Michele Iacondino

Catello: “La mia esperienza al centro di tutto” | Intervista

I momenti di sconforto, che tutti viviamo prima o poi, possono essere espressi e sfogati in diversi modi.

Catello, giovane cantautore della provincia di Napoli, ha scelto la musica. Galeotto fu un piano, mentre il canto è arrivato quasi per caso.

Oggi Catello canta, scrive ed associa le ansie e le paure alle relazioni tra persone, facendoci credere di rivolgersi più ad una persona che ad un’emozione.

È quello che succede in “Cabrio Blu”, il suo ultimo singolo. In cantiere ha parecchi progetti e noi non vediamo l’ora di ascoltarli.

INTERVISTANDO CATELLO

Ciao! Come definiresti la tua relazione con la musica?

Una classica relazione con alti e bassi, fatta d’amore (tanto) e odio (poco), ma che sai che non finirà mai. Oramai sono più di vent’anni che stiamo insieme.

Sei diplomato al conservatorio. Quanto è necessario lo studio per fare musica?

Direi fondamentale, soprattutto per differenziarsi da tutte quelle persone che credono che fare musica sia semplice e che possono farlo tutti da un giorno all’altro.

Cosa ha ispirato “Cabrio Blu”? Quanto sono autobiografici i tuoi brani?

Tanto, forse anche troppo. Io credo che in primis un cantautore debba portare la sua esperienza al centro di tutto, raccontarsi a 360 gradi e provare a far immedesimare le persone nella tua storia. Cabrio blu è stata ispirata da un periodo in cui ero giù di morale, infatti sembra che parli di una ragazza, ma non è così.

“Se domani ti portassi al mare, sarebbe solo per farti affogare”. Come può l’amore trasformarsi in odio, secondo te?

Cabrio blu parla dei momenti di tristezza, di sconforto, delle ansie e delle paure che ogni tanto vengono a bussarci e a ricordarci che esistono. Quindi tranquilli, non voglio affogare nessuna persona fisica!

Per ora sono usciti due singoli. Hai qualche progetto per il futuro, EP o album?

È già in cantiere un altro singolo, poi lavorerò con il mio produttore ad un EP vero e proprio. Quindi restate connessi!

Sei attivo sui social? Pensi siano più un male o un bene?

Sì, sono abbastanza attivo e penso siano una vetrina importante per farsi conoscere, se usati con criterio ovviamente.

Con chi ti piacerebbe fare un feat nel panorama musicale italiano di oggi?

Penso che un feat con Venerus potrebbe arricchirmi artisticamente ed insegnarmi molte cose.

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