Asia Ghergo

Asia Ghergo: “Bambini Elettrici” con sogni atomici | Recensione

Una ragazza, una chitarra e YouTube. Si potrebbe pensare ad una delle storie più vecchie del web, ma non in questo caso.

Asia Ghergo, giovanissima e sempre solare, aveva già fatto parlare di sè come una delle interpreti più famose e colorate della scena indie italiana, portando le sue cover sul canale che vanta di milioni di visualizzazioni, like e commenti di utenti entusiasti.

Già nel 2017 però non si limita a realizzare cover, ma si interessa a scrivere pezzi originali.

Pubblica infatti prima “2016”, dove canta di un amore adolescenziale, poi “Giovani Fluo”, dove da’ uno sguardo alla sua generazione ed ai sogni di questa.
Partecipa a festival ed apre ad artisti di un certo calibro, come Willie Peyote.

Poi però non se ne sente più parlare se non per le sue cover, fino a quest’anno, quando ha ricominciato a pubblicare nuovi singoli su Spotify, come “Una gonna”, “Guardami Ballare” ed “Angeli” all’inizio di Novembre. E proprio il 15 Novembre esce il suo primo disco da solista, “Bambini Elettrici”, annunciato pochi giorni prima sui social dell’artista e dedicato ai suoi fan.

Bambini Elettrici | Recensione

Sceglierei te altre 100 Volte .
Siamo come bambini, elettrici come sostiene l’artista, capaci di improvvisarsi a seconda del momento, innamorarci senza rimpianti e lanciare sguardi magnetici.

“Di quello che ho fatto non mi pento, quanto ho amato perder tempo”

Angeli, ciò che siamo senza accorgercene. Così fragili e così incerti, godiamoci i vent’anni con un velo di incertezza sul futuro,ma vivendo il momento, prima che il mondo “cattivo” ci prenda tra le sue braccia.

“Che dopo i vent’anni chi lo sa cosa c’è”

Occhi Rossi, come quelli che ci fa avere quel mix di traguardi inarrivabili, ricordi e pianti.
Unica cura tenere le persone accanto a noi ben strette, prima di soffrire per la mancanza di queste quando se ne andranno via.

“Proveremo a piangerci addosso sopra i cerotti”

Quante volte abbiamo fatto casini irreparabili? E quante volte avremmo voluto risolvere subito i nostri problemi invece che cercare una via forzata per Stare Bene?

Asia Ghergo, con questa traccia, descrive in maniera fedele come ci si sente quando, al mattino, non si ha la forza di alzarsi dal letto per qualche cazzata fatta la sera prima.

“Sentirmi grande quando mi conviene”

Sfere Celesti , o per meglio dire tutte le paranoie e gli sbatti che il mondo esterno ci regala ogni giorno, facendoci sviluppare la capacità di sopportare tutto questo.

“Svegliami quando torneremo a respirare, magari tra due settimane”

Crescere non è un qualcosa da un quarto d’ora. Ognuno ha i suoi tempi ed affrettarli non porta mai a niente di buono, siamo come fiori a cui serve tempo per sbocciare.

Guardami Ballare fin quando non crescerò.

“Al cinema non danno mai niente da quando esisti tu di interessante”

Certe volte vorremmo dimenticarci di tutto, come fare un Reset per un computer. Scappiamo dal mondo con le nostre gambe e con le nostre parole, ma che non sappiamo usare.

“L’universo è una tasca dei pantaloni”

 

Arcobaleni, simbolo di un periodo infantile e senza problemi dovuti poi alla crescita, fatta di percorsi sbagliati scelti dalla fretta e dalla speranza di una bella vita.Perché non rifugiarci nel mondo dei balocchi?

“Avrò paura di quello che viene”

Una Gonna, ma non una qualsiasi: quella della mamma, dove ti potevi rifugiare senza conseguenze.
Un dialogo con la coscienza dell’artista, ancora troppo attaccata al suo lato infantile.

“Però mi sembra tutto al rovescio”

È difficile trovare una strada, per questo ci vuole Coraggio.

L’artista ci parla di come questo valore sia fondamentale nella vita per imporci con le nostre decisioni, scegliere chi diventare e fare grandi cose.

“Fai sentire la tua voce a chi non ha coraggio”

Una nuova generazione?

Asia Ghergo parla con degli ascoltatori molto giovani, cercando di metterli in guardia da tutte le insidie che si nascondono in quel labirinto della vita adulta, nella quale lei è appena entrata.Fonde inoltre uno stile pop/elettronico con strumenti acustici e chitarre elettriche che creano così un sound pop molto particolare e distintivo. Sarà questa la nuova generazione indie? Con certezza non possiamo dirlo, anche se siamo entusiasti all’idea di nuovi live e magari anche un tour.