Daniele Mellani conquista la libertà di fare le cose seriamente | Intervista
Prendersi un periodo di pausa e di silenzio, per un artista, può essere fondamentale. Lo è stato sicuramente per il cantautore e produttore Daniele Mellani.
Come cantautore, Mellani ha pubblicato due album, “Canzoni corsare” e “Aspettando il temporale”, usciti rispettivamente nel 2004 e nel 2009. Dopo una lunga pausa di riflessione, durante il quale ha continuato a scrivere, si è avvicinato al mondo delle produzione e della musica elettronica con lo pseudonimo di “Jayber.C”.
Lo scorso 31 maggio è uscito il suo ultimo singolo, Tre strade, in collaborazione con l’artista Audito e John Whale alla voce. Autoprodotto e distribuito sulle principali piattaforme di streaming e nei negozi on-line. Il brano, esordio dei tre artisti nel campo della musica italiana, unisce in un connubio perfetto musica pop, cantautorato ed elettronica. Una eco di “vintage” nei suoni, un’esperienza quasi onirica per chi l’ascolta.
Quello di Daniele Mellani è sicuramente un’interessanti ritorno sulle piste da ballo della musica indie italiana. Un artista che terremo sicuramente d’occhio nei prossimi mesi.
INTERVISTANDO DANIELE MELLANI
Ciao Daniele. Parliamo un po’ di te: com’è nata la tua passione per la musica?
Ciao! Vediamo… ho comprato la mia prima chitarra classica a quattordici anni, e uno spartito dei Metallica… accoppiata poco sensata, me ne rendo conto. Infatti non funzionava benissimo. La prima cosa che ho imparato davvero a suonare è stata “Is there anybody out there?” dei Pink Floyd. Adolescente introverso, mi sono nutrito di tutta la musica che riuscivo a trovare, in maniera frenetica e disordinata. Poi, qualche anno dopo, ho iniziato a scrivere.
Il tuo primo album, “Canzoni Corsare”, è uscito nel 2004. Da quel tuo primo lavoro ad oggi, com’è cambiato il tuo percorso artistico?
Diciamo che oggi sento di essermi conquistato la libertà di fare le cose seriamente, ma senza prendermi troppo sul serio. E che mi piace scrivere canzoni e realizzarle, e mi piacerebbe poter raggiungere delle persone a cui dia in qualche modo qualcosa ascoltarle.
Dopo un periodo di pausa ti sei avvicinato al mondo della produzione e della musica elettronica. Da cos’è scaturito questo cambiamento?
Un regalo di Natale! La mia compagna mi ha regalato qualche anno fa una licenza di FL Studio aprendomi la porta su un mondo che in massima parte ignoravo. Da lì ho cominciato a studiare e a frequentare gruppi virtuali di musicisti e producer, frequentazioni da cui sono poi scaturite conoscenze e collaborazioni di vario genere.
Il 31 maggio è uscito Tre strade, in collaborazione con Audito e John Whale. Com’è nato questo brano?
Ho scritto la canzone circa un anno fa, anche se poi ho lavorato molto di lima, sia sul testo che sulla musica. Ho registrato un provino e abbozzato un arrangiamento. Mi guidava l’idea di fare qualcosa di meno marcatamente “cantautorale” dei miei lavori precedenti.
Come vi siete conosciuti tu, Audito e John Whale? Com’è nata la vostra collaborazione?
Ho conosciuto Emanuele, alias Audito (con l’accento rigorosamente sulla”a”), frequentando gli stessi collettivi online di musicisti. Io sono a Roma e lui a Cagliari, quindi c’è il Tirreno che fisicamente ci divide, e quindi si tratta di una frequentazione nata e cresciuta on line. Ho apprezzato da subito la sua musica (e la sua vesatilità compositiva e produttiva, visto che coi suoi molti alias spazia dal minimalismo pianistico all’elettronica synthwave-oriented e dall’ambient al lofi passando per le orchestrazione di archi), e così quando gli ho fatto sentire il provino di Tre strade e lui mi ha proposto di lavorarci insieme, io ho accettato con slancio e curiosità.
Dopo lungo peregrinare, abbiamo infine trovato nel cantautore John Whale la voce che ci sembrava completasse in maniera perfetta il nostro lavoro.
Uscirà un video di questo nuovo brano?
È un’idea che abbiamo accarezzato, ma che almeno per il momento non siamo riusciti a concretizzare.
Tre strade mi ha dato delle sensazioni oniriche. Una sorte di caleidoscopio, dove si fondono perfettamente cantautorato, pop e musica elettronica. Qual è il messaggio che volete comunicare con questa canzone?
Parlare delle mie canzoni non mi è mai venuto particolarmente bene. Ci provo. Ognuno di noi si trova di fronte alla necessità di determinarsi, di scegliere metaforicamente tra strade diverse. Direi che è una cosa legata alla condizione umana: “camminare in salita” cercando di capire quale strada scegliere, e intanto stare in mezzo al bivio. Magari nell’attesa di qualcosa o qualcuno, il “tu” della canzone, che possa mostrarti (o essere…) la via di uscita che cerchi. Una canzone che parla di amore, di attesa, di scelta.
Tre strade è il preludio ad un tuo prossimo EP? Cosa ci dobbiamo aspettare da Daniele Mellani per il prossimo anno?
L’idea, per ora, è quella di lavorare ad una serie di singoli. Ma non escludo, di qui ai prossimi mesi, sviluppi verso qualcosa di più ampio respiro.
Porterete Tre strade e la vostra musica in tour quest’estate?
Beh… al momento non è all’orizzonte. Però ci sto lavorando.
Ascolta Daniele Mellani nella playlist Spotify di Indie Italia Mag
La puoi ascoltare anche sul Tubo!
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