New Indie Italia Music Week

Scrollare la home di Facebook o fare zapping in tv è diventata un’attività portatrice di una leggera angoscia, tipica del periodo che stiamo vivendo. I mezzi di comunicazione devono sicuramente informare (non diffondendo fake news!), ma anche intrattenere in modo costruttivo il pubblico.

L’argomento principale è sicuramente la pandemia, la sua diffusione, morti e guariti, decisioni politiche prese di conseguenza e così via. Star dietro a tutto è davvero complicato e di una pesantezza immane.

Fortunatamente, però, si ci imbatte in dirette con oggetto concerti live, o simpatici dibattiti tra scrittori, interviste, video schiaccia pensieri o ancora in lezioni di fitness. Insomma, esiste un mondo parallelo che in tutti i modi sta provando ad allietare e diversificare queste giornate, un po’ tutte uguali per tenerci compagnia in attesa di:

vederti un po’ più da vicino
per darti un bel bacio sul collo davvero,
toccarti una mano, toccarti due mani
e darti un bel morso sul braccio davvero

La canzone del pane, I Camillas

Scopriamo insieme ai nostri editor Alessandra, Aurora, Chiara, Nicolò, Salvatore, Carlotta e Vincent le nuove uscite di questa settimana. Saranno state convincenti?


Ora che ti guardo bene

Avete riflettuto sul fatto che tutti quanti, in questo momento  abbiamo un sacco di cose in comune più del solito? Volete sapere perchè? Corriamo tutti da una stanza all’altra della casa, cantiamo insieme na,na,na dai balconi o in doccia. Sognamo di andare sulla luna ma sul mondo piove forte oppure di stare sotto al sole, sdraiati. Tutti quanti ci stiamo guardando bene dentro e fuori, somigliandoci sempre di più, a parte il pigiama h24. Stiamo imparando ad osservare e affrontare le cose in modo diverso, perchè la vita, in fondo, non si è fermata. Continuiamo a volerci bene (forse più di prima!), ad amarci. Siamo solo in attesa di poterci baciare di nuovo sotto casa illuminati dalla luce di un lampione.

Gazzelle: 8

 

Ma lo vuoi capire?

Tommy Ma lo vuoi capire? Si o no? Queste sono le tue canzoni. Lascia perdere i tormentoni estivi, la gente che balla, l’estate e le feste. Devi essere triste, scrivere canzoni dolci e farci innamorare di quegli amori alle volte sbagliati,  spesso impossibili o fortunatamente sinceri come il tuo. Senza queste emozioni il vino più buono sa di aranciata e anche questa sera è solo un altra sera che piove..

Tommaso Paradiso: 8,5

 

Quando

In questi giorni di quarantena tutti viviamo un amore a distanza, paesi diventati confini invalicabili e affetti in videochat. Ecco, a me manca soprattutto il tuo sorriso, le nostre conversazioni zittite dai baci e i pomeriggi in giro senza una meta.

Adesso, dimmi quando potrò passarti a prenderti

Tre Allegri Ragazzi Morti: 9 +

 

Ottobre

Amate il freddo e la pioggia? L’ora legale vi ha già stufato? Ottobre è il vostro mese preferito?

Se avete risposto si ad almeno di una queste domande Ottobre di Nicolaj Serjotti feat Generic Animal non può mancare nella vostra playlist, perché profuma d’autunno e della sua inaspettata felicità.

Nicolaj Serjotti feat Generic Animal: 8

 

Non ci conosciamo più

Perdere le certezze senza riconoscersi più, dentro una città fredda e irriconoscibile. Persone che vagano senza una meta cercando di ritrovare qualcuno. Un viso conosciuto o soltanto un profumo conosciuto. Niente. Manca qualcosa. Poi percorrendo gli ultimi metri che ci separano dalla porta di casa ci accorgiamo che in realtà, fuori, tutto è rimasto uguale. Siamo noi a essere cambiati.

Bonetti: 7

 

Molotov (Album)

Più che un album, un grido di battaglia. Tutto urla “guerra” in questo primo progetto del duo fiorentino nato lo scorso anno in quel del Mugello. Più che urlare, sussurra guerra in un contesto di disillusione che solo a 20 anni si ha, quando ci si focalizza più su ciò che manca che su ciò che si ha o si può raggiungere.  Tematiche punk e linguaggio guerrigliero (“A 20 anni far la guerra al mondo”, “E tu sei un fucile che è pronto a sparare / ultimo colpo / vietato sbagliare”) adagiati su sonorità che volteggiano tra l’indie-rock e il pop elettronico. Ma di quale guerra parliamo? Quella del quotidiano, contro l’ipocrisia della società. Quella della fatica di crescere e di imparare ad amare senza farsi male. L’urlo soffocato di una gioventù in cerca di un futuro migliore, qui identificato nell’American Dream e si evince dal fatto che quasi tutti i brani hanno titoli in inglese (uno di questi è proprio “American Dream”). In “Los Angeles”, poi, c’è proprio il mito di una terra lontana, vista solo attraverso il filtro di serie TV e pubblicità: “e a Los Angeles non piove quasi mai”.

Cartagine: 8

 

Unità

C’era qualcuno di più unito di noi all’ultima festa dell’Unità? Probabilmente sì, considerato che poi ci siamo persi. Noi, ufo nella folla. Anime volanti non identificate che sovrastano le città in un cielo che ci divide sempre di più. Non ci resta che contare le stelle, annegando nel ricordo. 

Cardo: 6,5

Pincio

200 gradini da scalare insieme, sembrava l’Everest. In cima un gatto da salvare. Io e te, cugina mia, arriveremo lontano senza mai separarci. “Pincio”, il nuovo brano di Margherita Vicario, nostra signora dell’imprevedibilità, celebra l’importanza della cuginanza e lo fa sullo sfondo dei tetti di Roma in quarantena attraverso eleganti sonorità che strizzano l’occhio alla trance music. Un altro tassello inaspettato nella produzione dell’artista romana, forse, la più genuina e autentica del panorama musicale italiano: coerente nella sua splendida incoerenza artistica.

Margherita Vicario: 7,5

 

Mi dicono cambia

Una lettera d’amore scritta come sfogo. C’è la volontà di chiedere scusa a tutte quelle cose considerate normali, ma delle quali ora sentiamo nostalgia. Salire sul tetto, diventa così un modo per cambiare prospettiva, scoprendo nuovi punti di vista che possono aiutare a superare nel migliore dei modi questo periodo.

Frammenti:7,5

 

Benzina

 

Il sentirsi diversi dagli altri pensare che “tutto accade solo a me”, cadere in un vortice di disperazione spegne ogni sogno. Tenta di domare ciò che arde come benzina dentro, ma quel fuoco è difficile da spegnere: brucia sempre come un braciere. Forse perché abbiamo solo bisogno che qualcuno ci dica ti regalerò un viaggio nel nostro futuro, qualcuno che ci sappia dare delle certezze, che diventi un punto fermo.

Viito: 7

 

Questa serie è una bomba

Potremmo definire Questa serie è una bomba la versione indie di Kevin Space, brano di Caparezza nel quale descriveva tutti i ruoli dell’attore di Hollywood. Allegra e divertente, ma piena di spoiler per chi non ha un profilo Netflix.

Modigliani: 7

 

CDB

A volte capita di giudicare troppo gli altri invece che pensare prima a se stessi.

Combatto un nemico che nella realtà non c’è, se vuoi ti dedico una canzone sui cambiamenti, anche se questa è più per me.

LOGO: 8-

 

Buio di giorno

Incapacità di esprimere le proprie emozioni, necessità di prendersi i propri spazi, vedere il nero anche nei giorni più belli, a chi non è mai successo? L’importante è riuscire a trovare la strada per uscirne e diventa anche un po’ più facile se c’è la musica lasciare delle piccole tracce per rimettersi sul sentiero giusto. Frah Quintale ce l’ha fatta, con un cambio di stile più che riuscito per il nuovo singolo, in cui ci sorprende cantando l’intero brano in falsetto, volendo simulare, forse, la fedele vocina nella nostra testa che si fa sentire soprattutto nei momenti bui.

Frah Quintale: 8

 

Non cambierà

Un regionale veloce, uno scomodo sedile, due sconosciuti gomito a gomito: ognuno assorto nei propri pensieri, ognuno viaggia nel tempo facendosi trascinare dal moto della strada ferrata. Uno si chiede dove sarai tu? Se hai trovato un modo per reagire ad un mondo che non sopportavi più.  L’altro riflette sul fatto che Non cambierà mai nulla.
Due sconosciuti e i loro pensieri comuni.

I Segreti: 7

 

Canzoni part-time (Ep)

Dicono che esista un momento giusto per ogni cosa. Sarà vero? Trasferirsi in una nuova città come Milano, adattarsi alla sua Nebbia sognando di stare a Cefalù distesi sulla sabbia con Ilaria che in realtà è una stronza. Incontrare, poi,  Anna dagli occhi panna e non capire più niente perchè gira tutta la stanza. Leggere il libro che mi ha salvato, semplicemente perchè tra le righe si nasconde quella risposta che cerchiamo da tempo. Oppure risvegliarsi dal sonno del vino dopo una serata spensierata. Ancora, non sentirsi più soffocare ma lasciarsi trasportare dalle passioni.

Ognuna di queste situazioni può essere identifica da una canzone che diventa allora part-time!

Filippo D’Erasmo: 8

 

Soy lo que soy

Come ognuno di noi è quella molteplicità di elementi in cui si riconosce come unico, così questo brano è una miscela di generi che, solo così mescolati, possono dare vita a qualcosa di singolare. Se l’alchimista di questo mix esplosivo è Populous, il pop psichedelico, i bassi dance-hall jamaicani e le percussioni latine sono le sostanze. Il tutto per ricordarci che, proprio nella varietà, è il solo modo in cui possiamo continuare a ripetere a noi stessi soy lo que soy, sono quel che sono. E possiamo, anzi dobbiamo non soltanto accettarlo, ma anche e soprattutto esserne fieri.

Populous with Sotomayor: 8,5 

 

Lobby way

“È un grido alla libertà” è la frase con cui Rosa Chemical ha descritto Lobby way e, forse, non poteva trovare parole migliori per farlo. Sfido chiunque, infatti, ad ascoltare il ritornello senza finire per urlare on the gang, on the gang, facendo in modo che le vibrazioni, per una volta, eclissino tutto il resto. D’altronde, non è anche questo la trap?

Rosa Chemical: 7,5

 

Cioilflow

Paradossalmente, Cioilflow è la dimostrazione che nella ricetta per un brano convincente non basti aggiungere del flow su un beat ben confezionato. Per quale motivo? Be’, di motivi, ne esistono più di uno. Intendiamoci, prendere le distanze da chi è ossessionato dai like, preferendo immergersi nella musica più che negli schermi è, senza dubbio, ammirevole. Non di certo, però, si rivela originale in un momento in cui molti dei brani da cui siamo sommersi sono un attacco ai social sui quali poi gli stessi vengono diffusi. Non risulta originale neanche mettere un’accozzaglia di luoghi comuni in rima e ripetere le stesse parole nel ritornello non sempre paga. Morale? Per la ricetta della hit, stavolta, sembra che Dani Faiv e Salmo abbiano sbagliato gli ingredienti. Ascoltare per credere.

Dani Faiv feat Salmo: 6-

 

Canzone d’addio – Che cosa ne facciamo di noi

Riprendendo la formula dei cari vinili, La Municipàl ci regala un altro doppio singolo. Sul lato A troviamo Canzone D’Addio, un brano dal titolo evocativo, che esorta a lasciare andare ciò che ci fa male, anche se sembra difficile o quasi impossibile. Il filo musicale si collega perfettamente al lato B, in cui troviamo il secondo brano, Che cosa me ne faccio di noi, che ci culla mentre passiamo in rassegna i ricordi di una storia ormai finita ma che non vuole arrivare alla fine.

La Municipàl: 8

 

Solo stanotte

Se la maggior parte delle nuove leve musicali in Italia punta ad un suono sintetico votato all’elettronica più easy, il punto di forza dei Facile è il ritorno alle sonorità blues, soul e rock di più ampio respiro internazionale. “Solo Stanotte” ne è perfetto esempio, con le chitarre slide a farla da padrone, incastonate come diamanti grezzi tra le svisature annoiate e piacione della voce. Qualche drink di troppo, un’occhiata fugace ed il racconto dei Facile ha inizio.

Facile Band: 7,5

 

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