Leone Romani: “Magari”è la speranza di essersi sbagliato | Intervista
Leone Romani è un cantautore che ama comporre, scrivere e suonare la sua musica autoproducendosi. Per quanto riguarda i suoi video si è improvvisato anche regista e i risultati sono stati buoni. Si è laureato in Economia, specializzato in Marketing alla Bocconi e ha la passione per il surf.
Da bambino ha iniziato a suonare il piano e da ragazzo si è lasciato trascinare dal ritmo della chitarra. Ha partecipato a diversi talent show (Amici nel 2012 e alle selezioni di Xfactor nel 2018, raggiungendo la finale per Honiro Ent Label) e ha suonato, tra Roma e Milano, sopra alcuni palchi che ospitano giovani artisti emergenti (Monk, Ostello Bello, Spaghetti Unplugged ), dove non ha avuto paura ha esibirsi con uno dei big della musica italiana.
Quest’esperienza, che ci ha raccontato nell’intervista, sicuramente gli ha dato una scarica d’energia e l’ha responsabilizzato maggiormente. Ora non vuole sentirsi arrivato ed è già pronto per lavorare su nuovi pezzi anche se il suo nuovo disco Magari Poi è uscito da poco.
È composto da sette tracce che racchiudono una voce di speranza in questo momento difficile, nel quale amore e tecnologia si mischiano, regalandosi reciprocamente carezze a distanze o Baci dallo schermo. In Ciao Mare poi si respira un profumo d’estate mentre in Magari si percepisce una dolce malinconia.
Adesso va di moda dire #Andràtuttobene e noi presentandovi Leone Romani vogliamo sperare che Magari Poi sarà ancora meglio!
INTERVISTANDO LEONE ROMANI
Magari significa avere una speranza per il futuro o è più un rimpianto per qualcosa che non è andata come pensavi?
Magari è la speranza di essersi sbagliato, che non è tutto grigio quello hai intorno, che quell’amore che pensavi fosse svanito ha invece una sua finestra…
Ti definisci una persona ottimista?
Assolutamente sì, ma in senso comunque realista. Non voglio perdere mai la fiducia in un progetto o in un’idea.
Sei un sognatore o preferisci rimanere con la Testa Sulle Spalle?
Sono due parti di me, sono un sognatore quando mi sento ispirato ma resto con la Testa Sulle Spalle perché nessun sogno si costruisce senza l’impegno e la costanza.
Secondo te com’è vivere una vita vista mare?
È bellissimo, ti puoi perdere nell’orizzonte. Poi non parliamo dell’aria di mare, è salutare! Come anche una bella surfata.
Prendendo in prestito un verso di Occhi grigi: Ma dimmi cos’è l’amore?
L’amore a volte non lo capisci, ha talmente tante forme e modi di esprimersi che ti confondi.
Quale frase di una tua canzone si potrebbe usare come bio di Tinder?
Che droga sei tu, che ti pettini i capelli rossi tra le dita.
Ma Dai… ascoltavi Renato Zero?
Si, sono cresciuto con Amico e Più Su. Mi ha sempre incuriosito il suo personaggio, così poliedrico e animale da palcoscenico. Il suo primo concerto a cui andai era nel 2009 per il disco Presente. Avevo 15 anni.
Durante una serata ti è capitato di suonare con Tommaso Paradiso, com’è andata?
È stato inaspettato. Pazzesco. Una domenica a Spaghetti Unplugged era Ottobre del 2018, canto Promiscuità dei Thegiornalisti e una mia canzone all’open mic. Poco dopo vedo Tommaso arrivare, gli vado incontro e ci parlo. Mi invita allora poi a salire sul palco con lui a suonare di nuovo il pezzo che avevo prima cantato. Ero davvero emozionato! Prendo la chitarra e canto Promiscuità. Tommaso era alla batteria che mi accompagnava, insieme al bassista della band, Walter Pandolfi. Alla fine ci siamo dati il pugno e un abbraccio. Non me lo scorderò mai.
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