Bert | Intervista Indie Italia Mag

Bert, pseudonimo di Massimo Bartolo, è un cantautore romagnolo con origini del sud, fervido amante della musica.

Sin da piccolissimo infatti inizia ad cantare e, grazie anche alle influenze derivate dalla famiglia, ad ascoltare i grandi autori del rock internazionale quali Bon Jovi, Vasco Rossi, Doors, Guns N’ Roses, Beatles, Pink Floyd.

Solo in età matura però arriva la decisione di Bert di mettersi in gioco e provare a far diventare della musica una professione.

Pubblica così il suo primo singolo “Nei tuoi occhi”. Un pezzo orecchiabile dalle sonorità tipiche del pop classico italiano e che rispecchia i riferimenti musicali di Bert.

“Nei tuoi occhi” è una canzone che parla di relazioni umane. Di quelle relazioni che diventano cardine e riferimento assoluto nella vita di una persona, a prescindere da che piega prenderanno poi gli eventi. Rapporti in cui si mettono le radici. E’ una canzone che vuole cogliere l’essenza più profonda dei legami che vanno al di là della quotidianità fatta di superficialità e social network.

Il video di “Nei tuoi occhi” è girato all’interno di un pub e tra Bert che canta e gruppi di persone che bevono e chiacchierano normalmente, regala un piccolo colpo di scena finale che però rimanda bene la sensazione di quanto un rapporto o un legame possano andare al di là di ogni apparenza.

E di come basti uno sguardo per ritrovarsi.

Abbiamo intervistato Bert per chiedergli qualche curiosità su di lui e la sua musica.

INTERVISTANDO BERT

Ciao Bert. Da poco hai pubblicato il tuo primo singolo “Nei tuoi occhi”. Generalmente si inizia un progetto musicale che mira ad essere professionale, qualche anno prima dei trenta.

Quando gli impegni di vita quotidiana richiedono meno tempo e responsabilità. Come vive questa esperienza un ragazzo come te che ha da poco scavallato i trent’anni?

Ciao ragazzi, sicuramente non è semplice. Come dicevate, a questa età fra lavoro e responsabilità il tempo libero è davvero pochissimo e lo passo interamente a studiare musica. La vivo però per quello che è : una grande passione.

Mi impegno per cercare di tirare fuori il massimo da me stesso e se fra qualche anno capiterà di riuscire a dedicare giornate intere alla musica, ben venga, sarebbe bellissimo.

Com’ era la tua vita prima di provare a far diventare la musica la tua professione?

La musica al momento non è la mia professione. Mi occupo di progettazione di impianti elettrici  per un azienda che produce impianti di stoccaggio. Non so, spero fra qualche anno che la musica possa diventare un lavoro.

Hai dichiarato che sei sempre stato appassionato di musica ed in particolare di molti grandi artisti internazionali.

Della scena italiana attuale invece c’è qualche artista che apprezzi in maniera particolare o a cui ti ispiri?

Assolutamente si, mi piacciono molto Ultimo, Motta, Mannarino, Thegiornalisti, Brunori Sas, Dente,Cesare Cremonini, Calcutta.

Seppur fra loro musicalmente diversi, non ascolto solo un genere.

“Nei tuoi occhi” è una canzone che parla fondamentalmente della profondità di un rapporto. Hai tratto ispirazione da dirette esperienze personali nella stesura del pezzo?

Si, è una canzone che è nata fra una doccia e un aperitivo, in modo piuttosto naturale. Scritta quasi interamente a Rimini, a casa di una persona, che credo non si sia mai accorta che avessi questi foglietti dove scrivevo ogni tanto dei versi.

Forse una delle mie “relazioni” più strane, quanto significative. Mi ha aperto gli occhi su molti aspetti che prima non consideravo e mi ha dato il coraggio di credere davvero in me stesso. Nel brano infatti ripeto “sono me stesso e non c’è niente di male”, sicuramente un nuovo punto di inizio per me.

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Nella composizione e nell’arrangiamento di “Nei tuoi occhi” ti sei avvalso di qualche collaborazione?

Per questa collaborazione ho giocato il jolly: Marco Di Martino dei Cantieri Sonori. Insieme a me ha composto la parte musicale del brano e buona parte dell’arrangiamento. Mi son trovato molto bene a lavorare con lui, una persona che come me ama la musica, ma con molta più esperienza.

Per quanto riguarda la produzione invece sei stato contattato da qualche etichetta o ti sei auto-prodotto?

Ho avuto qualche contatto con delle etichette, ma alla fine non si è concluso nulla.

Voglio ringraziare a tal proposito i ragazzi di “Alti Records” che mi hanno aiutato alla finalizzazione del brano, registrazione della voce e alcune parti musicali dell’arrangiamento.

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Di chi è l’idea del video di “Nei tuoi occhi”? Chi lo ha curato?

L’idea è interamente di “Cinema Impossibile”, uno studio di produzione video de L’Aquila che ha scritto, girato e montato il videoclip.

Quali sono i tuoi prossimi progetti? Un disco?

Entro maggio/giugno uscirà sicuramente il secondo singolo.

Sto lavorando al primo EP, che verrà pubblicato entro la fine del 2019 e conterrà 5 brani.

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