PH: Matteo Ferraro

nicolainmusica: “Rimanere fermi equivale a muoversi” | Intervista

Nella vita capita di subire gli avvenimenti, rimanendo fermi immobili un po’ come farebbe l’uomo di pietra. Ma in molti casi prendersi addosso tutto quello che succede è una scelta consapevole, non è solo destino, e da questo concetto, sviluppato alla perfezione attraverso l’estetica del video ufficiale del nuovo brano, nicolainmusica, appare ai nostri occhi.

Rimanere fermi equivale a muoversi, forse senza neanche sapere la direzione, però ancorarsi alle cose o a certe emozioni ci permette di andare avanti, abbracciando il futuro come se stessimo parlando al nostro passato, pieno di ricordi che non riusciamo a buttare via, quando questi possono rappresentare un peso niente male sulle nostre spalle.

“L’Uomo di Pietra” rappresenta in un certo senso la mentalità dei giovani d’oggi, che preferiscono talvolta, rimanere nella propria zona di confort, proteggendosi con tutte le incertezze, piuttosto che uscire fuori e vedere cosa offre davvero il mondo, scegliendo con torto o ragione, di non cedere alle aspettative evitando così di soffrire se queste non saranno mai ricambiate.

INTERVISTANDO nicolainmusica

La musica che risposte ti ha dato?

Nessuna. Non credo che la musica esista per darmi risposte. Magari accade che io cerchi la musica (o è la musica che viene da me?) nei momenti bui in cui non ho risposte e vorrei averle. Ma per me la musica è più lo specchio delle mie domande, in cui rifletto e mi rifletto per dare ordine a ciò che ho dentro. D’altro canto, sicuramente mi aiuta ed è la parte più importante della mia vita. Risponde sempre presente, questo sì, fortunatamente.

Cosa rappresenta il tuo stare immobile nel video “L’uomo di pietra”?

La persona a cui è dedicato il brano: nel corso della sua vita, come ho appreso dalle stesse parole che mi ha lasciato, ne ha vissute di cotte e di crude. Alla fine è sempre rimasto in piedi ed è riuscito a farsi forza anche se, ironia della sorte, a causa della malattia è rimasto praticamente paralizzato negli ultimi anni. L’essere di pietra ha questo duplice significato.
Quindi per il videoclip ho pensato bene di prendermi tutti quei cibi, di cotti e di crudi per l’appunto, addosso. 

Il tempo distrugge o conserva?

In senso assoluto ti direi distrugge. Siamo tutti destinati al nulla cosmico, almeno per me… e altri tremila filosofi già morti e sepolti. Siamo noi umani a conservare le cose importanti, le parole, i ricordi, le immagini, le note, la musica.

PH: Matteo Ferraro

Quali pensieri ti sono piovuti addosso mentre scrivevi questo brano?

Questo brano, scritto ormai quasi 4 anni fa, voleva essere un modo per ringraziare attraverso il ricordo. Spesso ci si rende conto tardi di quello che si avrebbe voluto dire anni prima; la musica qui è un modo per recuperare il tempo perso e superare le barriere del tempo nella speranza di stabilire una connessione, in qualche modo.

La vita è attesa o rincorsa?

Mi verrebbe da dire entrambi. A volte la mia vita mi sembra la rincorsa di qualcosa nell’attesa che un’altra cosa, differente, ci accada. Un po’ come ammazzare il tempo nella speranza che una cosa grande ci scombussoli e ci dia la direzione da prendere. Credo sia una condizione comune a noi giovani, il non avere idea di cosa ci sia dopo il presente. Il futuro è pieno di forse e questo, anche inevitabilmente, ci spaventa. Questo è un tema a me molto caro, che si trova in molti miei brani.

La crisi può essere opportunità?

Sì, credo che il momento dopo la crisi sia quello in cui capisci di più. E ricollegandomi a quanto dicevo prima, ti dice tanto su quella che sarà la tua strada da percorrere.

Cos’è il destino? Ci credi?

Nel brano scrivo “Vince il fato” per sottintendere come alla fine la sorte che ci accomuna sia uguale per tutti, fragili e meno fragili. Se c’è qualcosa di già scritto per noi, io non lo so e non posso saperlo. Ci si appella al destino e alla fortuna spesse volte solo perché non si ha una spiegazione del reale e quella diventa l’unica spiegazione rimasta. E va bene, ma non credo si possano avere risposte su una cosa del genere e quando mi viene detto che l’unica spiegazione possibile per un certo evento è il destino beh, alzo le mani.

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