Somma Zero e la sua dedica alla Regina di Picche | Intervista

Si sa, l’arte è esprimere dei concetti attraverso metafore,  suggestioni, immagini che fanno viaggiare chi le riceve in questo caso sotto forma di musica.

Somma Zero, che abbiamo già ha avuto il piacere di conoscere in una vecchia intervista, ha appena pubblicato Regina di picche, un ep sperimentale tra rabbia e creatività, connubbio che si sposa alla perfezione  quando l’artista riesce a canalizzare le varie emozioni in un vortice pieno d’energia.

Il tema comune ai tre brani è la volontà di opporsi agli impedimenti, alle barriere interne ed esterne che minano crescita e realizzazione personale.

Somma Zero, ha paura di essere un fra tanti, vuole sentirsi speciale. Così si è fatto forza dando vita ai suo pensieri, usando lo spettatore quasi come uno specchio al quale confidarsi.

Somma Zero, come per Titanio, brano uscito in precedenza,  ha curato tutti gli aspetti di produzione, stesura dei testi e registrazione.

INTERVISTANDO SOMMA ZERO

Cosa pensi della tua musica?

È un antidoto personale alle negatività, alle frustrazioni e alle preoccupazioni. Nasce da esperienze strettamente individuali e proprio per questo spero che chi ascolta possa cogliervi qualcosa anche di suo, che possa trovare un’affinità. È un mezzo per parlare di argomenti che altrimenti sarebbero difficili da trattare.

Da quali sentimenti trovi ispirazione?

In questi ultimi pezzi sono state fondamentali tanto l’incertezza quanto la determinazione, oltre a una certa dose di rabbia. Sono una reazione a uno stato di blocco mentale, quella sensazione che si ha quando si vuole fare qualcosa e non si riesce ad agire. Rispondere a queste stesse domande è difficile. È un continuo confronto con dubbi e ripensamenti. Con la musica riesco a mettere qualche punto fermo.

All-focus

La figura della Regina di picche cosa rappresenta?

È un personaggio ambivalente. La prima impressione è negativa, l’accostamento più tradizionale sarebbe alla figura della Nemica, tuttavia ho trovato delle interpretazioni che la vedono come raffigurazione di Atena, dea guerriera protettrice delle arti e della sapienza. Il forte contrasto tra queste due visioni mi ha affascinato e ha finito col diventare il titolo di un brano e dell’intero EP. Per me evoca una figura dalla quale si è stregati ma che non si ha il coraggio di avvicinare per una forma di riverenza.

Somma Zero non vuole …?

Che quello che faccio smetta di stimolarmi. Scrivere mi aiuta a dare una direzione alle giornate, ma capitano dei periodi in cui mi sembra più un’abitudine acquisita che non una reale necessità e la cosa mi destabilizza. Quando succede diventa tutto un po’ più triste. Mi impegno perché la musica non diventi il risultato di equazioni matematiche. Se non altro il mio essere parecchio disordinato mi dà una mano in questo.
Somma Zero

Aver paura di cambiare a volte era una scusa buona per sentirti più vero. Sei una persona istintiva o preferisci affidarti alla ragione?

Il tempo che ho impiegato per rispondere a questa domanda è emblematico: se solo avessi fatto partire un cronometro avrei avuto un’ottima risposta. A mia discolpa dico che è un aspetto su cui sto lavorando. Credo di essere ancora in tempo per cambiare.

Come si fa a scalfire un cuore di Titanio?

Farsi notare è facile coi mezzi a nostra disposizione, la parte difficile è mantenere le aspettative. È importante non voler piacere a tutti i costi. E concedersi degli strafalcioni liberatori di tanto in tanto.

Ti piacciono i film distopici?

Adoro le ambientazioni distopiche ma non posso dirmi cinefilo, sono più ferrato sul versante letterario. Se dovessi conservare uno solo dei titoli nella mia collezione sarei indeciso tra Brave New World e 1984. Scelte forse scontate, ma è un antico dilemma, come Beatles o Rolling Stones.

Secondo te quale artista indie potrebbe sperimentare basi elettroniche riuscendo a valorizzare ancor di più i suoi testi?

Per quanto “indie” sia un termine abbastanza comprensivo non penso che li si possa categorizzare come tali, ma ho molto apprezzato le concessioni più sperimentali degli ultimi album dei Verdena, sarei curioso di sentire cosa possono tirare fuori da un setup più elettronico.

ASCOLTA SOMMA ZERO NELLA PLAYLIST DI INDIE ITALIA MAG