Piqued Jacks

Piqued Jacks: Vogliamo vivere a pieno ogni momento | Intervista

I Piqued Jacks sono una band Alt/rock da Firenze dal respiro internazionale, una di quelle band che non puoi non immaginare mentre sprigiona energia pura sul palco.

La band è nuovo acquisto del roster Metatron Group e INRI, in rotazione su Virgin Radio Italy, gruppo spalla per Interpol, vincitori di Sanremo Rock 2019 e MTV The Freshmen, artisti durante l’Indie Week Toronto e il Music Showcase Greece nel 2019, oltre al SXSW (Austin) nel 2013-14-15. Insomma, una band che sa il fatto suo ed ha conosciuto i palchi di tutto il mondo.

Il nuovo album “Synchronizer” (INRI, mar. 2021) è prodotto da Julian Emery (Nothing But Thieves, McFly), Brett Shaw (Foals, Florence + The Machine) e Dan Weller (Enter Shikari, Bury Tomorrow), e si prospetta come il lavoro più completo, vario e incisivo della loro carriera.

Il primi due singoli estratti, “Every Day Special” (ott. 2020) e “Golden Mine” (nov.2020), già proiettano i Piqued Jacks verso grandi palchi internazionali nel 2021: Canadian Music Week (Toronto), Musexpo (Los Angeles) ed MMB (Bucharest). Abbiamo intervistato i Piqued Jacks per conoscere meglio il progetto e scoprire come una band nata in Italia possa diventare “The next big thing” della musica internazionale.

Intervistando i Piqued Jacks

Come vivete il presente, guardando al futuro?

Togli il punto di domanda e avrai la risposta. Viviamo il presente quanto più possiamo nel segno di “Every Day Special”, il nostro nuovo singolo con cui sosteniamo l’importanza di sincronizzarsi col presente e vivere ogni momento nel modo più pieno e consapevole possibile, anziché perdersi a pensare di voler essere da un’altra parte, di “non vedere l’ora di”. Inevitabilmente però, pensiamo anche a ciò che ci aspetta, perché anche nell’immediato futuro abbiamo tante cose pronte ad accadere, dalla musica ai live, e perciò anche noi – ci tocca dirlo – non vediamo l’ora che arrivino.

Come è nata l’idea di collaborare con grandi nomi della musica mondiale? Cosa si prova a condividere le proprie idee musicali con tali “mostri sacri”?

Ad ogni capitolo il nostro obbiettivo è sempre quello di fare almeno un passo successivo nel nostro percorso, a cui abbiamo aggiunto quello di rimanere al passo con le band che tra le nostre preferite in questo momento stanno girando di più nel panorama internazionale. Tutto questo, a nostro avviso, passa inevitabilmente dal coinvolgere dei professionisti affermati.
Lavorarci insieme può non sembrare quasi vero ad un primo impatto, poi però si entra presto in sintonia, ed è come lavorare con un quinto membro della band, come se fosse già parte del team da tempo.

 Com’è stata accolta la vostra musica dai fan italiani e da quelli internazionali?

Nel mondo mainstream le cose sono più o meno rimaste le stesse, seppur con qualche spiraglio in più. Ad ogni modo il calore che riceviamo è davvero lo stesso, ciò che cambia è la velocità con cui la nostra musica si è diffusa, doppia tra i fan internazionali rispetto a quelli italiani. Complice sicuramente la predisposizione culturale e una maggiore facilità di ascolto data la lingua. Ma spezziamo anche una lancia a favore delle che cantano in italiano, diamo loro un po’ di considerazione, suvvia.

Cos’è per voi la ricerca della felicità? Quali sono le vostre foto di pura gioia, ricordi indelebili nella vostra vita?

Con questa ci hai mandato in crisi per un attimo, ma le nostre teste su questo sono d’accordo: la ricerca della felicità per noi è condividere, coltivare un sogno e riuscire a poco a poco a realizzarlo.
Scegliamo una foto vera e propria: una striscia di fototessere fatta ad una macchinetta in Canada nel 2019, dove dietro ognuno di noi ha scritto un pensiero su quanto sarà bello riguardarla tra dieci anni, quando la musica ci avrà definitivamente preso con sé. Anche se questo momento è per noi emblematico, in realtà non importa dove e quale andiamo a pescare: purché sia legato al nostro percorso, ogni ricordo è indelebile.

Quali sono i progetti già in cantiere dei Piqued Jacks?

Uno su tutti: andare a recuperare il furgone del ’99 che ci aspetta negli Stati Uniti. E poi il nuovo album “Synchronizer”, in uscita nel 2021, che vogliamo assolutamente portare ovunque non siamo ancora stati nel super tour del 2019, oltre che in tutti i festival in programma per questa primavera ma spostati alla prossima. Last but not least, abbiamo anche un appuntamento un po’ particolare, che scoprirete soltanto tenendoci d’occhio sui social.