SERP: “Povera estate”è una guida per le vacanze dei giovani | Intervista
INTERVISTANDO I SERP
SERP è un acronimo che nasconde un significato tutto da scoprire. Com’è nato questo nome?
Il nostro nome di battesimo è Sana E Robusta Prostituzione, dove Sano è il divertimento che offriamo e Robusto è il nostro apporto alla causa; la parte venale del nome è una velleitaria speranza di vivere da musicisti, quindi fondamentalmente di diventare dei venduti.
Avete provato a consigliare il brano Povera estate al Governo o alla regione Lombardia come colonna sonora per promuovere il turismo di prossimità?
Povera Estate è un brano che sarebbe nato molto prima e saremmo stati felici di non vederlo diventare attuale e contemporaneo: per noi è un concetto senza tempo, siamo sempre senza denaro e senza denaro dove si va?
La cosa più assurda che vi è successa durante una vacanza?
Non è assurda ma serve a catalogarci come sex symbols: qualche anno fa in campeggio a Ostuni (siamo degli ipocriti, lo abbiamo già detto che puntiamo a diventare dei venduti!) il nostro bassista Amedeo, mentre lavava i piatti, è stato oggetto di apprezzamenti sessuali da parte di attempate signore pugliesi che lo avevano scambiato presumibilmente per olandese.
Ognuno di noi ha la sua Cindie?
A meno che esista qualcuno che sia in grado di non sognare ed essere comunque felice, sì: Cindie è una persona, un oggetto, un lavoro, una meta, ciò che uno desidera.
Del resto ognuno di noi è il film porno di qualcun altro.
Shampoo, taglio e filosofia: quali sono le conversazioni che fate dal barbiere?
L’abbiamo già detto che siamo ipocriti: dal barbiere si fanno discorsi su barba, capelli, pallone e un argomento a piacere tra motori (se il parrucchiere è altolocato), donne (se il parrucchiere tendenzialmente non ne vede), politica (se il parrucchiere tende al verde). Questo è anche il motivo per cui un vero barbiere di fiducia non lo ha nessuno di noi.
Però un barbiere filosofo esiste davvero, Cinzio ci è andato qualche mese nell’ormai lontano 2016: non sbagliava tutti i proverbi, ma buona parte sì.
Cosa sognano i giovani?
I giovani sognano cose che non conoscono, come i vecchi, solo che i vecchi sono disillusi mentre i giovani si illudono ancora. Noi siamo over 25 e under 30, l’abbiamo definita Seconda età (perché contro alla pedagogia noi pensiamo che dopo i 30 sia tutto una terza età a perdita d’occhio), e in questa Seconda età si sognano le cose dei giovani ma poi ci si accorge che in verità si sta diventando come i vecchi di Giancane.
La fortuna aiuta gli audaci, per questo motivo avete voluto dedicare una canzone a Steven Bradbury?
La fortuna aiuta i fortunati, gli audaci fanno da sé e quindi fanno per tre.
Abbiamo voluto dedicare una canzone a Steven Bradbury perché se lo merita. Magari non si meritava una nostra canzone, ma una canzone sì.
Che rapporto avete con i buoni propositi?
Un rapporto intimo, amichevole, duraturo. Si dice in giro che ci sia del tenero, ma sono solo illazioni, siamo ottimi amici e non cerchiamo relazioni congiunti o affetti stabili.
I Pinguini Tattici Nucleari sono una band alla quale vi siete ispirati? Dopo Sanremo e il successo che hanno ottenuto si possono considerare ancora indie?
I PTN sono la cosa bergamasca più nazionalpopolare dai tempi di Donizetti: non sono loro a non essere più indie, è l’indie che non esiste: a meno di perdersi in considerazioni filosofiche, l’indie è nazionalpopolare da Calcutta in poi, o da Riccione in poi (se hanno ragione Le Coliche).
Essere indie alla fine vuol dire fare pop, anche un bel pop, senza preoccuparsi di contaminarlo con cose più o meno alternative. In questa definizione oceanica (che è soggettiva, ma non crediamo di sbagliare) nuotano in tanti, compresi noi.
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