“I Miei Migliori Complimenti” al mondo | Indie Talks

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“I Miei Migliori Complimenti” al mondo | Indie Talks

Per conoscere bisogna vivere e per vivere bisogna conoscere. Il nuovo disco di I Miei Migliori Complimenti è un incoraggiamento al futuro con la necessità di riscoprire in parte il passato anche solo per respirare la nostalgia di momenti che ormai non esistono più e anzi, non possono proprio tornare.

Accettare la fine e i vari avvenimenti, riuscendo a comprendere che il nostro percorso umano e di scoperta del mondo avrà sempre varie e diverse sfaccettature.

Ogni canzone quindi diventa un capitolo di una storia, che sommata a tutti gli altri da l’idea di un racconto ricco di sfaccettature, momenti che diventano sensazioni da ricordare o pensieri da lanciar via il prima possibile. Non esiste una ricetta per orientarsi al meglio, bisogna quindi saper scegliere come indirizzare il proprio cammino, anche a costo di finire dentro una tempesta e perdere la rotta. Teoria e pratica sono elementi sia in conflitto sia in armonia. Tutto è necessario.

I MIEI MIGLIORI COMPLIMENTI X INDIE TALKS

Dare un nome alle cose significa accettarne l’esistenza?

A me piace molto dare dei nomi alle cose. Se il tuo computer lo chiami Mario ad esempio in un certo senso prende vita. Se invece si chiama MacBook Pro di Walter è una serie di pezzi di metallo disegnati in California e assemblati in Cina.

Nella musica la stessa cosa: i titoli sono per le canzoni come le copertine per i libri. Mi piace scegliere dei bei titoli.

Il titolo del disco è autobiografico? Che effetto si prova a raccontarsi attraverso le canzoni?

Il titolo del disco non è autobiografico. È al massimo una mia (nostra) congratulazione nei confronti delle cose che succedono intorno a noi. Sto cercando di raccontare sempre meno me stesso e più quello che succede al di fuori. Magari parlo in prima persona ma non è detto che sia per forza io “Walter Ferrari” il protagonista della canzone. Mi piace l’idea di interpretare altri personaggi. Nella mia vita ho vissuto una serie di emozioni, disavventure, episodi che magari in passato ho raccontato. Ora voglio provare a raccontare anche le vite degli altri, ci si emoziona anche così un po’ cuckold sentimentale. I miei migliori complimenti al mondo.

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“Come faccio a ingannare il tempo, se fino adesso l’ho soltanto perso”?

Trova un modo per divertirti! Quella canzone parla di limiti che vengono imposti dall’alto e che condizionano le nostre vite. Quando sei libero è ok perdere tempo ma quando non lo sei più lo vuoi ingannare.

Crescendo cambiano le priorità?

Spero di no. Vorrei continuare a vivere una vita con queste priorità frivole che mi fanno svegliare presto alla mattina.

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I miei migliori complimenti che facevano colazione da Gattullo si riconoscono ancora in questa Nuova Milano? Che rapporto c’è con la città?

Quella Milano appartiene al passato. Questo disco è costruito sulle rovine di quella città. Ci ricordiamo di Gattullo, ma viviamo in un altra Milano ora.

Ci  sono situazioni dalle quali è praticamente impossibile scappare quindi “Fune di fuga” è una richiesta d’aiuto dalle responsabilità?

No è semplicemente uno strumento da utilizzare quando vuoi andare casa perché sei stanco morto ma fino ad ora e per quello che ne so esiste solo nel mondo dei Pokémon. A me piace avere responsabilità.

Egocentrismo e social network hanno fatto parecchi danni?

Tempi duri generano uomini forti, uomini forti generano tempi felici. Tempi felici generano uomini deboli, uomini deboli creano tempi duri.

C’è stato un tuo difetto che viceversa si è trasformato in un pregio?

No. Ho una serie di difetti che rendono la mia vita più difficile, ma cerco di conviverci limitandoli a momenti intimi con persone che mi sopportano nonostante questi difetti. 

Credi che l’oroscopo rappresenti davvero il carattere di certe persone?

In nessun modo il giorno in cui sei nato può avere influito sul tuo fottuto carattere. 

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