AriaBuena | Intervista Indie Italia Mag

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Gli AriaBuena sono un duo che nasce da un’avventura musicale di cantautorato ritmico che fonde Italia e Brasile, tutto caratterizzato da una ricerca sonora sempre fedele alla semplicità.

Il duo nel 2017 ha vinto il contest universitario UMF (University Music Festival) di Pavia e, dopo aver pubblicato nel 2018 il singolo Buon Vento, gli AriaBuena sono tornati con il loro primo EP, “Mikawa”.

Un EP, composto da 5 tracce, che unisce sonorità diverse, dal funky al cantautorato, dall’indie nostrano a un sound tipicamente brasiliano. Una fusione perfetta dei background dei due artisti, che insieme hanno pubblicato un primo progetto che fa promettere bene per il futuro.

INTERVISTANDO ARIABUENA

Ciao ragazzi. Come avete scelto il vostro nome, AriaBuena?

Ciao! Nelle nostre scelte la componente sonora è molto importante. Il suono della parola unica è avvolgente e semanticamente racchiude il senso della nostra musica.

Quando è iniziata la vostra avventura musicale?

Sui pullman delle gite del liceo. Portavamo la chitarra e lo djembe nei viaggi, si cantava tutti insieme le canzoni famose e appena avevamo tempo libero si prendevano gli stumenti e si andava sui marciapiedi a suonare le nostre cose per le città straniere.

La vostra musica fonde Italia e Brasile. Perché avete fatto questa scelta?

È una scelta obbligata. Uno è nato in Italia in una famiglia dove il cantautorato è un elemento di condivisione e comunicazione, l’altro è un brasiliano vero con una naturale predisposizione genetica al ritmo.

Ci siamo trovati a volerci e doverci esprimere, entrambi a parole e a suoni, e cosi sono nate le prime canzoni che fondono le due anime.

Quali sono i vostri riferimenti musicali?

Ascoltiamo musica molto diversa. Ed è il nostro grande valore aggiunto. Peró andiamo molto d’accordo su Neffa e Battisti e anche i Milky Chance hanno sonorità che affascinano entrambi.

Nel 2017 avete vinto UMF (University Music Festival). Com’è stata questa esperienza?

Inaspettata e eccitante. Era la prima volta su un palco con luci e fumo… ci siamo divertiti come non mai. Si puo dire che è stato uno “sgomento davanti al nostro puro divertimento”.

Dopo aver pubblicato il vostro primo singolo, buon vento, avete pubblicato il vostro primo EP, “Mikawa”. Cosa mi potete raccontare di questo primo progetto?

MIKAWA contiene le prime canzoni AriaBuena, quelle che ci portiamo dentro da un po’. È stata un esperienza magica entrare in uno studio e costruire suoni sopra melodie, ritmi e parole. Ci siamo messi a colorare con la musica.

La copertina dell’EP è molto interessante. Il dipinto ricorda molto i quadri di Pollock. Come mai avete scelto proprio questa immagine?

I colori in questo progetto sono importanti. La copertina è un dipinto di Daniel Rossi, fratello di Clay. Le sue opere ci hanno sempre colpito. Abbiamo visto questo dipinto. Ci ricordava lo spazio, l’infinito delle galassie e l’infinito dei pensieri che possiamo avere.

Ci siamo rimasti. Stimolava l’immaginazione. E l’abbiamo scelto.

Parliamo del vostro primo singolo, Buon vento. È un brano interessante, che secondo me ha molteplici letture. Com’è nato questo brano e quali significati gli avete dato?

È un brano sulla sofferenza del cambiamento. Tutti hanno paura di cambiare, ma il cambiamento è il padre del progresso.
La consapevolezza della grande resilienza dell’animo umano e della propria forza interiore è l’unica cosa che riesce a fare accettare col cuore aperto la paura e la morte apparente che precede l’inizio di un nuovo viaggio.

Tra le canzoni del vostro EP, quale secondo voi vi rappresenta di più?

Tutte. Nella forma peró Buongiorno America risulta indicativa. Una musica leggera che contiene un messaggio pesante. L’idea di base è questa.

Musicisti X Hobby è un brano che, secondo me, rispecchia molto la musica contemporanea. Ma voi siete davvero musicisti per hobby?

Musicisti per hobby indica l’attitudine di affrontare una missione personale con leggerezza e passione. È l’idea per cui “anche oggi”, nonostante tutto, non puoi fare a meno esprimere cosa sei davvero.

Progetti per il futuro? Vi vedremo in tour prossimamente?

Abbiamo tanti pezzi che aspettano solo di essere registrati, e tanti altri che si stanno creando. Torneremo presto in sudio. Quando il repertorio pubblicato sarà abbastanza grande da costruirci sopra un vero show, partiremo con un furgone per mettere la faccia sopra questi suoni e queste parole.

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