è apparentemente leggero e spensierato, ma c’è sempre molto di più nelle scelte delle parole del testo e nella melodia. I miei testi sono spesso pieni di metafore, figure retoriche e analogie perché mi danno l’idea di creare una realtà più personale e intima.

Scrivere una canzone è come scalare una montagna?

Scrivere una canzone, per me, è più assimilabile a un viaggio che però si può associare anche alla scalata di una montagna: c’è quel momento di salita dove cominci a sfogarti e a scrivere di quello che non riesci a toglierti dalla testa e piano piano arrivi alla “vetta” con una canzone finita che riesce a sintetizzare tutte quelle emozioni. Poi una volta raggiunta quella vetta si riprende a scendere che penso che come sensazione si avvicini molto a quella di lasciare quella canzone che hai appena scritto alle persone che la ascolteranno.

Scendere è alleggerirsi di tutto quello che si è portato fino alla vetta senza mai dimenticare quello che si è provato prima.

Qual’è il significato di “02”?

“02” è un titolo accidentale, la canzone avreb

be dovuto chiamarsi “O2” come la molecola di ossigeno, ma per una svista è diventata “02” e devo ammettere che forse mi piace di più così. Mi piace di più perché è un titolo frutto di una svista tanto quanto innamorarsi, che alla fine è ciò di cui canto nella canzone.

“02” è anche l’anno in cui sono nato, i mesi che ho passato con quella persona e quando si legge il titolo comunque torna sempre il “O2” che avevo scelto originariamente perché è l’elemento grazie al quale respiriamo e perché nel testo gioco molto con questa cosa usando in alcune parti “ho due” o direttamente “o due” riprendendo quello che sarebbe dovuto essere il titolo.

PH: Colino

Credi nell’astrologia?

Credo molto nell’astrologia. La trovo affascinante e estremamente accurata in alcuni casi quando ci si divincola dalle credenze pop, intese come quelle proposte dall’“astrologia” che si trova su alcune pagine Instagram che tendono a ridurre i segni zodiacali a semplici stereotipi e associazioni mentre c’è molto di più dietro il discorso dell’astrologia.

La copertina della canzone è ispirata dalla molecola di ossigeno, ma al posto dei due atomi di ossigeno legati tra loro ho scelto di rappresentare il legame che c’era tra me e questa persona legando insieme i pianeti che influenzano il mio segno zodiacale e quello della persona per cui ho scritto questa canzone: Marte che rappresenta il mio segnozodiacale, lo scorpione (non ho scelto Plutone perché un segno generazionale mentre Marte è più personale) e Mercurio che rappresenta il suo, i gemelli.

Qual è la tua definizione della bellezza?

Trovo che la bellezza sia presente in tutto ciò che ci circonda, è impossibile per me che una cosa sia solo brutta o inutile, anche le cose dolorose e che reputiamo brutte nascondono un lato bello che forse troviamo solo dopo.

In una persona per me la bellezza supera ciò che può essere il genere o l’aspetto fisico. La bellezza, per me, sta più nell’estetica, intesa come stile e portamento, della persona, che è un po’ il primo modo che abbiamo per farci un’idea generale e superficiale su una persona, e soprattutto sostengo che la bellezza risieda in ciò che quella persona pensa, nelle sue idee, nei suoi sogni e nel modo in cui parla di sé.

La musica per me è una delle forme più alte di bellezza, una persona che canta di quello che prova si sta mettendo a nudo davanti a chiunque si fermi ad ascoltarla ed entrare nel mondo di una persona così facilmente penso sia tremendamente bello.

PH: Colino

Ci sono pensieri che non si possono controllare?

Sicuramente il primo pensiero che mi viene in mente quando penso a qualcosa che non posso controllare è quello dell’amore, e subito dopo quello del dolore. Sono entrambi due pensieri molto forti come intensità quello di amare una persona e quello di stare male, per una persona o non, che spesso anche se proviamo a controllarli e a far finta che non ci siano si ripresentano come i mostri sotto al letto quando si spengono le luci.

Scrivere è forse, per me, un modo per lasciare che i pensieri che non posso controllare prendano una loro forma prima che diventino cose più grandi di me anche se a volte sarebbe più facile poter scappare dai pensieri che a volte entrano in testa, specialmente quando sono pensieri mossi dalla paura delle conseguenze che potrebbero se diventassero azioni.

L’amore e l’altitudine provocano sensazioni simili?

Tutta la prima parte di “02” correla le altitudini all’amore. Nella prima strofa, la bellezza che quella persona provava e trovava nel vedere le cose verso l’alto diventa poi la stessa bellezza con la quale io guardavo lui, che appunto era più alto di me. Quella sensazione di bellezza che provavo si trasforma amore e fiducia in quella persona che diventa una vera e propria montagna: un punto di appoggio che credevo incrollabile e una cosa da scoprire e conquistare ogni giorno.

Il ritornello celebra l’innamorarsi riaffermando come stare con la persona che ti fa star bene sia come aver conquistato la vetta dell’Everest e di come vicino a quella persona ci si senta così saturi di emozioni che un po’ viene a mancare l’aria. L’ultima parte del ritornello e il resto della canzone parlano delle speranze che si custodiscono quando la relazione viene messa alla prova dalla distanza e dal tempo.

Litigare serve per crescere come coppia?

Mi fa strano dare opinioni su questo tema, specialmente perché si cade sempre nella frase “ma tu a diciannove anni sei piccolo e che ne sai dell’amore”, ma sono dell’idea che nessuno sappia davvero nulla dell’amore in sé.

Per come vedo io l’amore trovo che sia importante discutere perché nessuno nasce fatto e finito per qualcunǝ altrǝ. Quando due persone decidono di iniziare un percorso insieme devono essere consapevoli che dovranno limare alcuni aspetti del proprio carattere per poter far funzionare la cosa. Quindi la comunicazione (che deve sempre esserci da entrambe le parti) prima del discutere o litigare, è davvero importante per quanto mi riguarda perché rende più facile lo star bene e il trovare la giusta via di mezzo con l’altra persona. 

ASCOLTA COLINO NELLE PLAYLIST DI INDIE ITALIA MAGAZINE