New Indie Italia Music Week #48

Il 2021 è un anno che porta con sé moltissime aspettative: salute, opportunità lavorative, rinascita ma anche il consolidamento di nuove espressioni artistiche. La storia ci insegna che i periodi di profonda crisi molto spesso rappresentano terreno fertile per il sorgere di profili artistici inconsueti e dirompenti; destinati a influenzare l’estetica e quindi la sonorità degli anni a venire.

Per molti, questo sarà l’anno della nascita di una nuova espressione cantautorale italiana. Il precedente ciclo, iniziato nel 2016, sembra aver esaurito la propria carica virale.

Benvenuti nel nuovo inizio con il primo numero dell’anno della rubrica di New Indie Italia Music Week!

Buona anno dalla Family di IIM!

 

Venere e Marte

I produttori Takagi & Ketra decidono di inaugurare il 2021 con un brano che sperimenta nuovi orizzonti, con atmosfere diverse da quelle a cui ci hanno abituato fino ad oggi.

Il brano indaga un mondo più introspettivo ed emotivo, lontano dall’immaginario estivo di brani come Karaoke, Una volta ancora o Amore e Capoeira. Venere e Marte è stata scritta insieme a Cheope e Federica Abbate e in fase di composizione i due producer hanno immaginato subito la voce di Mengoni; come sempre però hanno deciso di mischiare le carte, coinvolgendo Frah Quintale e dando vita ad un ottimo progetto.
Due voci totalmente diverse che stanno bene insieme. Una collaborazione strana, di cui non sapevamo di aver bisogno, almeno fino a che non ce la siamo trovata davanti agli occhi (o meglio nelle orecchie).

Il brano ci racconta una storia d’amore indelebile, di quelle che superano ogni debolezza o incertezza, dove grazie ad uno sguardo Venere si unisce a Marte. Una promessa che vale più di mille parole, nonché una dichiarazione estremamente dolce, capace di sciogliere anche i cuori più refrattari.

Takagi & Ketra ft. Marco Mengoni, Frah Quintale: 8

 

La canzone nostra 

È possibile far convivere armoniosamente gli opposti in una singola canzone? A quanto pare sì. “La canzone nostra” combina il dinamismo esplosivo del giovane Blanco e la maturità pungente di Salmo.

Due mondi paralleli che si fondono perfettamente con la musicalità del brano in un mix destinato a diventare ben presto la hit della stagione invernale. Anche nel testo i contrari si uniscono: sono sotto la pioggia come la prima volta a cantarti “Nel blu dipinto di blu”. L’inizio e la fine dell’amore si incontrano in una danza senza tempo, portandosi dietro l’ardore e il dolore del paradosso più antico del mondo. 

Blanco feat Salmo: 8,5

 

Su di Giri

Rapida ma efficace l’ultima uscita di Dìgame. Veloce come un giro sulla giostra delle emozioni, un saliscendi tra i momenti in cui vorresti vedere qualcuno e quando invece preferiresti rompere anche tutti gli specchi per non attraversare il tuo riflesso con lo sguardo. Scesi dalla giostra, spesso può capitare di essere su di giri, così la nostra testa comincia a roteare e con lei anche i nostri pensieri, quasi come se, attraverso questo moto centrifugo, si possano spingere fuori tutte le parole che restano sepolte nella nostra mente.

Dìgame: 7,5

 

Non mi comprendi

Quanto è difficile essere capito, essere compreso a pieno? È davvero impossibile poter conoscere i pensieri e i complessi di ognuno e continuare ad essere sé stessi. Chevy ci sommerge di domande, facendoci entrare nel suo flusso di coscienza che fuoriesce grazie al suo flow come un fiume in piena, per arrivare a sommergerci fino a farci mancare il fiato.

Tu non mi comprendi ripete la cantante, e forse non sempre questo è dovuto alla mancanza di ascolto, quanto piuttosto per il fatto che si potrebbe pensare alle parole come dei contenitori vuoti, che ognuno riempie come gli pare: si crede di essersi capiti, ma non alla fine non ci si capisce affatto.

Chevy: 7,5

 

Cerotti

Si sa: i sogni ci aiutano a risolvere i problemi. La notte fa riaffiorare ricordi dolorosi che nel mondo onirico sono attenuati e più facili da affrontare. Forse è questo che intendevano i Tiromancino con le notti sono solo cerotti sopra l’anima. La chiusa di un testo sognante e malinconico, che tinteggia la penombra di una camera da letto in cui ogni cosa è un misto tra realtà e ricordo, come nei film mentali che facciamo in dormiveglia.

Una storia d’amore sfumata e sospesa nel tempo, una descrizione di un attimo in pieno stile Tiromancino, che con “Cerotti” inaugurano il loro trentesimo anno di musica. Ma ci sono ben due sorprese dietro a questo brano. La prima è che è stato scritto a 4 mani dall’anima dalla band Federico Zampaglione e…Gazzelle.

Un crossover che crea un ponte tra i grandi artisti italiani che in qualche modo hanno posto le basi per l’Indie e la nuova generazione di giovani cantautori. La seconda maxi sorpresa è che “Cerotti” farà parte della colonna sonora del film Morrison, il quarto lungometraggio da regista per Federico Zampaglione, che correremo a vedere quando sbocceranno i fiori in primavera. 

Tiromancino: 8

 

Mordimi la schiena

In copertina un titolo viola, scritto a caratteri cubitali sulla pelle lucida di una ragazza. Funzionano così le parole di una relazione importante: anche quando tutto è finito ti rimangono addosso. «Ho scritto questo brano alla fine dell’estate, dopo anni di una relazione tossica» svela Samuele Cara, cantante romano classe 1997, a proposito della sua «Mordimi la schiena». Un brano che racconta una relazione basata sull’attrazione fisica, che travolge e brucia in fretta, senza maturare sul piano emotivo.

Quelle storie che imprigionano entrambi tra le lenzuola o nella ragnatela della gelosia. Sul sound Indie Pop, che ricorda Franco126 e la scena dei cantautori romani, passeggia la voce un po’ scazzata di Samuele Cara, che ripercorre i ricordi di una relazione complicata dei 20 anni, tra notti infinite, pugnalate alle spalle e colazioni con i primi raggi di sole. 

Samuele Cara: 7-

 

Parentesi (EP)

Giovani, indipendenti e affamati di futuro: SVD, nome d’arte di Francesca Fagioli nata a Roma nel 2001, appartiene a questa categoria. Il suo primo EP dal titolo “Parentesi” è un ottimo biglietto da visita in chiave urban e indie-trap composto da 4 brani.

SVD narra degli aneddoti, delle delusioni e delle aspettative di  un periodo tra parentesi, sospeso nel limbo che sta tra l’adolescenza e la maturità, un non-tempo decisivo per la storia della vita di ognuno di noi.

Diretta, genuina e credibile. Lintenzione artistica di SVD convince. Una scommessa per la nuova era dell’urban italiano.

SVD: 8

 

Paranoie

Ultimo brano di una serie di singoli usciti in questi mesi difficili, in un periodo in cui Redh ha trovato il tempo di sperimentare e di trovare nuove soluzioni per i suoi ultimi lavori.
Paranoie parla di tutti, di chi si fa domande senza avere risposte, di chi ha consigli per gli altri ma poi non rispetta. Un’ammissione di colpa di una generazione, un elenco di tutti quei comportamenti comuni che molto spesso ci promettiamo di cambiare, ma alla fine siamo sempre gli stessi.  Alla fine è inutile negarlo, le paranoie sono fedeli compagne di tutti noi e difficilmente ce ne libereremo mai.

Redh: 7,5

 

Ho un amico 

Il duo Wing Klan insieme agli Psicologi porta sulla scena un vero e proprio inno all’amicizia. Anche se mi sento solo non sono solo perché ho un amico vero che darebbe la vita per me. Il brano racconta un legame autentico che resiste al tempo, alla distanza e ai silenzi. Nonostante le mille tempeste interiori che attraversiamo, tutto sembra più semplice se accanto a noi troviamo la mano di chi ci è in grado di com-prenderci perché ci conosce da sempre. Basta uno sguardo per tornare bambini e capirsi al volo. Eppure, crescere significa inevitabilmente cambiare e a volte anche allontanarsi, perché ognuno è chiamato a percorrere la propria strada. Possono esserci contrasti e divergenze, ma i veri amici non giudicano mai, sorridono e abbracciano, pronti a dare anche la loro stessa vita per chi portano costantemente nel cuore. 

Joe Scacchi e Tommy Toxxic feat PSICOLOGI: 7

 

Into the void

Rome in Reverse è lo pseudonimo dietro il quale si cela Antonella Pacifico, originaria di Caserta ma adottata dalla Danimarca, la capitale europea più al passo coi tempi dal punto di vista estetico, artistico e musicale. Da sempre interessata nella creazione di composizioni in cui l’elettronica convive ed entra in sintonia con echi che sembrano arrivare da terre distanti, con il nuovo brano Into The void – che annuncia l’ep Sublime – Rome in Reverse si mette a nudo, mostrandoci il suo lato più intimo e malinconico.

Per questo nuovo esperimento musicale la producer italo-danese si affida a Into The Void, polistrumentista post rock e elettronico; ma soprattutto decide di affidarsi alla propria voce, raffinata ed algida, regalandoci non una semplice canzone nella sua accezione tradizionale, ma intesa come miscela di echi, melodie e accordi su cui la sua voce può fluttuare in piena libertà. È tutto questo Into The void: un mix di dream pop, downtempo e techno che conferma quanto Rome in Reverse si distingua nel proprio operato, in un percorso volto a realizzare produzioni sempre più affascinanti.

Rome in Reverse: 8

 

Doveva essere oggi 

Dopo “Hollywood”, ecco il secondo brano che anticipa il nuovo disco in uscita di Manfredi. Ancora una volta il cantautore lombardo ci spalanca le porte del suo cuore per guidarci in un viaggio tra le pagine della sua vita. La storia inizia nel luogo degli incontri per eccellenza: la stazione. Questa volta, però, si tratta di un appuntamento mancato. Doveva essere oggi il nostro giorni, quello più bello in cui mi vieni a trovare, ma arrivato in centrale mi accorgo che il tuo posto sul treno è rimasto vuoto. 

Che fare quando le nostre speranze si rivelano vane, quando ciò che aspettavamo non arriva, quando ci cacciamo in un’avventura che sappiamo non avrà un lieto fine? Ce lo dice Manfredi, con quella sua capacità di unire la rabbia del momento alla innata delicatezza che lo contraddistingue: diamo la colpa a tutto e a niente, alla distanza, alla pazienza che non basta, al destino infame, e infine, inevitabilmente, a noi stessi.

Manfredi: 7,5

 

Dispettoso

Autobiografia di un ragazzo tenebroso, no anzi dispettoso, che si aggira sotto la luce della Luna per le strade di Milano, andando alla ricerca del suo Sacro Gral, cioè quella cosa che i giovani chiamano rap.

Un dissing ai rapper fighetti che vivono di soldi e social, diventati famosi senza farsi un minimo di faticosa gavetta.

“Mi guardo allo specchio e so vedere chi sono, un uomo senza colpe e perdono”

Giovane Feddini: 7,5

 

Rivoluzione

Che effetto fa rivedere una persona che è cambiata, scacciando via i mostri che aveva dentro per rinascere ancora una volta.

Quanto e difficile non aver più paura si chiede Tavo dentro il suo nuovo brano Rivoluzione, una canzone che dev’essere cantata a alta voce anche a costo di fa battere forte il cuore, liberando le lacrime dagli occhi.

La scelta di pubblicarla in questi giorni abbastanza difficili è ancora più significativa, specialmente per tutti quelli che hanno bisogno di cambiare i propri orizzonti, lasciandosi abbandonare completamente alla felicità e alle sue conseguenze.

Tavo: 8

 

Bigiotteria

Spesso sentiamo l’esigenza di dare più importanza a quello che pensano gli altri piuttosto che dare retta a noi stessi.

Sembriamo obbligati a seguire le mode, comportarci bene solo per educazione e rinunciare alla sincerità per non essere troppo scortesi.

Quando finisce una storia d’amore però bisogna guardarsi allo specchio, trovando il coraggio di dirci che spesso abbiamo nascosto i difetti per paura di sbagliare oppure che abbiamo accettato controvoglia i compromessi solo per fare meno rumore.

Leyla El Abiri: 7,5

 

Una salita controvento

Cercare di raggiungere certi obiettivi può diventare non solo una sfida contro noi stessi, ma anche una lotta contro paure e difficoltà che dobbiamo riuscire a superare.

AlOne, per la prima volta, diventa voce delle proprie canzoni, dimostrando che ha trovato il coraggio di mettersi ancora più in gioco.

Sicuramente è molto difficile muoversi in salita controvento, però solo arrivando in cima si può vedere le bellezze del panorama.

AlOne feat Alice Piombino: 7

 

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