Paolo Secchi si autodefinisce “cantautore volontario”. Un po’ perchè tutti i suoi lavori sono auto-prodotti e vive la musica come una passione parallela alla sua vita quotidiana di trentacinquenne con lavoro e responsabilità. Un po’ perchè Paolo Secchi svolge concreta attività di volontariato e ha legato la sua musica proprio ad un progetto benefico.
Imbraccia la chitarra sin da bambino e, dopo gli anni dell’adolescenza in cui è chitarra ritmica di una band punk-rock, in età matura da sfogo alla necessità di scrivere brani propri.
A febbraio ha pubblicato il suo secondo EP, “Alza la voce”, che segue a distanza di tre anni e mezzo, “In viaggio verso il sogno”, primo lavoro in studio di Paolo Secchi.
Il cantautore che viene dalla provincia di Modena propone un pop cantautoriale dove la chitarra acustica ed il pianoforte risultano centrali, dando però anche spazio a chitarre semi-distorte che fanno si che il sound di Paolo Secchi strizzi l’occhio al moderno pop-rock.
Anche le sezioni di archi risultano particolarmente gradevoli e regalano ancor più respiro ed orecchiabilità alle canzoni di Paolo Secchi.
In questo senso, l’unica eccezione del disco è rappresentata dall’ultima traccia del brano “Io & te”. Che lascia più spazio all’elettronica richiamando fortemente le sonorità del più recente ItPop.
I testi di Paolo Secchi sono quelli tipici del cantautore, dove sentimenti profondi ed intimi, e storie di vita sono assolute protagoniste e temi centrali della produzione sua artistica.
Abbiamo contattato direttamente Paolo Secchi per conoscerlo meglio e presentare il suo ultimo lavoro.
Allora diciamo che le mie canzoni nascono sempre da un vissuto, in prima persona o “di riflesso”, dalla necessità di raccontare o dire qualcosa al mondo.
“Alza la voce” arriva come secondo lavoro dopo “In viaggio verso il sogno” e forse risulta ancor più intimo grazie agli arrangiamenti curati da Federico Truzzi.
I pezzi hanno un filo conduttore a livello di arrangiamenti e a livello di storie. Diciamo che la prima “Punkha” fa un po’ da ponte tra i due album e l’ultima, “Io & te” è un po’ l’outsider. Un tuffo nel possibile futuro?
Inoltre questo album ha assunto un ruolo speciale anche perché ho legato a lui un progetto benefico donando tutto l’incasso ad “Officine Buone”, una onlus di Milano con cui collaboro attivamente.
Si. Ha curato tutti gli arrangiamenti.
Io sono arrivato con testo & musica e con lui abbiamo arrangiato tutti i pezzi.
“Ferma nel ricordo di te” è altro pezzo speciale, perché scritto per una persona speciale che, ovviamente, non c’è più…
Avevo un testo pronto, scritto di getto come regalo per un anniversario. Era da musicare e registrare quasi in tempo reale. Avevo voglia di una canzone con un testo significativo ma con un sound più “carico” e così abbiamo deciso di uscire dal sentiero per un pezzo, ma di inserirlo ugualmente nell’EP.
Tra le mie influenze rivestono un ruolo, sopratutto ultimamente, anche artisti del panorama indie: Gazzelle, Motta, Thegiornalisti, Calcutta.
Sono anche un patito di Jovanotti e Cremonini da una parte, Savoretti, Passenger e Ed Sheehan dall’altra.
Questa è una bella domanda. Sono sincero non è facile. Per niente!
Non è facile a prescindere fare musica in Italia e men che meno se hai famiglia (con figli) e lavoro da portare avanti.
È vero che se hai costanza e convinzione non dovresti mollare mai, ma comunque la vita è fatta di scelte e di priorità. A volte l’ago della bilancia pende in un verso, altre volte in un altro.
Ma finché si proverà gioia nel fare musica, in qualsiasi modo e contesto, nulla sarà sacrifico fine a se stesso!
Si, il lavoro principale è commerciale estero nel settore food. Poi faccio musica e volontariato.
Si tutto auto-prodotto. No etichette, no case discografiche.
Modena è vitale e piena di eventi. Siamo un bel bacino per artisti musicali ed eventi. Ovvio che non si hanno le possibilità di Milano, Roma o anche solo Bologna.
La provincia non ti saprei dire quanto possa influenzare i miei testi o almeno in maniera consapevole. Ovvio che nei paesini ci si conosce tutti e si possono “inventare” storie guardando le persone, certo è che se voglio suonare da qui mi devo spostare, sempre.
Qui in paese ho fatto un paio di concerti: Il primo che, inaspettatamente, ha “sbancato” e mi ha convinto ad entrare in studio per il primo album, un altro all’interno di una rassegna “musica & parole”.
Sono in sala con una band per allestire un live. Solitamente mi esibisco voce e chitarra o in acustico (basso & cajon) ma visti gli arrangiamenti vorrei fare qualcosa di “completo”.
Purtroppo qualche problema a livello corde vocali mi ha messo un po’ ai box, ma riprenderemo presto.
Al momento ho solo un video (super-amatoriale) di un pezzo dall’altro album.
Ma di alza la voce non ho ancora fatto videoclip
Si, diciamo che sarebbe il prossimo obiettivo in lista. Ma non ho idea di tempi.
Grazie mille a voi! E viva il lupo!
Un ponte è una costruzione che unisce due sponde di un fiume, attraversarlo significa quindi…
Se possiamo immaginare la vita come un percorso che parte dalla nascita e finisce, ahino,i…
Non la avverti tutta questa realtà ovattata? Tutto così CUTE, tutto così giusto, TOP! Ne…
Lorenzo Dal Zotto o meglio dalz8, è un cantautore umbro che ha pubblicato come brano…
Capita di sentire l'esigenza di dover dare sempre un giudizio su tutto, senza prendersi il…
“I like the way you kiss me. I like the way you kiss me, I…