Graman: Amore e “Telecinesi” | Intervista
Graman è il nome del progetto solista di Roberto Graziano, artista nato a Capua nel 1996.
Dopo aver suonato per alcuni anni in una band ha scelto di mettersi in gioco esternando le sue emozioni in prima persona.
Il suo nuovo pezzo, Telecinesi è una canzone autobiografica, triste e malinconica che racconta una giornata “tipo”, post sbronza, nel bar più “famoso” del paese.
È la storia di chi prova a lasciarsi andare, cercando di non pensare a quella misteriosa ragazza che ha saputo sedurlo fino a farlo innamorare.
INTERVISTANDO GRAMAN
A cosa pensavi quando hai scritto Telecinesi?
Quando ho scritto Telecinesi pensavo alla forza delle emozioni, è incredibile quanto ci facciamo veicolare da esse.
Sicuramente è una cosa bella, ma anche le cose belle possono far male.
Esistono dei trucchi per sopravvivere all’amore e ai suoi effetti collaterali?
Non conosco trucchi per sopravvivere all’amore, ma conosco il modo per resistere ai suoi effetti collaterali, ed è l’alcol. Anche se questa è sicuramente una cosa che non consiglio a nessuno perché non è una vera e propria cura, ma è un rimedio che serbe solo a breve termine. Consiglio di più uno psicologo.
Chi è Chiara?
Da quando ho iniziato questo “progetto” tutti mi chiedono chi è Chiara, ma non ho mai risposto e così continuerò a fare. Spero che tu non me ne voglia.
La cosa più romantica che hai mai fatto?
La cosa più romantica che ho fatto è stato comprare una barretta di cioccolato fondente all’albicocca ed un palloncino ad elio con su scritto la frase di una mia canzone. Lo so non è molto romantico, ma il romanticismo proprio non mi appartiene.
Ami stare al freddo o molto meglio stare sdraiati sotto al sole?
Amo l’estate e so che va di moda tra i cantanti “ indie “ amare il freddo, ma io amo solo il caldo, il sole e l’estate.
Il giallo è il tuo colore preferito?
Si il giallo è il mio colore preferito, ma non ha nessun riferimento politico. Ma in verità amo tutti i colori accesi che sono spesso in contrasto con la mia personalità grigia.
Sono più allegre le tue canzoni o quelle di Gazzelle?
Secondo me quelle di Gazzelle, anche perché l’album che sta per uscire l’ho scritto in un periodo dove ho avuto parecchi disturbi mentali, sono stato in terapia farmacologica e psicologica, quindi purtroppo non è molto sereno.
Ti sei laureato con una tesi dal titolo: “Il ruolo dell’artista tra musica e media”. Com’è cambiato il mercato discografico dopo la nascita e lo sviluppo dello stream?
Lo streaming ha rivoluzionato il mercato musicale offre tantissime, opportunità ma anche una concorrenza spietata. Vince il più furbo non il più bravo nell’era digitale. Ma questo è solo un mio pensiero.
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