PH: Giuseppe Piserchia

Luigi Palma: “Io spengo il telegiornale e tu vienimi a cercare!” | Intervista

Molto spesso teniamo la televisione accesa per sentire un rumore di sottofondo, magari durante la programmazione del telegiornale, pieno di news alla quale non vorremo neanche dare troppa attenzione.

Luigi Palma, con il suo nuovo singolo, racconta la storia di tutti quelli che hanno provato a isolarsi dal mondo, nell’attesa di essere trovati proprio da quella persona dalla quale hanno provato a scappare.

“Telegiornale” è una buona notizia per tutti quelli che credono ancora nell’amore osservando il futuro con speranza.

INTERVISTANDO LUIGI PALMA

“Domani mi verrai a cercare” è un desiderio realizzabile o una promessa infranta?

“Domani mi verrai a cercare”, frase tratta dal mio ultimo singolo “ Telegiornale”, è un concetto: Io credo che l’essere umano è animale sociale; “ Domani mi verrai a cercare “ sia esso desiderio realizzabile o una promessa infranta, racchiude l’esigenza delle persone, in ogni occasione, di difficoltà o di felicità, di interagire con il mondo esterno e di condividere qualcosa con qualcuno. Credo che anche le persone più introverse hanno solo bisogno delle persone giuste con cui aprirsi. Andando sul personale e con riferimento al testo della canzone e all’ispirazione del brano, direi che quella frase significa che io posso staccarmi dal mondo, da ciò che mi circonda, da ciò che non mi piace e starmene da solo ma in ogni caso voglio che qualcuno mi venga a cercare, sembra un ossimoro ma è così. Direi desiderio realizzabile.

Quindi com’è stato questo processo di distacco dalla realtà? Che emozioni hai provato?

Mi sono chiesto tante volte quale fosse il senso delle cose, spesso non trovando una risposta, mi è capitato di sentirmi disconnesso dal mondo, ma posso affermare di essere connesso con me stesso e di stare bene al mondo. Bisogna raggiungere equilibrio, maturità e consapevolezza per stare bene con se stessi e col mondo. Le emozioni che ho provato sono state di disorientamento. La musica, in questi casi, è al nostro servizio per uscire da questo tipo di situazioni.

Credi che al giorno d’oggi si abbia perso interesse nel rimanere informati?

Un po’ si, perché ad oggi l’informazione, vuoi non vuoi, arriva anche a chi non è interessato, mediante internet, social network etc… quindi sicuramente l’interesse spesso è passivo, nel senso che non ci si deve impegnare più di tanto per avere informazioni. C’è sicuramente più pigrizia verso l’informazione semplicemente perché non c’è bisogno di cercare, ti svegli ti colleghi col mondo e vieni bombardato di notizie. Si può perdere l’interesse nel rimanere informati, nel momento in cui c’è una tendenza a raccontare di fatti devastanti e pompati. Diciamo che purtoppo le belle notizie che t’interessano devi andare a cercarle. 

PH: Clorinda Guarino

Quali sono le notizie che ti appassionano di più?

Mi piace leggere di scoperte e innovazioni in ogni ambito, sono affascinato dalle menti fuori dal comune, quelle geniali, da chi, partendo da un’idea che sembra assurda e irrealizzabile riesce a cambiare il mondo. Spesso vado a leggere la loro biografia per capire un po’ se ci si nasce o ci si diventa e alla fine ho capito che la risposta è positiva in entrambi i casi, nel senso che non basta il talento, ma ci vuole molto impegno. Ovviamente, avendo una forte passione per la musica, leggo molto in tale ambito, mi piace scoprire nuovi talenti, mandarli ai miei amici e dire “ questo tra un anno è in Top 5 “. 

Perché le tragedie vendono? 

Non saprei, me lo chiedo spesso anch’io. Statisticamente quando un giornale pubblica un articolo basato su una tragedia i click e le iterazioni sulle tragedie sono sempre maggiori rispetto a click e iterazioni su articoli che parlano di argomenti spensierati. Ho dovuto “defolloware” alcuni giornali locali e nazionali proprio perché ormai parlavano solo ed esclusivamente di tragedie. In sintesi forse vendono di più perché le persone, vivendo periodi di difficoltà, si attaccano alle tragedie, forse si va a toccare l’anima del lettore/ascoltatore che non riesce a skippare la notizia e si attacca allo schermo.

PH: Francesco Smarrazzo

A volte ci dimentichiamo dell’importanza della cultura? 

A volte si, l’ignoranza non porta a nulla. La cultura è l’essenza di chi vuole cambiare le cose. Non esistono idee senza cultura, non esiste confronto senza cultura, non esiste cambiamento senza cultura e non esiste uguaglianza senza cultura. Direi che è il motore della vita, ovviamente, credo che alla cultura debba essere associata anche una componente di vita diretta ed esperienze.

Cercare disperatamente di essere famosi è un vizio del nostro tempo?

Bhè direi di si, perché oggi diventare famosi è alla portata di tutti, a volte, non c’è nemmeno bisogno di avere particolari competenze. È una situazione che può accadere da un momento all’altro, basti pensare alla velocità con la quale persone sconosciute grazie a dei video caricati su Tik Tok ( e altri social network ) sono diventati virali e ci hanno costruito un business milionario. Non voglio sminuire, perché dietro ogni successo c’è sicuramente impegno, ma credo che oggi si avverte più di prima la possibilità di diventare famosi e questo fa sì che le persone ci provano di più. 

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