SEB: Nuda di Parole è un “vorrei ma non posso” | Intervista
SEB, all’anagrafe Giuseppe Collura, è un cantautore siciliano classe ’94 con importanti esperienze musicali alle spalle: nel 2011 fonda la sua prima band, the Bleach, con la quale suona in Italia e Germania, pubblicando anche un album dal titolo Tempo. Insieme al deejay milanese DJ JUMP la band compone Sikania, ottenendo più di 500mila visualizzazioni su Youtube ed un discreto successo nel nostro Paese.
Nuda di Parole è il primo singolo di SEB come solista, con il desiderio di scostarsi dalle sonorità dei The Bleach, per abbracciare nuovi orizzonti pop cantautorali, tra venature acustiche ed inserti elettronici caratterizzanti della nuova musica italiana. Il brano è frutto anche della collaborazione, intrapresa nel 2019, con il produttore siciliano Leo Curiale ed è pubblicato da Carioca Records.
Chiudersi in sè stessi in un mondo così grande ed aperto non deve sembrare un controsenso, anzi, è una conseguenza quasi del tutto plausibile. Ecco perchè ci si nasconde dietro fiumi di parole sui social network, destinate però ad andare via con l’arrivo delle prime piogge, aumentando ancora di più quel senso di incertezza che la generazione dei millennials vive quotidianamente. Una tematica assolutamente attuale e proprio iniziando da questo abbiamo voluto conoscere meglio SEB con la nostra intervista.
INTERVISTANDO SEB
È così facile parlare con chiunque grazie ai social: ma cosa significa conoscere veramente qualcuno al giorno d’oggi?
Beh per conoscere veramente qualcuno devi principalmente passarci tanto tempo insieme e, nonostante tutto, ti accorgi di scoprire continuamente nuovi aspetti e lati nascosti. Il dialogo, a mio avviso, è importantissimo perché attraverso esso capisci tante cose di una persona.
Nuda di Parole è più un “vorrei ma non posso” o “avrei voluto, ma adesso non più”?
Nuda di Parole nella mia testa voleva significare più un “vorrei ma non posso”. Ho descritto nel testo la timidezza di una donna che fa fatica a sentirsi a suo agio per via del proprio carattere timido. Una timidezza che in questo caso rallenta la conoscenza con gli altri, spesso chiudendosi in se stessi e che, quindi, inizialmente è più un “vorrei ma non posso”.
Questo è il tuo esordio da solista: come ci si sente a mettersi completamente a nudo in questa nuova esperienza?
E’ un esperienza molto interessante e stimolante. Mi sento libero di esprimermi al meglio, sto scrivendo ciò che realmente provo, mi sento come un fiume in piena. Spesso i miei testi descrivono storie inventate, immaginate durante la notte. A volte mi capita anche di prendere delle storie di alcuni romanzi e farle mie, per poi trasformarle in testi. Tutto avviene in maniera spontanea e naturale e spesso mi capita di scrivere di getto.
Anche per quanto riguarda l’aspetto musicale mi sto sentendo libero di sperimentare, fondere generi musicali, creare nuovi sound. Per un artista tutto questo è importantissimo.
Non credi che la paura di aprirsi a qualcuno sia figlia dei nostri tempi, in cui in troppi si nutrono di sentimenti usa e getta?
Anche questo è un aspetto che influisce tanto sui rapporti sociali dei nostri giorni. Nel brano faccio riferimento al fatto che ci si chiude in se stessi ma ci si apre su Whatsapp. Credo che sono cambiati gli approcci e il modo di comunicare (o non comunicare). I sentimenti, quelli veri, in ogni caso continuano e continueranno ad esistere per fortuna. Tutto dipende da cosa e di cosa vogliamo vivere.
Il brano ha tutte le caratteristiche per essere una hit, con un ritornello molto catchy! Chi sono i tuoi riferimenti quando componi?
Ascolto tanta musica cercando di non soffermarmi molto sui singoli artisti per non farmi influenzare troppo. Mi piace imparare dagli altri, scoprire quanto è immenso il mondo della musica e quanti talenti ci sono in giro. Se dovessi scegliere alcuni artisti i primi che mi vengono in mente sono Franco 126, Liam Gallagher, Coma Cose, Coez..
Quanto influisce nella tua musica l’essere siciliano, confrontandoti giornalmente con grandi artisti della tua terra ormai acclamati nel resto d’Italia?
Il mio essere siciliano non ha un grande impatto sulla mia vita, a dire il vero. Mi sono trasferito in Emilia Romagna 8 mesi fa per motivi di lavoro e per darmi qualche chance in più con la musica.
La Sicilia ha sempre sfornato talenti di ogni genere e continuerà sempre a farlo. Ho avuto la possibilità di conoscerne tanti, dai quali ho imparato molto. Purtroppo spesso molti artisti siciliani vanno via dalla Sicilia per trasferirsi nei centri musicali come Milano, Roma, Bologna,ecc.. un pò come è successo a me.
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