New Indie Italia Music Week #46

Uno dei regali che dovremmo e vorremmo trovare, quest’anno, sotto l’albero è la vitalità. Questi mesi hanno strappato in mille pezzi quel pizzico di ottimismo che  ci era rimasto tra le mani: ormai l’essere “positivi” ha perso la sua corretta accezione. Come si direbbe in semiotica si tratta di un cambiamento forico!

Chi al sentire di un pezzo che gli fa girare la testa non inizia ad abbandonare la comoda seduta di una poltrona, la tastiera di un PC, per cantare e ballare senza freni ? La musica è la cura alla nostra depressione, al nostro senso di smarrimento.

Scoprite insieme ai nostri editor Alessandra, Nicolò, Salvatore, Ilaria, Sara, Chiara, Vernante e Antonella quali uscite di questa settimana saranno la vostra medicina!

 

Gabbiani

Per Frah Quintale il gabbiano è il miglior amico dell’uomo. Infatti, camminando sulla spiaggia, con una lattina di birra mezza vuota e il cuore a pezzi, decide di raccontare al mondo la fine dell’ennesima storia d’amore cullato dai versi dei volatili in sottofondo.

Tranquilli raga tutto apposto! è la frase che ci manda Ko, perché spesso anche a noi è capitato di giustificarci così mentre i nostri amici ci vedevano un po’ giù. Gli stessi che ci dicevano che la Giulia di turno ci avrebbe fatto solo male, ma noi testardi ce ne siamo fregati affogando pian piano dentro il nostro brodo di giuggiole.

Frah Quintale: 8,5

 

Don’t Panic

Da quando sto con te succedono tante, troppe cose: non me ne frega niente, è più difficile sbagliare, mi vedo pure meglio. Sei arrivata nella mia vita come un uragano, mi sono lasciato travolgere senza riflettere. Ma c’è una parte di me che vorrebbe che fossimo più simili, che ci curassimo come lividi e che ci amassimo come ossimori.

Ho perso il senso dell’orientamento, fino a che punto vogliamo arrivare? Don’t Panic! Amiamoci comunque.

Zibba: 7,5

 

Ti Ricorderai

Si dice che non capisci veramente il valore di una persona finché non la perdi, ma questo concetto quanto rispecchia davvero la realtà? Ce lo dice Scarda nel suo nuovo singolo, con il quale mette a nudo le dinamiche che ci portano a rimpiangere quello che ci siamo lasciati scappare perché convinti che fosse qualcosa di dovuto. Non importa quanto tu abbia desiderato il piccolo miracolo che ti è stato donato, finirai sempre per darlo scontato, fino a quando un ricordo non farà capolino nella tua testa e capirai che ogni dettaglio, anche il più insignificante, andava custodito gelosamente e con tutta la cura di cui si è capaci. 

Scarda: 8

 

ERAVAMO IO (ALBUM)

Lo street pop italiano, ad oggi, non può più essere considerato un genere di nicchia. Lo street pop è una colonna portante della musica italiana del presente e del futuro. Gente è la prova di questo fenomeno. Il 9 dicembre, infatti, è uscito il suo primo album dal titolo “ERAVAMO IO”, una raccolta di 12 brani che contiene anche i singoli rilasciati in questo 2020 che ci hanno fatto appassionare della nuova stella dell’urban italiano: “spariremo”, “goodbye”, “sahara” e “scatola”.

ERAVAMO IO è un trionfo di sonorità fresche e di liriche esilaranti che tra sfumature romantiche e autoironiche non lasciano scampo all’ascoltatore. Gente ha fatto colpo sulla “gente”. Spesso capita di imbattersi in album composti da tracce trascurabili, inserite per il solo motivo di raggiungere un numero: tra le 12 tracce del primo album di Renato Stefano, classe ’93, nulla è superfluo.

Gente: 8

 

Escape Room

Le emozioni, a differenza dei libri riposti su una mensola, non possono e non devono essere organizzate: gioia, rabbia, amore, odio, guerra e pace dentro di me. Possiamo solo metterle al posto giusto, mantenendo un certo disordine.

Essere in caduta libera, nel vortice delle nostre emozioni potrebbe farci uscire vittoriosi dall’Escape Room in cui il nostro cervello si trova quando siamo in preda al panico, quando non troviamo soluzione ad un problema, quando siamo ciechi di fronte la realtà.

Hera: 8

 

Mostri contro fantasmi

“Mostri contro fantasmi” esprime il dualismo tra quello che vive un solo essere umano e quello che succede all’esterno. Inevitabilmente però ognuno di noi viene a contatto sia con la sua parte da mostro e scambiandosi i fantasmi con gli altri durante le varie relazioni che ha con le altre persone.

Amore amicizia lavoro sono tre situazioni dentro la quale noi, forse, non siamo realmente noi stessi, ma anzi cerchiamo da apparire in modo da piacere più agli altri, finendo inevitabilmente con il perdere quel senso di verità che ci rende unici al mondo.

Rokas esprime rabbia a difesa di chi non riesce a capire certe cose nelle quali è coinvolto, ma soprattutto rappresenta quelli che non si arrendono e pensano ancora che sia possibile cambiare il mondo.

Rokas: 7,5

 

Noi non siamo il punk

Noi non siamo una coppia canonica: lei è abituata a scalare i grattacieli dentro la testa, a volte si sente anche uno sbaglio; lui, invece, pensa di avere sempre ragione, il suo cuore non batte più, la sua testa è altrove.

Noi non abbiamo mai voglia di imparare a ballare, abbiamo una concezione atipica dell’amore, ma forse ci vogliamo davvero bene: noi non siamo il punk!

Pablo America: 7

 

Wabi Sabi

“Vorrei mi dicessi ti odio piuttosto che sentire il vuoto”.

Quanto è fastidiosa quella sensazione di rimanere appesi alle scelte degli altri, aspettando che l’altra persona decida cosa fare. Così si ritrova in bilico tra la speranza di continuare a provare certe emozioni e la paura che ormai tutto sia arrivato alla fine.

Così cuore e cervello s’incastrano dentro giri di parole, spunte blu e attacchi di gelosia. Si è difficile, ma forse invece di aspettare bisognerebbe avere il coraggio di alzare la testa, e cambiare strada.

Giunta: 8

 

46 Cm

46 centimetri come la distanza dal cuore alla mente, come quel passo piccolo ma che sembra insormontabile tra me e te, che viviamo così vicini, ma ci sentiamo così lontani. La voglia di valicare l’ostacolo e la paura di non riuscirci pone dei limiti, delle lontananze. E come due organi che collaborano per la vita, ma che viaggiano su due rette parallele senza mai incontrarsi, anche un numero piccolo come 46 cm, può sembrare invece un’immensità.

Vorrei percorrere d’un fiato tutte le distanze, tra il petto e la tua mente.

Lourdes: 7,5

 

Farei anche un figlio

Arriva un età in cui il desiderio di diventare genitori diventa una priorità, anche se l’amore della nostra vita non è ancora arrivato. Ma siamo sicuri che vorremmo far vivere i nostri figli in un mondo che fondamentalmente fa schifo?

Incertezza, poco fiducia in se stessi, obiettivi non chiari: cosa vogliamo da una vita che ci spezza? Forse degli occhi diversi per osservare le cose da un’altra prospettiva che potrebbe rivelarsi essere corretta.

La morte è un inizio. Il resto è una danza. 

Noè: 8

 

You&I

L’amore è come uno specchio, dicevano, vedi riflesso quello che dai. Forse è anche la stessa metafora che usa A-lex Gatti nel suo ultimo “You&I”: non una banale canzone d’amore come tutti potrebbero aspettarsi dal titolo, bensì una dichiarazione prima d’amor proprio che poi verso qualcuno diverso da sé. Sospinto dalle ali della libertà, il brano, insieme all’amore incondizionato di cui parla, vola sulle nostre teste con la stessa leggerezza di una farfalla.

A-lex Gatti: 8

 

Lividi

 

L’amore è un gioco pericoloso dalla quale è impossibile uscire senza graffi e lividi sul cuore. All’inizio dopo una fase di attesa, uno dei due prova a fare la prima avvicinandosi piano piano. Un sguardo o un messaggio sul telefonino sono il segnale che la guerra sta per cominciare.

Il primo bacio è la scintilla che fa abbassare le difese, che esplodono come una bomba nucleare tra le coperte nel freddo della notte tra orgasmi ed eccitazione.
Ci si inizia a fidare del proprio nemico, confidando i segreti più nascosti mentre insieme si cerca di stabilire nuove alleanze e costruire progetti utili per un futuro insieme.

Poi all’improvviso qualcun tradisce. Non per forza questo dev’essere inteso in senso fisico, ma più che altro in senso mentale. Ecco, uno dei due decide di non stare più al gioco buttando a terra ricordi e promesse, lasciandoci soli con i nostri lividi.

Costiera: 7,5

 

Questa Libertà

La copertina del nuovo singolo di Dente è una nuvoletta attaccata con lo scotch al cielo azzurro, quasi alla Magritte questa non è una nuvola. Un cielo di carta, un soffitto surreale, un’illusione di libertà. Oggi, è strano fare una riflessione sulla libertà: per ognuno di noi ha un senso diverso e molti se ne sentono privati. Dente riesce a trovarla nonostante tutto: negli elementi della natura, nel Sole, nel vento, nella pioggia o in un sogno. E se la libertà fosse solo un punto di vista e dipendesse dal nostro desiderio di liberarci dalla paura, smettendo di nasconderci dietro un dito? Cosa c’è che non va? Ci domanda Dente, a distanza di un anno dal suo ultimo album in studio. Il cantante di Fidenza è tornato con un brano coerente con il suo linguaggio, ampliando lo sguardo a temi più universali. “Questa Libertà” racconta a suo modo la difficoltà della vita sul nostro semplice, ma complicato pianeta.

Dente: 8

 

Aerei di carta

Molto vero il nuovo singolo di Inigo: come fanno i poeti a descriversi in versi. E dopo a fare la spesa, fare ordine in casa, fare tutto ciò che serve a rovinarsi la vita.  Basterebbe anche solo questo verso a sintetizzare quella straziante sensazione che Inigo cerca di lasciarci in questo pezzo: la netta contrapposizione tra la poesia, l’avventura, quel senso di sorpresa e di esotico che è la vita e, dall’altra parte, quel senso di oppressione dato dalla quotidianità che scorre e che inevitabilmente ti conduce alla fine dell’esistenza. L’interlocutore citato nella traccia sembra accettare passivamente il lento scorrere di una vita già scritta e sempre uguale, mentre Inigo non ci sta: sostiene di non essere nato “abituato”.

Il ritmo è quello elettronico che dipinge a tratti nevrotici lo “sclero” contemporaneo della non accettazione di un sistema completamente da scardinare.

Inigo: 7+

 

You&I

 

L’amore è come uno specchio, dicevano, vedi riflesso quello che dai. Forse è anche la stessa metafora che usa A-lex Gatti nel suo ultimo “You&I”: non una banale canzone d’amore come tutti potrebbero aspettarsi dal titolo, bensì una dichiarazione prima d’amor proprio che poi verso qualcuno diverso da sé. Sospinto dalle ali della libertà, il brano, insieme all’amore incondizionato di cui parla, vola sulle nostre teste con la stessa leggerezza di una farfalla.

A-lex Gatti: 8

 

Mi sto incamminando verso di te

Il sound della nuova traccia di Econaccento ha qualcosa di inspiegabilmente magico e già proiettato all’estate.

“Le mani si sfiorano in un drive in” descrive quelle notti d’estate consumate a scambiarsi diversi tipi di tenerezze sotto le stelle. Il ritmo di Econaccento è leggero, sembra un foulard che fa da vela ad una decappottabile in corsa verso non si sa dove. Leonardo Canzi e Simone Gianni ci regalano un pezzo all’alba del nuovo anno che fa pensare già ad un’estate migliore di quella appena passata, suonando su un ritmo pop, ricercato, fresco e con quel tono di originalità che non stona mai.

Gli Econaccento ci aiutano a non perdere il disincanto, ma a ritrovarlo sulle note di un brano che non lascerà molto presto la nostra playlist di Spotify.

Econaccento: 8+

 

Ehi, dimmi

 

Un richiamo alla realtà: basta un “ehi, dimmi” per ritornare in sé, quando si è sovrappensiero e si inizia a fantasticare dolcemente su quello che è stato o su quello che potrebbe essere. Le mani che cercano mani, tu che non richiami e io ti cerco sempre tra due felpe intrise di sigarette, come quelle fumate per strada, guardandosi negli occhi, e tra l’imbarazzo di una parola non detta e uno sguardo sfuggente, alla fine entrambi sanno che si abbandoneranno tra le labbra dell’altro.

Neverbh: 7,5  

 

Le tue converse

Sonorità pop si mescolano ad un’esigenza che invece ricorda il punk per la schiettezza di Filippo D’Erasmo nel suo ultimo singolo. Una delusione d’amore si trasforma in rabbia, tanto che, come un vulcano attivo non può che buttare fuori tutto quello che ha dentro. E allora dopo mesi ad aspettare il ritorno dell’amata che ha dimenticato oltre alle converse, anche il suo cuore sulla soglia di casa, Filippo D’Erasmo non può che, in uno scatto d’ira, consegnare tutto alla polizia.

Filippo d’Erasmo: 7++

 

Apatia

“Apatia” è la profana preghiera di Progetto Fantomatico, come fantomatici e vanescenti sono i sentimenti delle anime di paese, ormai irrigidite e immobilizzate dalla mancanza di cambiamento. Tutto è fermo e in avaria, come una grande carcassa di automobili abbandonate dopo l’urto. Anche le persone che prima sembravano più vive, sembrano adesso aver perduto qualsiasi forma di vitalità, di prosperità. Che almeno la musica riesca a salvarci e a redimerci da questa condizione?

Progetto Fantomatico: 8

 

Disco Party

Immune gioca pure stavolta con l’ambiguità del segno. Le parole, si sa, sono vuote e le si può riempire con un senso che può essere per me ad un modo, ma non essere lo stesso per te. Con “Disco Party” la grafia delle parole ci fa virare verso la voglia di ballare, di festeggiare appunto, con chi pensiamo di amare. Anche la musica volge verso delle ritmiche vivaci e spassionate, come la dolce supplica di chi, costretto a restare in casa, non può muoversi e scatenarsi al fianco della persona che ci piace.

Immune: 8

 

Trova il tuo pezzo medicina nella nostra Playlist su Spotify!