New Indie Italia Music Week #39

Azzerare criticità sul lavoro, problemi personali, inutili discussioni è quello di cui abbiamo bisogno per liberare la mente e godere di attimi di pura serenità. Niente frenesia, niente orari: solo relax.

Perché non farlo avvolti tra le coperte, con un buon calice di vino, da soli o in compagnia (di pochi, in sei al massimo) lasciandoci avvolgere dalla musica?

I nostri editor Alessandra, Ilaria, Cristiana, Nicolò, Salvatore e Antonella vi guideranno tra le nuove uscite della settimana!

 

Ma che succede fuori

Siamo davvero consapevoli di ciò che accade intorno a noi? Forse ne abbiamo solo una minima percezione perché distratti da altre miliardi di cose la cui utilità è discutibile. Guardo il telegiornale: ma che succede fuori?

Uno scoppio può essere l’esplosione di un ordigno o di un fuoco d’artificio, il frastuono dei vetri rotti potrebbe sembrare una rivoluzione o forse è solo il camion della spazzatura. È una linea sottile tra realtà e fantasia.

Fiori di Cadillac: 8

 

Canale Paesaggi (Album)

Vorrei introdurvi a questa recensione con una citazione colta: Elliot, il protagonista di Mr Robot, seduto in una stanza che fissa una vecchia tv.

Questo è l’effetto che fa, Canale Paesaggi, il nuovo disco dei Post Nebbia.

Se non siete nerd e non avete visto la serie più bella di tutti i tempi, provo a spiegarvi meglio. La televisione ormai sta diventando quasi più analogica che digitale, e noi, assuefatti dal cambiamento veniamo bombardati di stimoli visivi o da stupidi programmi, abbassando drasticamente la soglia dell’attenzione, diventando più consumatori che spettatori.

Prendete il telecomando, lanciatelo giù dalla finestra e lasciatevi trascinare in un viaggio a metà tra l’ipnotico e il vintage.

Post Nebbia : 7,5

 

La panchina (come Forrest Gump)

Su questa panchina da solo volevo restare, bruciato dal sole e dalla rabbia

Trovare un luogo tranquillo, sedersi e non pensare più a niente. Basta problemi, basta preoccupazioni, solo un fischiettio allegro.

Ecco spiegato in tre minuti perché dobbiamo vivere la vita, cioè quella cosa uguale a una scatola di cioccolatini, come faceva Forrest Gump.

dellarabbia: 7

 

La tua siga

È come fumare l’ultima sigaretta prima di dover smettere per sempre. L’ultimo tiro lo immagino ricco d’amore, rabbia e la consapevolezza che i vizi ci fanno male, ma ci piacciono tanto ugualmente.

Lo stesso principio si può applicare all’amore, con le sue speranze, promesse e illusioni. Ecco un altro vizio dal quale è impossibile fare a meno, soprattutto quando non si ci vuole più cascare, e poi all’improvviso  arriva un nuovo bacio che può essere salvezza o l’inizio di una nuova fine da superare.

Malpelo: 7,5

 

Bancomatboy

” Lei è troppo bella per lui come fanno a uscire insieme? ”

Bancomatboy è la risposta di LaHasna. Un brano che fonda vari stili, tra rap e rnb, con influenze mediterrane e ritmi tribali che c’incantano come un portafogli pieno di soldi e una bella macchina.

La lezione che impariamo è che in una coppia composta da due individui del genere, l’amore in realtà non esiste, ma vince solo l’egoismo e la falsità.

LaHasna: 8

 

Apnea (EP)

Estraniarsi dal mondo tangibile, solo acqua intorno in Apnea: è un dialogo con la nostra anima, con gli errori, con le persone che abbiamo perso per causa nostra o che ci hanno ferito profondamente, con i nostri nuovi obiettivi.

Siamo quelli che vogliono sempre di più da se stessi e dagli altri, sopratutto in amore. Siamo quelli che nel Naviglio vai giù restandoci, che fissano il vuoto per metterci a fuoco anche se tu sei la mia vitamina. Non ci è mai così chiaro cosa fare: dove si va a finire? Non lo sa nessuno!

Sappiamo però galleggiare, e pure bene, per non affogare in noi stessi.

Bais: 8

 

Inverno deep (EP)

Al momento della nascita nessuno di noi è consapevole che la vita è una vera e propria battaglia. Siamo attaccati su tantissimi fronti che spesso non riusciamo a gestire o sono solo nostre convinzioni: combatto un nemico che nella realtà non c’è! 

Facciamo a Pugni con i nostri limiti perché sto mondo è al rovescio, ci imbattiamo anche in persone che ci fanno perdere la voglia di vivere perché sono Gentaglia.  Arriverà la tanto ambita vittoria?

Logo: 7,5

 

Senza fiato

Una storia d’amore è perfettamente sintetizzata da un viaggio in aereo. Il rullaggio è sicuramente il corteggiamento a cui segue l’innamoramento. Come un decollo, è un crescendo fino ad arrivare in quota. Il rapporto allora può essere sereno come una giornata di sole o turbolento quando si preannuncia una tempesta: scusami, non ho più fiato dopo quello scatto. Ero fermo che aspettavo l’atterraggio.

1998: 7,5

 

Delta

Che cosa non si farebbe pur di non vedere il temporale nei tuoi occhi? Beh, sì, ci insegnano a non rubare, ma stavolta vediamola come un prestito a lungo termine. Allora salta sulla mia Delta, fiammante e ruggente come quella che mangia l’asfalto in pista. Sciogliti i capelli che così al vento sono più belli e lasciamoci inghiottire dall’adrenalina, perché solo così possiamo sentirci vivi.

Iside feat. Meli: 8

 

Stupida

Nei che tracciano il sentiero di una schiena, gocce d’acqua che disegnano il contorno di un viso. Un ritratto solo abbozzato di un volto visto da uno spioncino, così Grecale espone nella sua galleria fatta di elettronica e parole il suo ultimo singolo, Stupida. Sfumato ma pieno, come un disegno al carboncino, il brano ci ridà un’immagine tanto vivida da poterla toccare, ma che preferiamo non sfiorarla troppo forte, per paura di sbiadire.

Grecale: 7,5

 

Livido

Voglia di evadere dai propri pensieri, dal proprio appartamento. I mostri stanno ormai pagando l’affitto nella testa di Dave Calafato, che oltre ad averli accettati, ha ben pensato di tramutarli in musica, dolce e sofisticata, per le nostre orecchie. Livido è la volontà di buttare fuori tutto quello che si ha dentro, facendola collimare con il gusto musicale che riprende dall’elettro pop la carica per farci apprezzare anche il testo, sospeso in equilibrio tra cielo e terra.

Dave Calafato: 7++

 

La maggior parte

Pianoforte e atmosfera da rap anni Novanta quella dell’ultima traccia di Claver Glod feautFaith La maggior parte. Una malinconica riflessione sul fatto che essere se stessi implica la solitudine o la compagnia di pochissime persone che decidono di restarti accanto, nonostante tutto. La maggior parte, appunto, si perde nell’emulazione triste di modelli che gli non appartengono, ma che li fanno sentire parte di un gregge dove ricevono protezione e riconoscimento anche a costo di perdere la propria libertà.

Claver Glod feat Faith: 7+

 

Laser

 

Intimità, respiri lenti, contatti di pelle nell’ultima traccia di Tersø. Il sound sembra quello di un battito di cuore accelera alla ricerca di una dimensione che sembra perduta, ma che si può ancora recuperare: quella del contatto ravvicinato, della necessità di fare condividere cose semplici come un caffè, ma di farlo davvero, in presenza, non ricorrendo ai mezzi social e fotografici.

Tersø: 9+

 

Tratto da una storia vera (Album)

Tratto da una storia vera, il primo ep di L’ennesimo si rivela in tutta la dolcezza del disagio dei vent’anni. Amori finiti che si spera ritornino, vita quotidiana fragile su un terreno instabile, una società in un progresso bestiale che fagocita le anime, non tenendo conto della dimensione umana da rispettare e tutelare, quella che l’autore stesso definisce la leggerezza pesante dei 20 anni.

Emoziona l’alternanza tra sound elettronici e classici, in un’altalena di sensazioni tipicamente contemporanea.

L’ennesimo: 8

 

Je suis désolé

Siamo tutti desolati se vi abbiamo delusi, se ora mangiamo briciole piuttosto che pillole. E intanto Mudimbi usa francesismi, ma con diplomazia, perchè è così che ci vogliono: diplomatici. Ma chi? La società, la gente dall’alto, la gente dal basso, la gente sopra e quella sotto. Tutti che aspettiamo che la genta ci deluda seppur diciamo il contrario: la delusione degli altri sarà sempre più piccola di quella personale, e continueremo a prediligerla sempre.

Questo è ciò che evoca il nuovo singolo di Mudimbi, ricco di suoni e voci autoprodotte e di tanta personalità. Il sound, poi, ha fatto centro: è il sound di chi tra poco esploderà di più di quanto ci aspettiamo.

Mudimbi: 8,5

 

Lacrime da bere

Dolore da condividere: questo è il sunto del nuovo di M.E.R.L.O.T, cantato con la compagnia di una sola chitarra, vibrante e più pesante di un classico ambiente acustico. Immancabile il vaffanculo nei testi quando gli artisti se la prendono con la sofferenza, esattamente quanto la parola insieme, un altro must di questa tipologia. Nonostante il sad mood, la sentite anche voi quest’aria di gioventù, di problemi giovani e da giovani? Di questo M.E.R.L.O.T. sa parlare bene, di stronzi da tener da fuori perché i protagonisti delle sue storie sono sempre così impegnati ad abbracciarsi.

M.E.R.L.O.T.: 7,5

 

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