
Le cose che verranno: recensione del film con Isabelle Huppert
Le Cose Che Verranno, presentato alla 34° edizione del Torino Film Festival, è un film della regista e sceneggiatrice francese Mia Hansen-Løve che proprio con questa pellicola lo scorso anno si è aggiudicata l’Orso d’oro per la categoria Miglior Regista al Festival di Berlino.
Nathalie (Isabelle Huppert) insegna Filosofia al Liceo e collabora con una casa editrice di Parigi scrivendo testi e saggi a sfondo filosofico. Nathalie è anche moglie, madre, ispiratrice e figlia soprattutto. Isabelle Huppert, così come in Elle, è interprete di una brillante donna di mezza età che si ritrova a dover fare i conti con un passato felice fattosi futuro incerto.
Ciascun ruolo sociale ricoperto da Nathalie verrà messo a dura prova dal tempo che negli anni, si è fatto spazio tra le incrinature di un’esistenza felice e appagante. Crepe, scricchiolii e quindi crolli irrimediabili sui quali poter ricostruire le basi solide di un nuovo inizio.
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