Se il vento di Scirocco porta pioggia | Indie Talks
Abitando al mare dovrei essere una lucertola che ama stare a contatto con il sole, ma in realtà non vedo l’ora che le nuvole di Settembre portino qualche goccia di pioggia.
Se il vento di scirocco è un vento che soffia dal Sahara trasportano caldo, le canzoni di Luca D’Agostino, meglio conosciuto come Scirocco, sono legate ad un altro clima come si può notare dal titolo del suo Ep “Neppure la pioggia ha mani così piccole” è legato alle precipitazione atmosferiche.
“Temporale” e “Quando piovi tu” sono altre due prove inconfutabili per ammettere che il panorama indie ha bisogno di versare qualche lacrima, bagnando i propri sentimenti aprendo l’ombrello dell’emozioni, cercando di non far affogare il cuore.
SCIROCCO X INDIE TALKS
Che rapporto hai con la pioggia?
Un legame dolceamaro, un po’ mi incupisce, un po’ mi accarezza. Come quelle cose, poche, che non sai se amare alla follia o odiare fino alla morte.
Un temporale a che sentimento può essere paragonato?
C’è un raggio vastissimo di possibilità. Per quanto mi riguarda, perlopiù è questo: burrascoso gorgoglio, che non capovolge il mondo ma lo annega nel grigio.
La nostra società soffre di siccità emotiva?
Penso che siamo così tanto esposti al crivellamento turbinoso, inarrestabile, della marea di oggetti, soggetti, che ci offre questo tutto, che poi, del tutto, finiamo per prenderci solamente il nulla.
Team ombrello o team cappuccio?
Una versione di me, non corrispondente alla realtà dei fatti, in uno slancio di vitalità alla Owen Wilson in “Midnight in Paris” risponderebbe: “team capo scoperto, pigliamoci la pioggia, lasciamoci irrorare dalla bronchite”.
Se fossi una goccia di pioggia dove ti piacerebbe cadere?
Alle volte dove non piove mai, altre volte, invece, nel mare, nelle distese d’acqua, dove ce n’è già abbastanza per avere un effettivo peso.
Come si può associare il verbo piovere ad un comportamento umano?
Equivale allo scorrere, in ogni sua possibile accezione metaforica. Le persone scorrono, insieme al tempo, e scorrono le lacrime, e scorre ogni tipo di fluidità. Il piovere di una persona è la sua capacità di lasciare bagnato.
Quanto impareremo a non sottovalutare i pericoli della natura?
Quando cominceremo a renderci conto del fatto che noi siamo anche più pericolosi.
Il brutto tempo è una scusa per non uscire?
È una scusa per infilarsi le cuffie e ascoltarsi un po’ di musica buona. A tal proposito, un ascolto a “Quando piovi tu” di Scirocco e Santachiara glielo darei pure senza particolari condizioni climatiche.
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