silvia rivka bandera

Silvia Rivka Bandera: una “ECO” dirompente che risuona dall’Italia a Santiago del Cile

Al termine dell’ascolto di “Eco”, il nuovo lavoro di Silvia Rivka Bandera, si può provare la sensazione di aver fatto il giro del mondo in poco meno di venti minuti.

“Eco è un viaggio di suoni iniziato in Italia e terminato a Santiago del Cile” .

Questa è la primissima descrizione che la pianista originaria di Milano da del suo nuovo lavoro.

silvia rivka bandera

Silvia Rivka Bandera è laureata in pianoforte al conservatorio di Novara d altresì approfondisce lo studio del clavicembalo, della fisarmonica e del “toy piano”. Strumento quest’ultimo che trova notevole spazio nelle composizione della musicista meneghina. E’ parte, in qualità di pianista, di “Atlantic Klezmer Duo” e collabora con “Santiago Klezmer Band”. Oltre alla sua attività di musicista, Silvia Rivka Bandera è di fatto anche una pedagogista ed ha associato queste  due passioni specializzandosi nella didattica pianistica rivolta ad allievi con Disturbo Specifico dell’Apprendimento. Inoltre, ha approfondito gli studi letterari frequentando la facoltà di Lettere e Filosofia dell’ “Università degli Studi di Milano”, con una tesi finale in etnomusicologia. Risulta facile intuire come sia il background accademico sia l’esperienza come fisarmonicista della “ONACH: Orquesta Nacional de Acordeones de Chile”, le abbia dato gli strumenti giusti per dare un tocco internazionale al suo modo di concepire la musica.

Un legame molto stretto quello della pianista milanese con il Cile, tanto da portarla a trasferirsi proprio nella capitale cilena, città nella quale abbina l’attività di musicista e compositrice con l’attività di didatta, con incarico di “profesora de musica” presso la scuola italiana “V. Montiglio”.

Da pochissimo dunque Silvia Rivka Bandera ha pubblicato la sua opera prima “Eco”, disponibile su tutti i maggiori digital-store e sul sito della casa di produzione Blue Spiral Records.

“Eco” è un disco davvero particolare, caratterizzato dalla brevità di ogni brano. Brevità che vuole essere uno dei fili conduttori dell’intero “viaggio musicale”.

eco

Proprio come l’effetto di una eco, dalla prima canzone, che da anche il titolo al disco, si dipanano tutti gli altri brani portando con se la risonanza della title-track.

In “Eco” possiamo già avere un saggio dell’originalità e della versatilità della composizione della bravissima Silvia Rivka Bandera. La struggente “No one cares”  è una danza di note impreziosita dalla splendida voce di Chantal Antonizzi che rende questo uno dei brani più toccanti dell’intero disco.

“My life is-in Tel Aviv” è un’altra perla di Silvia Rivka Bandera. Il giro di accordi che apre e chiude il brano rimane stampato nella mente sin dal primo ascolto e ci restituisce un’atmosfera davvero esotica.

Il disco continua con le due “Miniatures”: “Il progetto miniatures ha lo scopo di valorizzare versi poetici attraverso immagini e melodie che si realizzano in brevi emozioni visive musicate. Ogni miniatura evoca un verso del poeta scelto, attraverso l’illustrazione musicata. Non si tratta, quindi, di descrizione, bensì di Impressione. Lo stretto legame letteraura-illustrazione-musica è sancito da un colore che identifica ogni singola miniatura e ne fa il filo conduttore”. In “Minature #1 blue” il pianoforte e il violino di Federica Severini si rincorrono in maniera quasi frenetica, mentre in “Miniature #2” partecipa anche la fisarmonica a questa ideale danza tra gli strumenti.

silvia rivka bandera

In “Leaving for love”, forse il brano più particolare di tutto il disco,  grazie al toy-piano con il quale è interamente suonata  sembra di osservare una ballerina di un vecchio carillon prendere vita e compiere la sua danza sotto le note della canzone.

La presenza del toy-piano la ritroviamo in “Monochrome”. Brano che sembra trasportarci in un film horror tanta è l’inquietudine che riesce a trasmettere.

Le due  canzoni che chiudono il disco sono  state registrate a Santiago del Cile in contesti davvero molto particolari.  “Amarillos and the mirror” durante le violente manifestazioni del “estadido social”, mentre la danza per 6 toy-pianos “Iris” durante la quarantena causata dall’emergenza “Covid-19”.

“Eco” è un lavoro intenso dove si legano emozioni e sensazioni diverse. Silvia Rivka Bandera (e tutte le bravissime artiste con le quali ha collaborato) riesce a regalarci un disco che merita di essere ascoltato con attenzione, aprendosi e lasciandosi trasportare dalle onde di questo viaggio sonoro.