New Indie Italia Music Week #41

Verde, rosso, giallo, arancione e l’intero arcobaleno hanno colorato questa prima settimana di novembre in cui il cielo si è fatto ancor più grigio e forse anche il nostro mood!

La nostra attenzione è catalizzata dalle news che spesso rischiano di opprimere la curiosità che ci contraddistingue e di distogliere la nostra attenzione da tutto ciò che di buono succede intorno a noi: sì, anche riuscire a suonare per la prima volta una chitarra alla soglia dei 30!

La musica non ha età, non conosce barriere, abbina i mille colori della vita dando vita a nuances emozionali uniche e non replicabili.

Scopriamo i colori delle nuove uscite di questa settimana insieme ai nostri editor Alessandra, Nicolò, Salvatore, Ilaria, Sara, Cristiana, Antonella!

 

DUE

Ogni volta che si muove, M¥SS KETA tira fuori una mina: talento o dote naturale? DUE fa andare fuori di testa, sarà il beat, sarà l’immaginario da videogame che crea un effetto di dipendenza, ma l’ultimo singolo della ragazza di Porta Venezia, anche stavolta, fa ballare e scuotere anche i più pezzi-di-legno. Irriverente come pochi, sfrontata senza paura di rischiare la condanna, M¥SS KETA riesce ad entrare nei nostri desideri più reconditi e farli scatenare.

M¥SS KETA: 8++

 

Clito

Il fatto che solo i rapper uomini parlano di sesso, attorniati da folle di ragazzine urlanti, super tatuate e con la mastoplastica additiva già a diciotto anni, puzza già di naftalina. Questa è Madame e il suo ultimo pezzo, Clito: già dal titolo lascia molto poco spazio all’immaginazione. Un riferimento sessuale esplicito che non ha bisogno di chiedere il permesso, che dura quasi tre minuti e che batte su un ritmo da ballare un po’ dal sapore anni Novanta.

Insomma, liberazione femminile all’ennesima potenza. Con Clito non ci resta che aspettare che cosa succederà dopo.

Madame: 7,5

 

Glenn Miller

Una dichiarazione di amore per la vita nell’ultima traccia di Gio Evan, con tanto di consapevolezza nel dire mica so vivere, ma tanto, scialla! È inutile che la vita la raccontiamo diversa da quella che è: le cose non vanno sempre bene, le persone non sono perfette, neanche quelle che amiamo, anzi soprattutto quelle. Ma va bene così, non ci resta che cantare, esattamente come fa Gio Evan. È bellissimo stare lì a contemplare i propri disastri, improvvisare un motivo tanto leggero quanto vero, sentito, autentico, come quello di questa traccia e guardarsi con quel bisogno di verità di cui tutti abbiamo ormai bisogno.

Gio Evan: 9

 

Fuoco in corpo

Ho il vuoto dentro ma tra i denti il mondo.

Ritmo travolgente, a cavallo tra pop ed elettronica. Fuoco in corpo è uno di quei brani che ti fanno venire voglia di lanciarti in mezzo alla pista e ballare, senza paura di essere giudicati da chi ti sta intorno. See Maw ci racconta bene la sensazione di non riuscire più a trattenere tutto ciò che si ha dentro, in perenne contrasto con la calma che ci circonda. E a volte è giusto esternare tutti i nostri sentimenti e le nostre emozioni, giusto per non esplodere.

See Maw: 7,5

 

Asteroidi

Versi dedicati alle stelle, luminose come le pupille intorno a cui orbita tutta la canzone. Asteroidi è il giusto compromesso tra lirismo cantautorale e calore del folk inglese. I corpi celesti, la luna, i pianeti scendono in terra sotto forma di entità antropomorfe: gli occhi, le guance, il contorno del viso potrebbero tranquillamente coincidere con degli asteroidi, che ogni sera brillano di luce propria come dei diamanti incastonati nel cielo, e continueranno a farlo anche se non c’è nessuno a guardarli.

Leo Caleo: 8++

 

Cometa

Cometa è sinonimo di speranza, quella che non tocchi, ma sai che c’è. Cometa per MasciaTi è sinonimo di realizzazione dei propri sogni, quella che ancora non vede, ma sa che arriva. Perchè c’è, eccome se c’è. Siamo solo tutti per un attimo  in pausa, aspettiamo solo di poter premere play e di non fermarci più. Fare musica ora è ancor più difficile di quanto non lo fosse prima, eppure quello che chiede MasciaTi non è che le cose si facciano più facili, vanno bene anche permeate della loro difficoltà, purché un giorno diventino possibili, tangibili.

MasciaTi ft Ribor Elbow: 8

 

Ieri

Moltheni ritorna dopo undici anni con una ballata che dà il via alle danze del suo prossimo album in uscita a dicembre. “Ieri” è fondamentalmente una intro, in cui ci immaginiamo in maniera vivida Moltheni che balla mentre dichiara che è stato tutto proprio come aveva immaginato lui. Quale esempio migliore per chi debutta ora nel mondo della musica, per chi ha bisogno di credere che a distanza di tanti anni e raggiunta un’età adulta, andrà esattamente proprio come voleva.

Moltheni: 7

 

Presto lo vedrai

Cardo è tornato e stavolta con un brano che rimarca sempre più i dettagli essenziali che possono ascriverlo al “cult pop”, genere di cui dice essere il primo profeta. E come un vate dovrebbe fare, anche Cardo in Presto lo vedrai ha dato dimostrazione di saper guidare i nostri sentimenti e i nostri gusti musicali verso direzioni sempre più positive. Presto lo vedrai è sicuramente un pezzo che funziona, ti entra in testa nel bene o nel male, sinonimo del fatto che l’evoluzione della sua autorialità sta volgendo verso porti (stilistici) sempre più sicuri.

Cardo: 7,5

 

ERASMUSPLUS

Facile amarsi per qualche ora, amarsi per due giorni o per una settimana, pensare di amarti in webcam.
“Erasmusplus” è un continuo salto tra il passato delle cabine telefoniche, il presente delle webcam e il futuro progettato tra Erasmus e viaggi all’estero.
“Erasmusplus” è la condizione in cui chiunque può ritrovarsi, con tutte le barriere fisiche, virtuali ed emotive.

Il brano per chi si ama a distanza e vive il proprio amore in webcam, ma anche per chi parte alla ricerca di un futuro quasi perfetto. È il tentativo di dare e di darsi senza sapere come fare, è cercarsi senza riuscirci.

Miglio: 8,5

 

Morire perchè

La morte nella nostra società è vista come un tabu, con paura e timore. Inevitabilmente prima o poi toccherà tutti, e nessuno sa come e quando succederà.

Giorgio Canali ci ricorda però che vivere una vita senza coltivare le proprie passioni, lottare per amore o correre verso nuovi sogni, è arrendersi ad un destino ineluttabile, buttando quindi la nostra esistenza che ci caratterizza e ci rende unici al mondo.

Il ritornello poi ricorda una di quelle danza tribali fatte davanti al fuoco, tra magia e superstizione, sotto un cielo stellato e la voglia di sentirsi immortali.

Giorgio Canali e Rossofuoco: 8,5

 

Tutto gira

Tutto gira è la prima delle quattro release che anticipano l’album Sette pezzi, in uscita a fine mese.

Tutti i martedì di novembre, infatti, Santachiara svelerà il progetto discografico brano per brano, ognuno con un particolare “mood” e una sua peculiarità, uno per ogni giorno della settimana. È il mood del venerdì, quello “della grinta con cui si parte per un’avventura, con cui si inizia una serata che, brutta o bella che sia, avrà il suo senso compiendosi”.

Il brano racchiude tutte le sensazioni suscitate da un nuovo inizio, un grande cambiamento o una decisione forte.

SANTACHIARA: 7,5

 

Domenica

La domenica è il giorno della settimana che vola via più veloce e ogni settimana sparisce anche l’ingenuità tipica della nostra adolescenza.

Il tempo ci scivola addosso, e ci accorgiamo che è troppo tardi per qualcosa, quando ormai lo è davvero. Tutti infatti abbiamo il difetto di dare per scontato certe cose, rischiando poi di crogiolare nei rimpianti.

Quando è difficile fare i conti con la realtà?

chiamamifaro: 7

Lolita

Non voglio morire solo, solo che non posso fare altrimenti.

Chi l’ha detto che la felicità si trovi solo in una relazione? Probabilmente bisogna prima imparare ad amare se stessi, capire i propri difetti e poi porsi  davanti agli altri senza timore e, forse, anche tirare fuori una certa dose di autostima e vanità.

Se no si corre il rischio di trasformare l’amore in un dovere e non un diritto. Non si deve essere obbligati a stare con qualcuno solo per moda o per paura di non riuscire poi a trovare di meglio.

Mi raccomando, mai accontentarsi.

99paranoie: 7,5

 

Attraverso

La tecnologia e i Social Network hanno inghiottito le nostre vite, trasformandoci praticamente in individui omologati a mode fittizie, politicamente corretto e consumismo sfrenato.

C’è qualcuno a cui questa società non piace e vorrebbe “Buttare tutto all’aria”.

Per iniziare una rivoluzione dovremmo riprendere consapevolezza del mondo che ci sta attorno, guardando “Attraverso” quel filtro che ci viene messo davanti agli occhi, solo con l’obiettivo di far sembrare tutto più bello.

Peccato che questa cosa non faccia rima con le parola realtà o felicità.

Barry Mad: 7

 

Malinconia Delivery

Stravolgere la propria vita cambiando casa o addirittura ristorante cinese, darle quindi un nuovo La è un buon modo per andare oltre, per provare nuove ebrezze di cui sentiamo la necessità, soprattutto dopo la fine di una storia. Sì, anche prendersi cura di un gatto siamese potrebbe occupare e distrarre il nostro tempo! All’inizio l’adrenalina prende il sopravvento per poi, però, sentirsi emotivamente stabili come un giro di tagadà. 

Non possiamo scappare dalla malinconia: sarà sempre pronta a bussare alla nostra porta come quando arriva un delivery con Just Eat che non hai ordinato!

Fractae: 8

 

Da qualche parte

Sopravvivere è ciò che resta da fare quando non si ha più niente da perdere, quando ci si sente talmente sconfitti da pensare e maturare l’idea di mettere la parola fine in qualunque modo: guardo lo specchio non riconosco chi sono adesso, ma non mi importa sta sera esco.

Il futuro è qualcosa di distante che sembra non appartenerci anche se alla fine mi ritroverai da qualche parte con il ghiaccio ancora dentro al bicchiere e i soliti pensieri in fuga che ho messo da parte.

Malinverni: 8+

L’ultimo dei miei cani

GOLPE! è la dimostrazione che abbiamo sempre bisogno di it-pop e cantautori che spuntano dal nulla con prodotti di calcuttiana memoria.

Anche se può essere qualcosa di già visto e risentito, è un esordio di un artista che dimostra di avere personalità e soprattutto voglia di fuggire da preconcetti e stereotipi, soprattutto quando fanno 40 gradi all’ombra.

E io ti giuro non capisco perché ancora qualcuno si faccia troppe domande su progetti di questo genere.

GOLPE! : 8

 

Cose che non si dicono

La condizione di leggerezza che si prova quando si è avvolti da mille bolle di sapone dentro una vasca o in un piazza dovrebbe essere la stessa che accompagna il fare cose che non si dicono. La trasgressione in qualunque sua forma ci affascina, inutile negarlo!

Dal rubare una caramella al supermercato, al baciare uno sconosciuto: non sarà forse legale, ma una volta fatto non si torna indietro.

Calabi: 7

 

Sbalzi

Tamburi e percussioni che come in una marcia gloriosa annunciano la voce dolcissima di Sesto. Il titolo la dice lunga Sbalzi, ciò a cui siamo abituati da molto tempo a questa parte. Sui percorsi lineari gettiamo la spugna ancora prima di iniziare, perché ci piacciono le cose più complicate, gli scenari nuovi, quelli di cui i vecchi non hanno mai saputo nulla. Sesto propone un cantautorato che profuma di tradizione, ma che si rinnova con un sound elettronico e a tratti psichedelico, che ci fa entrare in un mondo di parole ben articolate e di atmosfere malinconiche su un arrangiamento non scontato.

Sesto: 8

 

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