“Scordati, ma ricorda” è l’ossimoro di Modestamente | Intervista

PH. @kalochianetta

“Scordati, ma ricorda” è l’ossimoro di Modestamente | Intervista

Per catalogare i ricordi non esistono dei cassetti che si possono aprire a piacimento, quando si sceglie a cosa pensare o cosa mettere via, basta un momento per ripensare al passato. Si tende spesso, specialmente quando si chiude una relazione, a pensare che dopo non ci potrà essere più niente e poi, invece, a rimuovere tutto il bene che abbiamo dato e ricevuto a una determinata persona.

Modestamente gioca al gioco degli adii con la sua canzone “Scordati” che utilizzando però le sue regole diventa un inno di liberazione reciproca, ma anche un atto d’amore nel lasciarsi andare.

L’autore infatti confessa: “Solo dimenticando, cioè allentando i legami con il passato, si può davvero ritrovare la pace e permettere all’altro di fare lo stesso. Scordare non è una rottura violenta, ma un gesto dolce e necessario”

 

INTERVISTANDO MODESTAMENTE

Modestamente come spieghi questo tuo progetto musicale?

Scordati è la mia prima uscita. È un brano con una lunga storia dietro, che finalmente ha trovato il momento giusto per uscire: non per una esigenza discografica, ma perché era un modo di dimostrarmi di essere pronto a crescere e a farmi vedere per quello che sono e che sono stato.

“Solo dimenticando, cioè allentando i legami con il passato, si può davvero ritrovare la pace e permettere all’altro di fare lo stesso”. Partendo da qui, quando è difficile accettare certe situazioni?

Accettare una fine è sempre difficile… ma quando parlo di scordare non intendo dimenticare o cancellare. Quello che voglio trasmettere con Scordati è che per quanto una relazione (amorosa o amicale) possa essere andata “male”, l’importante è riconoscerne la valenza storico-biografica. Solo così è possibile non farsi soffocare da un ricordo e andare avanti. Penso che provare del bene, verso sé stessi in primis, sia la cosa più importante. Il bene può davvero cambiare il mondo, ed è forse l’unica arma che ci rimane in questo periodo storico così opprimente: combattere il dolore tramite l’empatia.

C’è un ricordo che nonostante tutto non scorderai mai?

Il sapore della carne impanata di nonna.

È più facile riempirsi di oggetti rispetto che di sentimenti?

Se ci pensi è il valore che attribuiamo alle cose a renderle speciali. La differenza sta nella consapevolezza che si ha di questo transfert emotivo e come si preferisce rappresentare la propria emotività. È una cosa molto personale e non credo nemmeno si possa generalizzare dicendo che uno o l’altro atteggiamento è sbagliato. Io sicuramente mi diverto molto a collezionare strumenti musicali particolari, ma non è una mania… per ora!

PH: @kalochianetta

 L’età può essere una variabile dei rapporti?

L’età è una variabile secondaria. La vera affinità nasce dall’allineamento di esperienze, obiettivi e mentalità. Ciò che conta è essere sulla stessa lunghezza d’onda ed essere aperti al dialogo, anche conflittuale, ma sempre costruttivo e rispettoso.

Come si gioca al gioco degli addii?

Il “gioco degli addii” rappresenta l’incapacità di lasciarsi andare dopo la fine di una relazione. È un ciclo continuo di saluti e tentativi di chiudere, ma senza riuscirci. Auguro a tutti di vivere relazioni forti, capaci di lasciare un segno, ma anche di avere la forza di concluderle quando serve.

PH: @kalochianetta

Oltre al brano “Scordati”, abbiamo ascoltato la strumentale òà, intrigante già dal titolo. Cosa ci racconti?

“òà” è parte della versione strumentale del brano Scordati ed è incentrata sugli archi registrati a 432 Hz, quindi ha un respiro più disteso. Nel contesto del mio progetto è però un’anticipazione di un racconto musicale più ampio, che continuerà a svilupparsi con le prossime uscite. Mi piacciono i giochi di ruolo e volevo infondere gli enigmi e gli indizi anche nella mia personalità musicale… ne troverete molti altri in quello che sarà il mio primo album, a cui sto attualmente lavorando.

Franco Battiato è uno dei cantautori al quale ti sei ispirato. La sua figura quanto è stata importante per la musica e per la Sicilia?

Franco Battiato è stato un faro per la musica e la cultura siciliana, oltre che un esempio di umanità e profondità filosofica. La sua capacità di unire poesia e musica è un’ispirazione costante per me. È un punto di riferimento imprescindibile, così come altri artisti siciliani come Carmen Consoli, Di Martino, Colapesce, Alessio Bondì, che portano avanti la tradizione del cantautorato con originalità.

PH: @kalochianetta