Lorenz Frame: “Non veniamo inghiottiti dai tempi moderni” | Intervista
I Lorenz Frame nascono nel 2019: due amici (Lorenzo, appena tornato da Los Angeles e Francesco, speaker di RTL 102.5, in origine, prima dell’indispensabile arrivo di Jack *batteria*, Ste *basso*, Ema *Synth*), a seguito dell’incontro con un grande Producer della scena Hip Pop, Rap (Yazee) che vanta collaborazioni con Salmo, Nitro, Machete, ecc, decidono di ritrovarsi e di portare avanti un nuovo progetto italiano, proponendo un sound nuovo. Un pop/funk moderno, ispirato alle ultime produzioni americane hip pop-trap con riff di chitarra trascinanti che trovano il giusto spazio tra tipiche melodie italiane accompagnate da testi originali, ironici, introspettivi.”
Charlie Chaplin nel suo famosissimo film degli anni 30’, diceva che l’umanità era in marcia verso la felicità e che erano sconsigliate le emozioni. Realtà mescolata con pura ironia. Ricetta perfetta e sempre attuale. Soprattutto se accompagnata da un ingrediente segreto: l’amore. Il 16 Ottobre 2020 i Lorenz Frame pubblicano il loro nuovo singolo “Tempi Moderni”, in una rivisitazione del pensiero chapliniano. Abbiamo intervistato la band per conoscere meglio la loro musica ed i progetti già in cantiere.
Intervistando i Lorenz Frame
Cosa vuol dire vivere al meglio le opportunità di questi “Tempi Moderni”?
Non fermarsi mai dinnanzi alle difficoltà ma perseguire i propri obiettivi con costanza, volontà e passione. Prendere quel che c’è di buono e farne un’opportunità. È l’unica maniera per non venire inghiottiti.
Lavorare con un producer come Yazee è sicuramente un vanto: cosa vi ha lasciato questa esperienza?
Umanamente è un amico oramai. Musicalmente un genio! Sin dal primo giorno ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d’onda, tant’è che abbiamo deciso di proseguire insieme anche per le canzoni successive. Ci ha fatto studiare, sudare ma anche aiutato a trovare una nostra identità e non è finita qua.
“Un po’ economy, un po’ eco-friendly”: spiegateci meglio il significato di questa frase.
Quante volte sentiamo questi termini inglesizzati..“cool”? La nostra è una provocazione, mille paroloni per riempirci la bocca e poi nulla mai cambia, anzi regrediamo. Magari si cambiasse…
Il vostro sound prende molto spunto dalla musica d’Oltreoceano, ma in Italia quali sono i vostri riferimenti?
Il messaggio è rock. Il testo è incazzato seppur con molti concetti esposti in chiave ironica. La canzone parla di una persona che si perde in questa realtà stimolata da cose superflue e finte. Vero, abbiamo molte influenze oltreoceano ma tutti noi abbiamo librerie (fisiche e digitali) piene di musica italiana, si può anche cogliere una citazione a Vasco in questa canzone. Nostalgicamente ascoltiamo i grandi cantautori come De Gregori, De Andrè, Dalla, Pino Daniele o alcuni lavori di Battisti (quelli più funky e sperimentali), sino ad arrivare a gruppi più rock come AfterHours, Timoria, Marta sui tubi etc. Recentemente invece siamo molto in palla con le produzioni moderne di Tha Supreme o gli ultimi lavori di Salmo, Marra, Ernia ma anche emergenti come I miei migliori complimenti, Joan Thiele, Rose Villain, Fulminacci etc.
Avete iniziato relativamente da poco, ma già avete dovuto affrontare il primo “scoglio” dovuto allo stop delle attività musicali. Come avete vissuto gli ultimi mesi?
Non facilmente! Eravamo partiti alla grande, avevamo cominciato a trovare diverse date in vari locali, alcuni dei quali ci avevano chiesto di fissare date ricorrenti… poi sappiamo tutti come è andata. Siamo tutti convinti però di essere diventati una vera band, paradossalmente proprio durante il lockdown. Organizzavamo digital jam quotidianamente ed è esplosa la chimica. Quella restrizione ha accelerato un processo di complicità che si potrà percepire nelle prossime canzoni. Prima nonostante ci conoscessimo tutti già da tempo, eravamo ancora in una sorta di fase da “ambientamento musicale”.
Quali sono i progetti già in cantiere per l’immediato futuro?
Mi collego all’ultima risposta. Abbiamo già scritto diverse canzoni che pensiamo di far uscire con il nuovo anno (2021), delle quali pensiamo si potrà percepire tutto il lavoro di questi mesi. Stiamo lavorando ad un featuring e ad un altro paio di canzoni che riteniamo essere molto valide. Ci piacciono. Daranno una vera impronta al nostro sound. In attesa dei live certo, sui quali abbiamo sempre puntato più di tutto il resto e continueremo a farlo. Incrociamo le dita!
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