New Indie Italia Music Week #43
Nel marasma di confusione, reclusione e decreti; la voglia di libertà bussa ad ogni ora del giorno e della notte alla nostra porta. A volte è talmente forte da trasformarsi in rabbia e frustrazione.
Perché non riversare questo sentimento nell’ascolto di un album o di un pezzo che sia in grado di farci sognare di nuovo, di provare emozioni che sembrano ormai un ricordo lontano, anche se in uno spazio di pochi metri quadrati con vista sul nulla?
Cerchiamo allora tra i pezzi selezionati dai nostri editor Alessandra, Nicolò, Salvatore, Ilaria, Sara, Vernante, ed Antonella il brano che ci farà librare sulle ali della libertà!
Rewind (Album)
Certe cicatrici rimangono addosso per tutta la vita, come fossero tatuaggi, anche se apparentemente “vatuttobene”. Amare, e amare profondamente, è felicità e lacerazione allo stesso tempo quando il rapporto si riduce solamente ad un ricordo bello, intenso in cui non ce ne fregava niente di sembrare normali.
Vorremo solo tornare indietro, rewind, cercarsi nel traffico in tangenziale, perdersi per ritrovarsi. Il destino ha giocato una partita che non era la nostra: siamo stati sconfitti!
Riavvolgiamo il nastro per ricominciare.
dile: 7
Cose
Quando due persone sono innamorate se ne fregano di tutto quello che succede intorno a loro. Niente è più importante del sapore di un bacio appena svegli, di stare abbracciati su divano fino a tardi e di parlare tanto del niente.
Tutte le cose contano zero se non fanno parte del micro universo che due amanti hanno saputo creare giorno dopo giorno, arredandolo a proprio piacimento con ricordi di vacanze insieme, giornate spensierate e magari anche qualche lacrima
Valucre ci trasporta dentro una relazione che a tratti sembra perfetta, mentre in altri momenti sembra essere in bilico. In ogni caso ogni storia d’amore è unica nel suo genere e non si ci può innamorare sempre allo stesso modo
Valucre: 8
Sto benissimo
Chi non vede l’ora di urlare al mondo:<<sto benissimo per poi arrendersi alla felicità>>? Contiamo gli attimi che ci separano dal momento in cui ci sentiremo davvero bene con il nostro corpo, con il nostro inconscio. Il giorno in cui saremo circondati dalle persone che amiamo, le stringeremo in un abbraccio e godremo di quel benessere, ignari di tutto ciò che accade intorno. Il momento in cui incontreremo l’amore della nostra vita ormai perso, ma un sorriso illuminerà ugualmente il nostro viso.
Ci lasceremo tutto quanto alle spalle, ci incanteremo quando fuori c’è il sole.
Caleido: 8
Novembre
Dopo l’inno alla speranza in “Vedrai, vedrai”, ecco che arriva “Novembre”, un racconto a metà strada tra il cinema neorealista e un quadro spettrale. Tra il finire dell’autunno profumato di vino e l’inizio del gelido inverno, è proprio lì che si colloca Cristina, figura vitale di una storia arida e contadina. Non conosciamo invece né il nome né la colpa dell’uomo che dice di essere felice di rivederla. Ci accorgiamo però che la forza di lei riesce ad elevarsi alla spiritualità di una madonna degli stracci, capace di portare i chiodi nel cuore ma la promessa dell’amore negli occhi.
Iosonouncane: 8+
Dormi serena
Sussurra Fusaro parole, che gli escono con un filo di voce, facendosi dolcemente spazio tra le sue labbra. E con la stessa morbidezza ci accompagnano all’ascolto di una nenia, che ci culla e ci fa rilassare. L’ombra di un aquilone, lo spicchio di un ombrellone, le dita che sfiorano una schiena, “Dormi serena” è un quadro ricco di dettagli scelti nell’ordinarietà del quotidiano, ed eletti a protagonisti di quel presente che ormai non coglie più le sfumature.
Fusaro: 7,5
Maldimare
Nausea, capogiri, vista annebbiata: è il mal di mare o forse sono io? Si aprono le porte del locale ma di imbarcazioni nemmeno l’ombra. Il mare non c’è, ma l’unica cosa che vedo sono le luci volteggiare, fare il giro intorno ai miei occhi che si fanno strada nella nebbia. A quest’ora è tutto bianco, come il mio viso dopo tutti quei drink del venerdì, non ho più l’età.
Magari, settimana prossima, un paio di birre dell’Eurospin e un telefilm.
Bye.tide: 8-
Deserto
Mayday mayday non riesco a trovare l’oasi per abbeverarci dalla sete e disidratare la rabbia e l’orgoglio. Mettere la testa sotto la sabbia per nascondere i nostri peccati non vale a nulla se tutto ciò che ci resta è un Deserto di sensazioni sterili e infantili. Crescere non significa solo diventare grandi, ma fare quello che si vuole assumendosi la responsabilità.
E ora basta mangiare solo polvere, il torrente della vita è lì che mi aspetta e io sono pronto ad immergermi fino a farmi portare via, da te.
Ganoona: 7,5
Oltre tutto l’amore che c’è
Canzone di un amore o canzone di un ritorno? Forse di entrambe! Oltre tutto l’amore che c’è restiamo sempre noi due, abbracciati nel tornado del mondo. Difronte al burrone di incertezze, Vigentini trova la soluzione: non vacillare, mantenersi in equilibrio davanti allo strapiombo del vuoto della distanza. Il tempo, come sempre, sa dare le giuste risposte alle domande lasciate in sospeso nel passato.
Andrea Vigentini: 7++
Bene così
Se fino ad oggi ha vissuto rimuginando nel passato, Fotomosse con “Bene così” conferma che ad un certo punto della nostra vita arriva il momento della consapevolezza in cui non si può sempre essere martello, ma ci sono delle volte in cui bisogna diventare anche incudine, e va bene così. Il giusto mezzo tra il ricevere amore e il subire un rifiuto sta proprio nell’accettazione che tutto ciò che ci succede, accade per un motivo.
Fotomosse: 7,5
Peccato
Siamo tutti peccatori, ma forse gli artisti lo sono ancora di più, con i loro vizi e virtù.
Si può partire da questo ragionamento, tirare in mezzo Oscar Wild e ascoltare il nuovo brano di Dinosauro per sentirci vittima di noi stessi, dei nostri sogni e delle nostre emozioni.
L’unica speranza che ci rimane è quella che, al momento della nostra morte, Dio ci perdoni, visto che l’avrà fatto anche con Adamo ed Eva.
Dinosauro: 7
Ritornare
Qualcuno ha creato un grafico per rappresentare le oscillazioni del desiderio nelle varie fasi dell’amore. Durante il corteggiamento il livello è alto, ma quando ci si mette insieme è facile che il desiderio cali, mentre tutto diventa scontato. La quotidianità separa, ma come suggerisce Rivera dovremmo trattenere il fiato, goderci il momento, smetterla di respirare, per fermare il tempo. Evitare di sprecare ciò che si ha, perché il punto più alto del desiderio, nel grafico, si raggiunge quando la relazione finisce, lasciando solo bei ricordi e spazzando via tutto il resto. Rivera, con “Ritornare”, dimostra di conoscere bene questo meccanismo, chiaro dalle prime parole del testo: non lo ammetto, ma…lo so che voglio ritornare.
Uno slancio di orgoglio che crea un paradosso: non lo ammetto, ma lo ammetto. Mi manchi. Un brano per chi vuole esplorare l’ironia dei sentimenti.
Rivera: 8
Bravi a perderci
“Ma quanto siamo stupidi, perché non sapevamo come prenderci.
E non abbiamo alibi, siamo stati bravi solo a perderci.”
Quando finisce una storia d’amore bisognerebbe avere la pazienza e il coraggio di vedere le cose per come sono andate davvero, attivando il cervello cercando di bloccare l’istinto del cuore e dei suoi sentimenti che bruciano all’interno.
In questo modo sarà più facile capire i propri errori, lasciare da parte l’orgoglio e addirittura chiedere scusa.
Enzo Skap: 7,5
Non lo sai
Ritmo delicatissimo per l’ultimo pezzo di Memento. Canta, dolcemente, tutte quelle emozioni così intime che tendiamo a nascondere anche alle persone che amiamo e che poi tiriamo fuori puntualmente a storia finita. Tutto questo ha il sapore di una malinconia a cui, comunque, non sappiamo rinunciare. Mentre iniziamo a dormire dal lato del letto dove fino alla notte prima c’era la persona che amavamo, ma con la quale non possiamo restare.
Memento: 8
Mose
Una dichiarazione di fragilità, amabile, adorabile, quella di Mose, l’ultimo pezzo di Riccardo Inge. In un periodo dove molti di noi si sono ritrovati divisi e distanti perché domiciliati in due città diverse, questo pezzo fa un po’ di compagnia. Il sound piacevole di una canzone d’amore senza bugie e false speranze che aiuta a credere al potere dell’amore e alla sua capacità di resistere, a tutto, nonostante tutto.
Riccardo Inge: 9
Finale di stagione
Atmosfere malinconiche da canzone d’amore anni Ottanta, quella di “Finale di stagione”, mentre si tirano le fila di un’altra storia andata persa pensando a ciò che forse si sarebbe potuto salvare. Malinconica come questo novembre che scivola via per tutti con i suoi giorni tetri e misteriosi e che diventa lo scenario perfetto per quel finale di stagione che non avevamo previsto ma ci aspettavamo proprio così.
Nochia: 7++
L’ultimo bicchiere
Angelica esce con un nuovo singolo che insieme a “C’est Fantastique” e “Il momento giusto” forma il trittico che anticipa il nuovo album di inediti.
“L’ultimo bicchiere” parla di relazioni tossiche, di scelte difficili e di ultime volte. Tra guerre via messaggi e l’eterno dilemma tra Rolling Stones e Beatles, Angelica ci racconta quanto sia difficile ma allo stesso tempo necessario fare delle scelte e saper dire goodbye.
Il brano è segno di una matura consapevolezza artistica e della voglia di esplorare nuovi orizzonti sonori.
Angelica: 8-
Casa Tua
“Casa tua” è un invito ad entrare gli uni nelle vite degli altri, senza vincoli di tempo. Non è un caso che Cannella abbia scelto di pubblicarla proprio in un momento come quello che stiamo vivendo, dove siamo tutti costretti a stare distanti e in cui è facile sentirsi soli o isolati.
Il brano ha una forte carica emotiva, fattore che anche a distanza può unire e creare condizione tra le persone. Una ballad nuda e sincera, nella quale la voce di Cannella si poggia solo su una chitarra creando un’atmosfera accogliente.
Cannella: 8
Il Tempo
Basta ascoltare con gli auricolari le prime note della canzone per essere trasportati in un mondo distopico. Non a caso il cantante si chiama Toru, come il sistema di attacco manuale dei veicoli spaziali russi. La base elettronica ipnotizzante e la voce profonda e affilata da intelligenza artificiale ipnotizzano, portandoci a viaggiare nel tempo, osservando le cose al microscopio e al telescopio insieme!
Un’esperienza inquietante: non è il pezzo da ascoltare la domenica appena svegli o la canzone fighetta per rompere il ghiaccio al primo appuntamento, ma lo scopo degli artisti è sicuramente un’altro. Più simile, sparandola un po’ grossa, a quella di artisti come Frankie hi-nrg mc o Caparezza: chissà se ci stupiranno.
Toru ft. Lucio Leoni: 7,5
Gandhi
La parola chiave è dolcezza. Dolce come le caramelle Mou del ritornello, che compaiono anche sulla copertina del singolo. Dolce come la voce di Vitto e la malinconia che permea il testo. Il mix può risultare un po’ diabetico, ma sicuramente piacevole. Per qualche istante ricorda perfino il Calcutta degli inizi, per le sonorità e le immagini, come il tiramisù, il vino rosso o Dawson’s Creek: quei piccoli dettagli banali, che nel ricordo diventano le reliquie preziose di ciò che è stato.
Vitto: 7