PH: Michele A. Colucci

Le conseguenze dell’amore secondo Ciliari | Indie Talks

Di Filippo Micalizzi

Da un certo punto di vista la nostra intera vita è fatta di conseguenze. Dall’effetto che ha ciò che mangiamo sulla nostra salute, fino a quello delle persone che ci circondano sul nostro umore, possiamo dire che persino noi stessi siamo le conseguenze dell’amore di qualcuno.

Ciliari alle conseguenze della vita ha sempre risposto con ironia, trasformando anche i peggiori momenti in un’occasione per riderci su. Tragicomica e romantica, la sua musica ha la straordinaria capacità di convincerti che, per quanto possa essere a volte folle e straziante, non possiamo fare a meno di continuare a credere nell’amore.

In questo nuovo Indie Talks, dell’amore e delle sue conseguenze abbiamo deciso di parlarne direttamente con lui.

“Maledetto Amore” è una dedica un po’ amara all’amore e alle sue conseguenze. Perché secondo te, nonostante arriviamo a maledire l’amore, non smettiamo mai di crederci?

Credo che Woody Allen abbia già risposto perfettamente a questa domanda nel monologo finale del film “Io e Annie” e quindi mi permetto di rispondere utilizzando le sue parole:

E io pensai a quella vecchia barzelletta, sapete, quella dove un tizio va da uno psichiatra e dice: “Dottore, mio fratello è pazzo: crede di essere una gallina”. E il dottore gli chiede: “Perché non lo interna?”, e quello risponde: “E poi le uova chi me le fa?”. Credo che corrisponda molto a quello che penso io dei rapporti: e cioè che sono assolutamente irrazionali, e pazzi, e assurdi… ma credo che continuino perché la maggior parte di noi ha bisogno di uova”.

Parlando delle conseguenze, il brano è ricco di citazioni ai più grandi artisti che nel tempo hanno saputo cantare l’amore. Mi vengono in mente Battisti, Dalla e Gino Paoli. In che modo  hanno plasmato la tua visione dell’amore e il modo in cui ti approcci alla musica?

Sono cresciuto con le loro canzoni e in un certo senso l’amore me l’hanno spiegato proprio loro. Intere generazioni si sono innamorate con le canzoni di questi grandi autori e io faccio parte di quelle persone. Le loro canzoni le ascolto continuamente e non mi hanno mai stancato (e come mai potrebbero?), e sono quelle che dedicherei alla persona che amo.

Ormai fanno parte di me, in maniera naturale, e non potrei mai farne a meno.

I tuoi testi sono caratterizzati da una scrittura tragicomica, che non si prende sul serio ma che nasconde un significato profondo. Oltre che nella musica, rispondi con ironia anche ai momenti della vita di tutti i giorni?

Continuamente, anzi credo sia proprio il mio modo di affrontare la vita. Alla fine ho imparato a prenderla con filosofia e a ridere dei miei disagi, anche perché ammetto che alcune situazioni, a ripensarci, sono state davvero una grande commedia e devo dire che sono una calamita per le situazioni di disagio. Non chiedetemi perché, sto cercando di capirlo da una vita.

Ho vissuto delle situazioni assurde che mi hanno davvero cambiato e che sono state difficili da superare, ma so che fanno parte della vita, che anche questo è vivere e alla fine mi hanno anche aiutato a crescere, quindi direi che va bene così.

PH: Michele A. Colucci

Gli ultimi anni sono stati per l’arte, ma in particolare per la musica, degli anni tremendi. Questa è una domanda ormai sdoganata che si pone a tutti gli artisti, ma quali sono state le conseguenze degli ultimi anni nel tuo essere un musicista?

Non si può negare che sia stato un periodo complesso, se non disastroso. Ma in questo periodo sono riuscito a scrivere molto, a concentrarmi sulla musica e a mettere delle basi per un nuovo futuro, riuscendo in qualche modo a non impazzire. Sono cambiate tante cose e non so come andrà, ma questa situazione mi ha dato anche una spinta in più per non sprecare neanche un secondo della mia vita. 

Quali saranno le conseguenze di questo nuovo singolo? Dobbiamo aspettarci un disco a breve? Cosa puoi dirci a riguardo.

“Maledetto Amore” è solo l’inizio di un nuovo percorso dopo i due Ep usciti l’anno scorso, quindi non vedo l’ora di pubblicare quello che ho combinato in questo periodo. 

Ammetto che mi prudono le mani e vorrei pubblicare un singolo a settimana, ma il lavoro dietro ogni brano è tanto e credo che sia importante dargli la giusta attenzione.

Quindi ci vediamo presto con musica nuova, ma per ora godiamoci “Maledetto Amore” che spacca!

Daje.