Di Salvatore Giannavola
Batterista dal 1995, cantautore e producer: Armando Cacciato di certo sa cosa vuol dire “fare musica”. La sua non è una semplice passione ma un vero e proprio stile di vita che vede al centro lei. Armando infatti, oltre a curare produzioni proprie, è impegnato giornalmente nella gestione di talenti facenti parte di una realtà creativamente florida che risponde al nome di Circuiti Sonori, etichetta discografica e fucina di talenti.
Oggi scopriremo l’artista Armando Cacciato per capire come la musica sia riuscita a radicarsi nella sua quotidianità praticamente da sempre. Poche volte ci siamo imbattuti in progetti artistici così longevi e vivi e allo stesso tempo. La sua “Radio Nostalgia” ha colpito il pubblico di Indie Italia Mag!
Grazie…sicuramente il Classic Rock, primi tra tutti i Deep Purple. Nel 2012 ho avuto anche l’onore di suonare con Ian Paice (loro batterista) in un tributo a Jon Lord, a Canicattí, il paese in cui vivo. Poi Beatles, Led Zeppelin, Doors, Queen…ma anche band più recenti quali Strokes e Franz Ferdinand. L’influenza elettronica deriva da Brian Eno e dai Kraftwerk…ma anche dal maestro Franco Battiato e dai Subsonica. Per i testi, Battisti, Tenco e, sinceramente, pochi altri italiani oltre al già citato Battiato. Credo che i brani traggano spunto dalla cronaca e dalla società in cui viviamo.
In realtà ho continuato a suonare la batteria, (tuttora la suono in un trio Jazz, i Cotton Club Trio), ma parallelamente ho sempre scritto testi e canzoni, dai tempi del liceo. Un giorno, quando nella mia prima band fummo costretti a trovare un cantante, avendo a disposizione un bravissimo amico batterista, decisi di prendere il microfono in mano.
Facevamo diverse cover, che spaziavano dai Bluvertigo a Bowie, da Battiato ai Deep Purple…ma anche brani inediti, con i quali partecipammo a vari festival e Sanremo giovani.
Onestamente non ci penso.
Sai, come produttore discografico, posso garantirti che in diversi anni di attività ho visto tanti, tantissimi talenti validi. Il desiderio di emancipazione di alcuni di loro, purtroppo, ha fatto sì che lo sdoganarsi dallo status di paesano abbia altresì portato loro in un becero provincialismo. Voglio dire che spesso si guarda a “Roma” e Milano” come mete per realizzare dischi e trovar fortuna, ma rispondo metaforicamente che la soluzione non è il continente. Credo che il “paese” offra tantissime opportunità di crescita. Il confrontarsi con una realtà restia (a volte) a degli stimoli culturali personalmente mi ha portato a scrivere e realizzare tanta musica. Ricordiamoci che i Beatles vivevano a Liverpool e scrissero gran parte dei loro capolavori chiusi nelle loro case mentre fuori diluviava, come sempre.
In realtà a “Puoi Farti Male” sono seguiti altri 7 singoli. Nel frattempo ho prodotto una ventina di artisti tra album e singoli, scritto diverse canzoni per altri artisti emergenti per la mia indie label Circuiti Sonori. Di certo, a “Radio Nostalgia” seguiranno altre canzoni inedite che costituiranno un nuovo album. Mi hai fatto riflettere che devo dedicare più tempo alle mie cose.
“Il Vangelo Di Giovanni” dei Baustelle…altra band che adoro. Reputo Francesco Bianconi uno tra i migliori songwriter di sempre.
“Aurora”.
Cosmo è tra i miei preferiti.
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