PH: Simone Biavati

Mobrici: “I ricordi sono fatti per provare emozioni” | Indie Talks

I concerti sono un occasione per ballare, cantare, divertirsi, quelli di Mobrici però nascondono una dose di tristezza e malinconia. Quello che si terrà Giovedì 30 Novembre all’Alcatraz non sarà da meno, e oltre alla presenza di super ospiti annunciati come Gazzelle, Matteo Alieno e Vasco Brondi, tutto il pubblico sarà protagonista di un viaggio tenero all’interno dei sentimenti umani, con il dolore come tappa fondamentale. Un grande arrivederci prima di nuove canzoni e dediche purtroppo non ricambiate.

L’ultima canzone, conosciuta da molti già a memoria, dal titolo Polvere, fa piangere il cuore soprattutto se viene da pensare a tutte quelle persone piene di promesse non mantenute. L’assenza ha un peso specifico, se però, attraverso la musica o un percorso specifico se ne riesce a parlare, vuol dire che il passato può portare anche ad un futuro migliore.

Non bisogna vergognarsi dei ricordi pieni di fragilità, anzi la felicità probabilmente ha bisogno anche di momenti un po’ più intimi e nascosti.

Trasformiamo tutta questa nostra tristezza e rabbia in una danza per la vita, perché chi ama stare sotto palco riesce sempre a scoprire il proprio habitat naturale, per essere liberi ed eterni.

MOBRICI X INDIE TALKS

Spesso della solitudine ne viene fatta una colpa?

Se intendi la solitudine sentimentale io ritengo che il primo obiettivo di noi tutti è essere felici di noi stessi e per noi stessi, riuscendo a trovare una serenità nella nostra unicità. Dopodiché, tutti i rapporti con gli altri sono una cosa molto importante, ma da aggiungere a un sintomo di bellezza interiore che ognuno di noi dovrebbe avere per vivere la vita in modo sereno.

Anche il silenzio può essere una dedica bellissima?

Si, il silenzio in sé può essere una dedica bellissima, l’importante è che non si tratti di un silenzio doloroso. Io associo molto il silenzio al pensiero e credo che a volte sia meglio pensare che parlare o dimostrare qualcosa, perché è più facile che porti a una propria evoluzione.

PH: Simone Biavati

Perché le relazioni di oggi sono più fragili?

Non lo so se le relazioni di oggi siano da considerarsi più fragili di quelle di ieri, o saranno considerate più fragili quelle di un domani. Io credo che un ventenne o un trentenne di oggi abbia ben altre difficoltà da affrontare per sopravvivere nel quotidiano e per raggiungere l’indipendenza economica oltre a riuscire a realizzarsi personalmente. Vedo che in giro tutto questo è un po’ difficile da trovare, forse è proprio per questo che la parte sentimentale e amorosa è passata un po’ in secondo piano. Credo sia anche giusto.

Qual è la tua speranza per i figli del futuro?

La mia speranza è che migliorino questo mondo, adesso non mi sembra così bello da difendere.

C’è una canzone dei Canova che avresti voluto fare uscire adesso come Mobrici?

No, perché quelle canzoni quando le ho scritte erano figlie di quel momento li, quindi ad oggi non potrei mai scrivere Manzarek, non potrei mai scrivere Threesome, sono figlie del Mobrici di quegli anni li e della vita che facevo.

Cosa succede quando si spolverano i ricordi?

Quando si spolverano i ricordi possono esserci delle belle reazioni inerenti alle memorie di ottimi rapporti ma può succedere anche il contrario, può essere un incubo spolverare vecchi ricordi. Dipende dalle situazioni.

Esiste una regola per la felicità?

Non credo esista, però secondo me è imparare a star bene da soli e avere stima di se stessi perché quando si raggiunge quel tipo di sentimento, l’amor proprio, si è invincibili e i rapporti con gli altri, quelli belli specialmente, diventano solamente una cosa in più. Stare bene da soli credo che possa dare quel pizzico di felicità che serve per affrontare la vita di tutti i giorni.

Il 30 suonerai a Milano, Alcatraz: puoi dirci che significato avrà per te questo concerto?

Si, questo giovedì suonerò all’Alcatraz e devo dire che ha un significato diverso ogni volta che ci suono. Per me questo momento è la chiusura di tre anni importanti con due dischi e due tour abbastanza lunghi. Dopo giovedì mi fermerò per un po’ quindi sarà un’occasione per dare un grandissimo abbraccio e un arrivederci a tutti.