New Indie Italia Music Week #47

Il Natale è ormai alle porte e quest’anno sarà più rosso che mai: dai tovaglioli sulla tavola, ai maglioni a tema, all’intera nostra Italia.

Da nord a sud non mancherà lo spirito di condivisione, dello stare insieme anche se in pochi: sapremo cogliere ed apprezzare il bello della semplicità e sobrietà? Manca solo una cosa: la giusta playlist per accompagnare le giornate in casa davanti le scintillanti luci dell’albero ed una tazza di cioccolata calda.

Scopri quali tra le uscite di questa settimana selezionate dai nostri editor Alessandra, Nicolò, Salvatore, Ilaria, Vernante, Annachiara, Elena aggiungerai ai tuo preferiti!

 

Blue Jeans 

L’incredibile strategia di marketing, utilizzata per sponsorizzare l’uscita del singolo, aveva creato delle grandi aspettative nei fan che si erano imbattuti in scritte al neon per le strade di Roma e ai Navigli a Milano: aspettative che non sono state assolutamente deluse, anzi, sono state superate.

Piove ininterrottamente, il tram continua la sua corsa mentre il tempo lo insegue, tra le vie cupe e grigie della città, spicca un ragazzo che vaga senza una meta, mentre i suoi pensieri prendono il sopravvento.

Giorgio Poi, con la chitarra acustica, crea la melodia perfetta per accompagnare il dolore di Franco 126 e Calcutta,mentre dipingono un quadro malinconico e nostalgico di cui tutti, almeno una volta, siamo stati protagonisti.

Quando una relazione arriva al capolinea non è semplice dare una spiegazione razionale, ci si ritrova catapultati a metà del film, tutte le vecchie certezze diventano di cartapesta e nonostante Franco indossi gli stessi blue jeans di sempre, nulla è come prima.

Forse va bene così” risuona come una magra consolazione, la tipica frase che ci ripetiamo per autoconvincerci che andrà tutto bene, quando siamo costretti a lasciarci il passato alle spalle e non scorgiamo altre vie d’uscita. 

D’altronde la pioggia si stancherà e quel binario che sembra morto e fuori uso, sarà pronto per nuovi tragitti.

Franco 126 e Calcutta: 8,5

 

Vicino vicino

Leo Pari annulla tutte le distanze  per guardare al microscopio le più belle imperfezioni. Da quanto tempo non ti chiedono più come stai? Ma come stai veramente, nel profondo, con tutte le ansie e le paure che ti rendono insonne ogni notte, disegnandoti sul viso delle affascinanti rughe. Ti basterebbe soltanto un sorriso, dice Leo Pari, e tutte le preoccupazioni del futuro, possono svanire, almeno per oggi!

Leo Pari: 7+

 

Postventenni (Album)

Era il lontano marzo del 2019 quando i LARA si presentarono al pubblico con il singolo “Panna Spray”. Da quel giorno non hanno smesso più di stupirci rilasciando 4 singoli perfetti in termini di sonorità ed estetica indie pop. I LARA hanno dato vita ad un progetto artistico più che credibile, che nonostante sia nato da soli due anni, dimostra già una sua solidità ma soprattutto una grande efficacia sui gusti degli ascoltatori.

Come biasimarli del resto: le tematiche cantate dai LARA parlano di noi, nati a cavallo tra la fine degli ’80 e i primi anni ’90. Noi esseri ibridi, per metà analogici e per metà digitali; tormentati da sogni, consuetudini relazionali e ambizioni che appartengono al secolo scorso ma che non riusciamo a scrollarci di dosso.

Le storie dei LARA rimangono in testa perchè sono anche le nostre storie. Il loro primo album comprende 10 brani, di questi, 6 sono tracce inedite: “Di Pelle e Di Vita di Stelle”, “Musica House”, “SBT”, “Radiohead”, “Gambe di una stronza” e “Tempo delle Mele”.

Il 2021 è pronto ad accogliere i LARA a braccia aperte! Potrebbero essere la vera sorpresa del nuovo indie pop italiano.

LARA: 8

 

Euforia

Si fa chiamare Chris Nolan, come il super regista britannico che quest’estate ha fatto esplodere cervelli con Tenet, il producer di Settimo Milanese dietro le quinte degli album di artisti come Ghali, Ernia, Sfera e Ketama126. Con “Euforia” forse mirava a dimostrarsi degno del suo nome d’arte, con un’operazione ai confini con la regia. Ha messo insieme un quartetto esplosivo di artisti della nuova generazione italiana, riuscendo con la base a integrarli in un progetto definito, pur mantenendo ognuno la propria identità musicale.

Birthh, Madame, Aiello e Tedua si avvicendano lungo il pezzo, creando una macedonia interessante, difficile da ricondurre a un genere unico. Una produzione dalle sfumature internazionali, complice la strofa iniziale in inglese intonata dalla voce calda dell’emergente Birthh. Il testo non regala subito il suo significato, va ascoltato più volte per rilevare le tematiche alla base: la fama, la solitudine e l’influenza che hanno sulle relazioni. Non ho bevuto mai rancori. Dicevano che sono fuori. Chiedono: “Sei felice? Tutti ti vogliono. Vogliono stare nel tuo letto”, ma nel letto poi chi c’è?

Chris Nolan, Tedua, Madame, Birthh, AIELLO: 7,5

 

Parlami di Dio

Chi da bambino non ha giocato con le statuine del presepe? Muovere le pecore per farle attraversare il ponticello era una delle più grandi attrazioni natalizie. È questo il concept del videoclip di “Parlami di Dio”, il singolo un po’ sacro e molto profano di Tutti Fenomeni, prodotto da Niccolò Contessa (I Cani). Nel videoclip i personaggi del presepe vengono mossi da delle mani provenienti dall’alto e prendono vita. In mezzo a loro arrivano le statuine di personaggi reali come Berlusconi, Cannavacciuolo e Maradona e sulle note del rap ironico del cantante romano classe ’96 iniziano a ballare in una sorta di presepe-rave improvvisato.

Tutti parlano di sé, tu parlami di Dio, sexy girl. Un brano surreale un po’ dance anni ’90 e volutamente al limite con il trash, che rispecchia la follia di questo Natale 2020 in cui il massimo che potremo fare sarà installare una luce colorata in casa e cercare di divertirci ballando con i parenti più intimi. Il decreto di Conte l’ho letto anch’io. Nun te reggo più. Nun te reggo anch’io. 

Tutti Fenomeni: 7,5

 

Si vive insieme/si muore soli

Sonorità futuristiche riadattate al pop e un testo senza mezze misure: sono questi gli ingredienti principali del brano di Enne.

Un ragazzo cammina calpestando i sentimenti degli altri come se fossero mozziconi di sigaretta, immerso in un’apatia totale verso il mondo circostante. 

La vita scorre ma lui è fermo, “Spento, stanco, rassegnato, muto”, cerca delle gioie che non troverà mai, cerca di differenziarsi dalla massa e di liberarsi da questo senso di inutilità scrivendo storie che, in cuor suo, sa che non accadranno nella realtà.

È il racconto di un’esistenza vissuta nella penombra, dove alle persone si preferiscono nettamente le canzoni.

Enne: 7+

 

Pizzaboy

Sonorità dream pop e dolcezza nostalgica, la voce vintage di VV sembra arrivare dal passato per trasportarci con delicatezza nella quotidianità dei rapporti. C’è Milano, c’è casa, ci sono i litigi giocosi e i giochi litigiosi degli innamorati. Mi piace sentirti che ridi, che siamo ancora due bambini che giocano a fare i cattivi. Ed è su questa realtà che si affaccia il “pizzaboy”, il fattorino, che in sella alla sua bici si ritrova ad essere comparsa silenziosa della vita degli altri.

È una storia che sfiora un’altra storia, un’esistenza che si mescola per un attimo a un’altra esistenza, mentre la voce di VV non solo ci racconta tutto questo, ma sembra a un tratto diventare anche la voce del pizzaboy e di tutti i protagonisti della canzone.

VV: 8

 

Tango!, atto I

My Girl Is Retro ritorna alla ribalta dopo BORDOPISCINA con un singolo potente e impegnativo. “Tango!, atto I” racconta la storia di un ragazzo che un giorno decide di andare a scuola con un fucile e compiere una strage. Niente mezzi termini, niente mezze misure: violenza, rabbia, anarchia, è di questo che si parla. Carlo Cianetti racconta di un disagio, il disagio di un giovane studente deluso dalla realtà che lo circonda, dai politici che lo rappresentano, dai suoi stessi compagni di scuola. 

La cultura nei salotti non vale niente, come me. Non soltanto furia e delusione ma anche voglia di riscatto e di cambiamento. “Tango!, atto I” è una chiamata alle armi: prendiamo in mano il fucile e spariamo sulla folla proiettili di libertà.

My Girl Is Retro: 8,5

 

Oceano

Dissacrare l’amore, non sentire la fame, sfiorare il dolore. Tutti ci siamo sentiti così almeno una volta nella vita. Disarmo dipinge l’assolutezza del piacere che sfiora la sofferenza e mette in cima alla lista delle priorità l’amore. Quell’amore che non ci fa sentire bisogno di altro, quell’amore che riesce a conquistare tutte le nostre attenzioni, quell’amore così potente che è in grado di darci occhi nuovi con cui guardare il mondo. Un mondo che all’improvviso è racchiuso in una persona sola.

Disarmo: 7

 

Campo Minato 

Il singolo è stato rilasciato in seguito alla partecipazione di Vood a Dream Hit. Campo Minato è stata scritta a marzo in pieno lockdown, e parla di come il cantautore si sentiva in quel momento. Uno stato d’animo che ritorna più volte nel corso della vita. Una situazione di instabilità in cui non si sa come reagire e da che parte girarsi perché ogni decisione può far crollare quelle poche certezze che si hanno. È la condanna della nostra generazione, come spiega l’autore stesso, siamo costretti a vivere una vita con poche sicurezze e la costante e asfissiante paura di sbagliare. 

Michelangelo Vood ci regala anche la soluzione per uscire sani e salvi da questo campo minato: imparare a volare.

Michelangelo Vood: 7,5

 

Cartolina 

Una cartolina per presentarsi al grande pubblico. È questo il concept dietro al brano che apre la strada al progetto artistico della band genovese Zueno. Il brano fonde le sonorità degli anni ’70 alle tendenze moderne e racconta quella sensazione maledetta del sentirsi ormai distanti. 

Cartolina non è solo una canzone d’amore, è la presa di coscienza di quello che non si è riusciti a fare, ma che sarebbe stato giusto fare. È tutto quello che rimane quando non può esserci più niente. 

Zueno: 8-

 

Ossido

Da settimane ho un male cane: il dolore può assumere infinite sfaccettature da quelle visibili sulla pelle, a quelle che lasciano dei segni indelebile sul cuore. E forse sono peggiori! Si può star male per amore, per aver litigato con qualcuno o con se stessi, per non riuscire a prendere una decisione o per essersi pentiti di averla presa o semplicemente per essersi bruciati mentre si inforna una torta!

Siamo circondati dal dolore nostro o altrui e spesso non sappiamo nemmeno affrontarlo: l’ossido che senti è il tuo sangue in mezzo i denti e la città che finta di niente ti fa impazzire. 

wLog: 8

 

Cuori di Fragola

Essere innamorati implicata tanta spensieratezza tale da ballare senza musica, da sognare ad occhi aperti. Emozioni che spazzano via l’imbarazzo inziale quando si ci incontra di nuovo dopo tempo: non ci sentiamo da un anno, forse era il mio compleanno.

Non importa quando è avveno l’ultimo incontro, è meglio godersi il momento chiedendo prima come stai, giusto così con questo inizio un po’banale. 

Quel momento è loop di leggerezza e nostalgia dove si ha difficoltà a pronunciare quasi parola, forse possono solo salvarci gli sguardi.

Parlami tu ti nascondi tra le nuvole, e io ti cerco tra le favole siamo due cuori di fragola io  e te.

Lorenz Frame: 8-

 

Stonato

Cosa importa se il resto del mondo hai dei progetti per il futuro ed mentre io vivo ancora nell’attimo, mentre io grido ancora un attimo? Questo non fa di me una persona inutile al mondo anche se a malapena so rifarmi il letto.

Amo te e tuoi tattoo, quello che siamo noi due insieme con i nasi all’insù perché tu mi fai star bene così. Forse ho rinunciato a parte della mia vita, ma tu mi togli il fiato come un concerto!

SANTO BLUE: 7,5

 

Rinascere ogni giorno

“Rinascere ogni giorno” è una piccola lezione di vita che tutti dovremmo imparare a memoria. La vita in ogni momento prova a buttarci a terra, farci inciampare, complicarci le cose. È impossibile quindi non attraversare alcuni periodi bui, ma l’importante è sapere rialzarsi, con la schiena dritta e lo sguardo fiero e orgoglioso orientato verso quello che vogliamo essere.

Le nostre paure sono bestie senza denti dalla quale spesso preferiamo fuggire senza affrontarle perché ci sentiamo sconfitti in partenza. Sbagliamo, bisogna combatterle e domarle.

Davide Amati: 8 +

 

Il tipo strano

Pensiamo che siamo tutti diversi, in realtà siamo tutti uguali: ognuno di noi è il tipo strano di se stesso nell”altro.

Non vogliamo, infatti, omologarci agli altri anche se in realtà basta una novità nello stile di vita, nel modo di vestire, sul cibo o sul tipo di musica da ascoltare che imitare diventa qualcosa di naturale. La monotonia toglie colore ad un un mondo così spento: dovremmo impariamo ad essere più originali!

Cil’: 8

 

Come bestie

“Fatti non foste a viver come bruti”. Da Dante a Kaso feat Phra. Aiello il passo non è poi così lungo.

Nei gironi danteschi della nostra società è importante riscoprire il senso di umanità, cercando di pensare non solo a soddisfare il nostro istinto, iniziando a ragionare come comunità.

L’arte ancora una volta diventa quindi una medicina per la nostra anima, donandoci la forza per emergere dal gruppo, elevando la nostra coscienza verso un qualcosa di più grande di noi.

Kaso feat Phra. Aiello: 8

 

(Se) Di Domenica

Cosa recita il detto? Quando il gatto non c’è…Brida balla, canta, si sveglia a mezzogiorno e beve caffè tutta la giornata! (Se) di Domenica non ci sei, Brida farebbe proprio quello che farebbero tutti. Sfido chiunque a non ammettere che se ci si trovasse da soli in casa non ci metteremmo sul divano, col telecomando in mano, a guardare la nostra serie preferita su Netflix e a mandare foto e vocali sexy. Non volete confessarlo? Allora continuiamo a pensare che ci svegliamo tardi e faremo delle lunghe docce: trascorrere una giornata senza che ci sia nessuno a disturbarci, magari mettendo su proprio il pezzo “(Se) di Domenica”.

Brida: 7,5

 

Foresta e deserto

Foresta e deserto sono due luoghi che rappresentano lo Ying e lo Yan della natura. Il mondo però non aveva fatto i conti con l’uomo che per cercare di vivere meglio e avere più confort continua a sfruttare  a dismisura le risorse che ci fornisce la Terra, modificandone l’equilibrio.

Anche l’amore produce squilibri e mutamenti, lo sa bene Carlo, personaggio di fantasia, che ha appena litigato con la sua ragazza dopo aver discusso sul veganesimo.

E triste che io mai, mai, mai da te ritornerò lo saluta lei poco disposta a trattare con i suoi principi.

John Boy Walker: 7,5

 

Confusione

Riva non aver paura di non trovare più la propria amata nella folla e nella confusione: per fortuna con la riduzione degli assembramenti non corri questo pericolo. È però vero che siamo costretti a non uscire, oppure a tornare a casa di notte quando tutto è deserto, come ci canta lo stesso Riva. E tra la desolazione e la confusione, forse era più bello quando non ci si riusciva a cercarsi tra maree di persone. Adesso ogni sabato sera tutti voglio uscire per dimenticare, ma non c’è niente da fare e si può solo annegare nei propri pensieri e nelle proprie manie.

Riva: 8

 

Romantica

Quando si cresce il romanticismo si affievolisce piano piano rischiando alla fine di sparire. Un po’ come la storia di Babbo Natale che ci raccontano i nostri genitori da bambini, fino a quando, all’improvviso ci dicono la verità che assume però il sapore di una amara bugia.

La forza e il limite di un amore segue questo principio che proverò a spiegare meglio: bisogna alimentare la passione,  credere nei sogni ed essere passionali lasciando da parte la realtà delle cose, elemento che rischia di far implodere la relazione. Infatti non appena si aprono gli occhi e inizia ad entrare del buio dentro al microcosmo nella quale abbiamo avuto il coraggio di credere, sparisce il romanticismo e si rimane da soli con i proprio drammi.

Modigliani: 7,5

 

Dentro e Fuori

Spogliarsi di una maschera indossata per anni è un’impresa insidiosa! Benvenuto qui, ti presento i miei volti, collezioni di inganni. Sono qui per te.
Nessuno vorrebbe liberarsene forse per paura di farsi male, di esporsi troppo. È necessario uscire fuori dalla confort zone soprattutto quando vogliamo sedurre qualcuno o siamo travolti dalla seduzione altrui.
Vogliamo interpretare noi stessi o il nostro sosia? È necessario decidere se stare dentro e fuori.

Oana: 8-

 

Lelaina

Far affogare il sashimi nella soia, affondare tra bicchieri di gin tonic, come fossimo la versione ultramoderna del Titanic: questi ormai sono i nostri sabato sera. Ammettete anche voi che ormai il rituale è sushi e superalcolici da asporto per fingere che vada tutto bene, che è possibile recuperare, attraverso queste azioni, la normalità della quotidianità! E per chi proprio non riesce: mens xanax in corpore sano per calmare quei rovesci di pianto che scivolano dagli occhi come torrenti in piena, mentre si bruciano sigarette tra i vicoli del centro. E come Sid e Nancy scompariremo in un abbraccio, per ritornare al mondo solo quando lo sentiremo davvero nostro.

Kaufman: 7,5

 

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