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Lorenzo Rea: VIVA QUESTI ANNI | Intervista

Di Nicolò Granone

Lorenzo Rea è un cantautore romano, classe 1995, determinato, introverso e sognatore. All’età di 12 anni abbraccia la musica con lo studio della chitarra, che sarà la sua amica fedele in tanti momenti della sua vita, iniziando con essa una vera e propria relazione clandestina causata dalla sua timidezza, che lo faceva isolare nella sua cameretta senza mai condividere quei momenti con gli altri.

Negli anni a venire, grazie alla scoperta di tanti artisti nazionali e internazionali, la bolla che si era creato scoppia ed inizia ad usare la musica come modo per comunicare ed esprimere le sue emozioni; prima attraverso le cover e poi, all’età di 21 anni quando si rende conto che qualcosa lo spinge a fare una scelta fondamentale per dare un suo personale contributo alla musica, comincia a scrivere i suoi primi testi.

Da quel momento inizia il suo percorso da cantautore, suonando in alcuni locali della capitale e partecipando anche a varie jam session sia a Roma che a Londra.

A Gennaio del 2019, grazie al contributo ma anche da una grande amicizia con un giovane produttore emergente, Giulio Rizzello in arte Uakari Prod, rilascia il suo primo singolo: “NUOVE ROTTE”,  il 26 luglio,  rilascia il suo secondo singolo: “ANNI”.

Lorenzo Rea

INTERVISTANDO LORENZO REA

Hai iniziato a fare musica chiuso nella tua cameretta, poi sei riuscito a sconfiggere la timidezza, come hai fatto?

Sì è vero, quando mi sono avvicinato alla musica avevo un rapporto con essa molto complicato, non mi sentivo a mio agio nel suonare davanti ad altre persone, tanto più a cantare, la sentivo come se quella cosa fosse solo mia e non ero pronto a far entrare qualcun altro in questo mio mondo, ero tutto il contrario di molti miei coetanei che non avevano nessun problema nel suonare davanti agli altri.

Con il passare del tempo la musica è diventata sempre più parte di me, ho acquistato più sicurezze, grazie anche all’appoggio che ricevevo dai miei cari e amici, mi sono applicato in maniera più seria nello studio e ho capito che il modo più bello per fare musica era condividerla con gli altri.

Quando hai sentito il bisogno di comunicare qualcosa hai abbandonato le cover per iniziare un lavoro di cantautorato. Che emozioni hai provato a cantare i tuoi primi singoli?  

Sono sempre stato un ragazzo molto timido e introverso, non è mai stato facile aprirmi con le persone, poi ho capito che con la musica sarei riuscito ad esprimere ciò che provavo veramente, dare un mio punto di vista e condividere il mio piccolo mondo a chi avrebbe ascoltato le mie canzoni. Infatti l’emozione più grande, ogni volta che suono un mio brano è vedere negli occhi delle persone che che è arrivato qualcosa di me.

Come ti vedi tra dieci Anni?

Tra dieci anni mi vedo, o spero di vedermi, sicuramente meno preda delle mie ansie, come credo tutti i ragazzi della mia età in questo periodo della vita, in cui cominci a costruire il tuo futuro, vuoi che i tuoi sogni si avverino e lavori su di loro ma non sai se alla fine questi diventeranno la tua realtà, e uno dei tanti messaggi di “Anni”. Il futuro è incerto ma con il lavoro, la passione e la determinazione credo che si possa rendere più simile alle nostre aspettative iniziali.

Per fortuna nel mio futuro ci sono delle certezze come l’affetto dei tuoi cari,quello degli amici di una vita e la musica. Quindi concludendo il mio discorso tra dieci anni mi vedo con qualche sogno realizzato, meno ansioso, con la musica sempre al centro della mia vita e circondato dalle persone che mi vogliono bene.

 

lorenzo rea

Quali sono le serie tv più strane che piacciono a noi che citi in Anni?

Io sono sempre stato un pò “nerd”.Sono un grande fan di Harry Potter ma in generale ho sempre amato i videogiochi, i film, le serie tv e i fumetti. Quel verso è un puro riferimento a Stranger Things, di cui sono fan, ma e anche un modo di raccontare quei sabati sera, alternativi, che passavo con un paio di amici a ripescare vecchi film della storia del cinema.

Cosa rappresenta il disegno sulla copertina di Anni?

Questo brano parla molto di me della mia vita e delle persone che ne fanno e che ne hanno fatto parte, anche la copertina volevo che parlasse di me, infatti sono presenti tutte quelle cose che in qualche modo mi hanno condizionato l’infanzia e l’adolescenza, come la mia chitarra, un joystick e una videocassetta, il primo quaderno dove ho cominciato a scrivere i miei testi, la foto del mio cane che per me è stato più di un semplice animale domestico. Sono tutte cose che hanno contribuito, insieme alle persone che mi stavano vicino, a formare quello che io sono adesso. 

Nuove Rotte può essere definita una canzone contro la guerra?

Certo. Nuove Rotte è una canzone a cui sono molto legato, poichè ho sempre creduto nel potere della musica quando tratta argomenti di carattere socio-politico.

E’ un grido contro la guerra, in questa canzone ho cercato di immedesimarmi in un ragazzo della mia età che decide di arruolarsi senza effettivamente sapere cosa vuol dire trovarsi in uno scenario di guerra, finendo con l’affermare che nel dramma di un conflitto non ci sono mai vincitori o vinti.

lorenzo rea

La scena musicale romana negli ultimi anni è diventata molto viva con vari progetti interessati che vanno dal rap al pop. C’è un artista con il quale ti piacerebbe collaborare?

E’ verissimo la scena musicale romana negli ultimi anni è davvero molto viva, ci sono artisti molto interessanti nel panorama indipendente, sicuramente mi piacerebbe collaborare con gente di cui io sia fan e che conosca molto bene la loro musica.

Sarei molto felice di collaborare con artisti come: Rancore, Galeffi, Achille Lauro ma sarebbe bello anche con Ultimo e i Thegiornalisti.

Ci puoi fare un piccolo spoiler dei tuoi progetti futuri?

Nei miei progetti futuri ci sono sicuramente tanti live, continuerò a scrivere e magari prima di Natale uscirà qualcosa di nuovo e poi ci saranno alcune sorprese, diciamo che voglio portare la mia musica più vicino possibile alla gente.

Ascolta Lorenzo Rea nella playlist Spotify di Indie Italia Mag

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