Ho incontrato Samuele Puppo, SEM, rigorosamente maiuscolo per gli amici, una sera d’estate al Goa-Boa Festival.

Dopo aver suonato a due passi dal mare, ci siamo conosciuti sorseggiando una birra fresca e si è offerto di darmi uno strappo fino a casa. Così, seduti in macchina, è nata quest’intervista.

Mi ha raccontato di come abbia iniziato a comporre i primi pezzi in inglese, sentendo poi l’esigenza di comunicare i suoi pensieri e le sue storie ad un pubblico più ampio, è passato all’italiano. Il suo primo singolo, Anche Se è una canzone molto intima che parla d’amore e di quanto siano importanti i piccoli gesti.

Dopo aver pubblicato Altro Pianeta e Nuotare è uscito con il suo primo album, Se vai via tu prodotto grazie alla collaborazione con l’etichetta La Valigietta.

Ora che l’estate sta finendo è finalmente arrivato il momento di condividere quella chiaccherata insieme a voi.

INTERVISTANDO SEM

“Ho preso la mia prima chitarra a Genova con mio padre”. Quando hai deciso di fare musica e perché?

Avevo circa 8 anni e i miei genitori mi avevano regalato una piccola chitarra classica. Mi ricordo di averci giocato per un po’ e di aver deciso che volevo imparare a suonare. Da lì ho iniziato a studiare e a dedicarmici sempre di più. A circa 11 anni ho preso la mia prima chitarra seria, una “tele messicana” per l’appunto!

Anche Se a chi è dedicata?

Anche Se è dedicata alla mia ragazza. Ci ho messo dentro tante cose molto significative per la nostra storia e ci sono molto affezionato!

Surriscaldamento globale, mari pieni di plastica, deforestazione. Pensi che possiamo ancora salvarci o dobbiamo cercarne un Altro Pianeta?

Buona domanda. Sinceramente non lo so, è un tema che mi spaventa molto. Credo che la nostra società non sia compatibile con il nostro pianeta, con la natura e con noi esseri umani. Non so se si troverà una soluzione, ma personalmente preferirei salvare la Terra piuttosto che cercarne una nuova!

Come si fa a rimanere in bilico Senza cadere?

A mio parere, avendo le persone giuste al proprio fianco!

Che rapporto hai con il mare?

Senza il mare non so dove sono. Sembra stupido, ma da è quando sono nato che lo vedo sempre, di fronte o dietro, a destra o a sinistra. Quando sono via non ho un riferimento e mi perdo quasi sempre. In più, nella mia famiglia rivedere il mare è sempre stato sinonimo di tornare a casa.

Non so se capita anche a te ma io sono molto affezionato alle mie felpe e alle mie maglie, probabilmente anche per questo motivo mi sono innamorato subito di Maglione Rosso. Com’è nata questa canzone?

È nata l’’inverno scorso e il maglione rosso è uno di quei vestiti che indosso quasi sempre. Anch’io ho un legame forte con i miei vestiti e soprattutto con il profumo che portano. Quel maglione riesce a catturarne uno e tenerlo stretto per settimane.

A breve usciranno nuovi pezzi?

Potrebbe essere…

Com’è stato suonare sul palco del Goa-Boa con Gazzelle, Fulminacci, Eugenio in Via Di Gioia e molti altri?

Pazzesco. Serata davvero bellissima, bella gente, tanti amici e bella musica. Sarà che sono di parte, ma il Goa-Boa trovo che sia davvero un bellissimo festival. Ci tornerei subito!