Lokap: “Bisogna rivivere le emozioni, non cercare di ricostruire i momenti belli” | Indie Talks

Siamo arrivati a settembre e come ogni anno salutiamo l’estate appena passata, pronti a tirare fuori dall’armadio i cappotti e preparare le tisane.
Molta gente vive settembre come si vive capodanno, con l’ansia e la voglia di ricominciare un nuovo anno scolastico, universitario o semplicemente con la spinta di una nuova avventura.

Altri invece si lasciano sopraffare dalla malinconia per lo scorrere delle stagioni e ascoltano a ripetizione “Settembre” di Gazzelle, con la sola voglia di entrare in un letargo profondo fino al giugno successivo.

In ogni caso, come alla fine di una relazione, anche con la fine dell’estate bisogna prendersi un momento e ripercorrere tutti i bei momenti, facendo una panoramica e tenendo stretto ogni ricordo, per affrontare meglio l’inverno in arrivo.

Di tutto questo ho parlato con Cristian Alghisi, in arte Lokap, che ha scelto proprio la fine dell’estate per fare il suo esordio con il brano “Kway”.

LOKAP X INDIE TALKS

Ciao Lokap! Siamo arrivati alla fine dell’estate, ha ragione Gazzelle quando canta che “Settembre è un mese di merda per ricominciare”?

Sì… più che altro, credo che settembre sia un mese di merda perché è il mese che si fa carico della ripartenza di tutti gli obblighi che ci impone la quotidianità. Forse, se tutto ricominciasse a novembre o un altro mese dell’anno, settembre non sarebbe più un mese così infelice e la canzone di Gazzelle avrebbe un titolo diverso.

Come si affronta la malinconia per lo scorrere delle stagioni?

Non penso ci sia un metodo definitivo, o almeno io non lo conosco… 

Personalmente trovo che sia un sentimento così pervasivo che preferisco lasciare che mente e corpo si adattino passivamente al cambiamento. Detta così sembra una tragedia ma, in parole povere, non faccio un cazzo.

E quella per la fine di una storia?

Se avessi un metodo veramente efficace per affrontare la fine di una storia, sarei candidato al Nobel ahah

Tuttavia, pur non avendo una strategia scientificamente provata, so quasi per certo che la risposta risieda in uno ed un solo distillato… basta provarli tutti e scovare quello giusto (ancora nessuno l’ha trovato).

Pro o contro gli amori estivi?

Pro all’amore in tutte le declinazioni. C’è però da stare attenti… 

Gli amori estivi sono come le conchiglie: se da un lato impreziosiscono la spiaggia, dall’altro, se ci metti sopra troppo peso, rischi di aprirti una ferita difficile da rimarginare… e di certo l’inverno non è un buon cicatrizzante (frase stile Fabio Volo? Forse).

Tre canzoni da cantare ad un falò di fine estate? 

“Del Verde” di Calcutta (quasi obbligatoria);

“Notti in Bianco” di Blanco (perché è uno dei pezzi più forti usciti negli ultimi due anni);

“Chagall” di Periperzie (perché Peripezie è uno degli emergenti migliori del momento e perché la canzone parla anche di calamite sopra il frigo… è abbastanza, no?). 

In Kway canti “e sei l’estate che mi saluta e mi fa sciogliere la granita, e solo adesso che è finita vorrei mettere replay”. C’è un momento particolare nella tua vita in cui avresti voluto il tasto replay?

Ce ne sono molti e sceglierne uno vorrebbe dire essere disonesto nei confronti degli altri, tipo come quando si chiede “meglio mamma o papà?”. Se però posso aggiungere un punto alla lista dei buoni propositi (d’altronde quale mese migliore per farlo?), è di non cercare di rivivere i momenti belli ricostruendoli perché il risultato è quasi sempre deludente: cerca di riviverne le emozioni.