oreste muratori

Oreste Muratori | Intervista Indie Italia Mag

Il primo marzo scorso è uscito “Ieri”, il primo singolo di Oreste Muratori. Cantautore, produttore e scrittore di racconti che per la prima volta pubblica un brano scritto e, sopratutto, interpretato da lui stesso. In passato infatti il cantautore trentasettenne ha già composto brani per altri artisti che fanno parte del “roster” dell’etichetta discografica indipendente “Triade Records”, di cui lo stesso Oreste Muratori è tra i fondatori.

Figlio d’arte, ha cominciato il suo percorso artistico come scrittore di racconti. Questo aspetto, come ci ha confidato lui stesso, ancora oggi condiziona il modo di scrivere i testi delle sue canzoni.

In seguito alla fondazione della “Triade Records”, Oreste Muratori si dedica alla composizione e alla produzione di brani originali per la giovane cantante Beatrice Romano la quale ha presentato un brano, da lui scritto, alle semifinali nazionali di San Remo Giovani.

oreste muratori

 

“Ieri”, pubblicato su tutti i digital-store circa un mese e mezzo fa, è il primo lavoro scritto ed interpretato dallo stesso Oreste Muratori. La canzone, dalle spiccate sonorità pop, è un brano che parla di una metaforica rinascita. La quale arriva dopo essersi tormentati fino allo sfinimento a causa della fine di una relazione.

Questa rinascita porta con se un profondo cambio di punto di vista con il quale si guardano e si vivono ricordi che, fino a ieri sembravano insostenibili, ma che ormai sono talmente lontani da diventare quasi irreali. A quel punto si può chiudere definitivamente la porta al passato e guardare con speranza ai giorni che verranno.

“Ieri” è una canzone che parla di un percorso personale con il quale si prende consapevolezza della fine di una fase importante della propria vita e con maturità si aspetta il momento in cui il dolore legato al ricordo di ciò che era svanirà, lasciando finalmente spazio a nuovi progetti e nuovi sorrisi.

In attesa del video di “Ieri” (di seguito una breve preview) abbiamo contattato direttamente Oreste Muratori per parlare con lui del suo primo lavoro, del suo percorso artistico e della sua esperienza come produttore.

Intervistando Oreste Muratori

Ciao Oreste! Ti occupi di musica da moltissimo tempo sia da autore che da produttore. Da dove nasce l’esigenza di pubblicare un lavoro che sei tu stesso ad interpretare?

Quando ho scritto “Ieri” mi sono accorto subito che si trattava di un brano molto personale, molto vicino al mio modo di sentire la vita e i rapporti umani, quindi era più credibile fossi io ad interpretarla. È stato anche un modo per mettermi alla prova con la mia voce, non a caso la canzone ha subito diverse modifiche prima di trovare la forma attuale. Ho avuto bisogno di “prendere le misure” alla mie capacità canore e interpretative, lavorando molto in studio con Paolo Leone, che ha curato con me gli arrangiamenti del pezzo e mi ha aiutato a trovare il sound che stavo cercando. Poi le linee di basso di Sergio Tarascio hanno dato il tocco finale che ci serviva.

“Ieri” è una canzone che sembra parlare di una sorta di rinascita da un rapporto concluso che fino a quel momento generava una profonda nostalgia. Quanto c’è di “tuo” e quanto c’è di “romanzato” nella storia che racconti in questa canzone?

Ci sono entrambe le cose, lo spunto è sicuramente personale, su quello poi ho lavorato di fantasia. L’hai definita correttamente tu, “Ieri” è una canzone che racconta una rinascita, un cambio di sguardo sulle cose e sulle persone. Mi sono reso conto che ci sono momenti nei quali puoi impegnarti allo sfinimento, correre da una parte all’altra e non riuscire comunque a stare bene. Poi, quando nemmeno ci credi più, arriva il giusto tempo, il “tuo” tempo,  ritrovi in maniera naturale il tuo equilibrio anche restando immobile,  senti che le cose che ti circondano ti stanno bene addosso, persino quelle che prima neppure vedevi pur avendole accanto. Come la musica del resto, ce l’ho sempre avuta vicina, ma solo da qualche anno la vedo come una vera compagna di vita.

Quanto il tuo passato da scrittore di racconti influenza il tuo modo di scrivere i testi delle tue canzoni?

Lo influenza moltissimo. Come per i racconti, anche quando scrivo le canzoni parto dall’osservazione di immagini che poi provo a descrivere. Mi piace avere davanti agli occhi delle immagini chiare, piene di colori, come dei quadri. I miei racconti erano storie di vita reale ma con elementi quasi fantasy o comunque surreali. Anche in “Ieri” ho utilizzato questi elementi, i colori e la follia dei “barattoli di vetro che esplodono nell’aria” provengono proprio dalla mia passione per le storie che ti spostano dalla normale linea della razionalità. Ho sempre considerato l’arte un bellissimo modo per descrivere in maniera originale le cose che ci circondano, come se le guardassimo da un mondo distante, quasi sospeso sulle cose reali.

Sappiamo che stai lavorando ad altri brani che andranno a comporre il tuo primo disco. Sarà un disco che ricalcherà le sonorità che proponi in “Ieri”?

Credo che rispecchierà la mia totale incoerenza musicale, sono ancora alla ricerca di un sound e di uno stile unico. Ascolto e suono le cose più diverse, al di là di qualsiasi schema e genere musicale. Amo gli strumenti acustici, ma allo stesso tempo ho un debole per l’elettronica e i synth. Fino ad ora le mie canzoni sono sempre nate con la chitarra, mentre le nuove le sto scrivendo al pianoforte e credo che questo influenzerà in parte il sound dell’album.

Tu sei anche uno dei fondatori dell’etichetta discografica indipendente “Triade Records”. Cosa pensi della fase che sta attualmente attraversando il mercato musicale italiano?

Il mercato italiano attuale è molto vivo, le etichette e gli artisti indipendenti stanno facendo un grande lavoro. Ci troviamo di fronte ad una nuova fase della musica nel nostro Paese, che al momento nessuno può sapere dove condurrà. La classica maniera di fare musica probabilmente era giunta al collasso, così come il sistema dominato dalle major. Questo ha portato molta più libertà di movimento per tantissime nuove realtà, che in poco tempo sono passate dall’anonimato alla ribalta nazionale, anche grazie al mondo del web. È un sistema che comunque va maneggiato con cura, la sovrapproduzione non è sempre sinonimo di qualità. Quello che alla fine conta penso sia sempre l’autenticità dell’artista e del prodotto, tutto ciò che è uno scimmiottamento della moda del momento ha vita breve e il pubblico diventa sempre più attento nel riconoscerlo.

oreste muratori

Il video clip di “Ieri” uscirà il 26 Aprile, cosa puoi dirci in merito?

Si, il video uscirà il 26 Aprile. Siamo molto felici di presentarlo perché è stato un bel lavoro di squadra, con la produzione di Last Train Cinema, la regia di Danilo Agati, le riprese di Dino Oddo, la fotografia di Jonathan Minimo e la presenza dei due bravissimi protagonisti Daniele Rapisarda e Jessica Zivillica. Anche io mi sono calato nei panni di un personaggio particolare della storia, mi sono divertito davvero tanto. Ho sempre amato i video nei quali si racconta una storia parallela a quella del testo e nei quali il cantante si mescola agli attori, a metà tra la comparsa e l’osservatore degli eventi.

Il secondo singolo ha già una data di uscita?

Sono in piena fase di scrittura dei nuovi brani, quindi al momento è prematuro parlare di una data di uscita. Occupandomi insieme a Carlo Muratori, Paolo Leone e Marco Caruso dell’etichetta Triade Records, adesso mi sto dedicando alla programmazione delle uscite dei nostri artisti nelle prossime settimane,  i singoli di Paolo Leone e Beatrice Romano, oltre all’album di esordio della cantautrice Claudia Anastasi. E’ un periodo di grande produttività per tutti noi, siamo davvero felici di questo e non vediamo l’ora di fare ascoltare le nostre novità.

Avremo modo di vederti live prossimamente o dovremo aspettare l’uscita del disco?

Ci saranno delle partecipazioni con set acustico a diverse manifestazioni nel periodo estivo, ma il vero live arriverà con l’uscita dell’album.

Ascolta Oreste Muratori nella playlist Spotify di Indie Italia Mag

Promuovi la tua musica con Indie Italia Mag! Scrivici su Direct!