Sierra: Anche la periferia ha il suo orizzonte | Indie Talks

Partire dalla periferia per arrivare alle stelle è il percorso che vogliono fare i Sierra.

Il duo,  ha dimostrato anche a XFactor, di seguire sempre la propria strada senza scegliere di prendere una scorciatoia, con il rischio di rinunciare alla propria identità artistica e culturale.

La loro musica è un grido di denuncia a meta tra la trap e il pop, con la consapevolezza che anche due mondi così distanti tra loro possono convivere se si trova una sorta di equilibrio.

Nel nuovo singolo ” Mezze Lune” i Sierra raccontano tutto questo mondo interiore ed esterno attraverso un’avvincente sistema di metafore e di allegorie.

INDIE TALKS X SIERRA

Che rapporto avete con la periferia?

Ogni periferia ha le sue particolari dinamiche, così come ogni periferia è simile alle altre per certi versi. Ci sono momenti in cui il Tufello è rigido e cattivo, pieno di guerra e cattiveria. Altri momenti in cui è l’angolo più delicato sulla faccia della Terra, dove poter risuonare col vento tra gli alberi ed entrare in contatto con te stesso. È senza dubbio il luogo urbano dove l’alternanza tra caos ed ordine si fa più marcata, di conseguenza lo stato d’animo ne risente maggiormente.

A volte è come una ragnatela che uccide ogni tuo tentativo di distacco, dove abitudini e compagnie possono distorcere completamente la tua vita. A volte è un involucro protettivo, uno stemma tatuato nel cuore, un luogo su cui puoi fare sempre affidamento, una culla che conosci per filo e per segno.

Come si dice spesso? “Puoi togliere il ragazzo dalla periferia, ma non puoi togliere la periferia dal ragazzo”? Ebbene sono solo le occasioni che possono togliere la periferia da te stesso.

Da dove venite e soprattutto dove volete arrivare?

Veniamo dai beat mandati a loop alle 3 di notte fatti persi in studio, dai drop su YouTube con 1k views, dai locali poco più grandi di una cantina. In un attimo, con X Factor, abbiamo sperimentato sulla nostra pelle che, affrontando cose sempre più grandi, l’orizzonte si sposta con i tuoi passi. Sarebbe bello continuare a camminare fino a che non faccia notte.

Ideali per cui combattere?

Riaccendere quella luce dentro, ora che i tempi di crisi tendono a farti confondere con la rabbia. Cercare di partecipare il più possibile alla res pubblica.

Diventare consapevoli del proprio impatto ambientale. Sono tante le questioni che ci tengono sulle spine, l’importante è vivere con consapevolezza e aprirsi alle esperienze. Se si rimane chiusi nell’ignoranza non c’è molto per cui combattere.

Vi siete mai sentiti vittime di pregiudizi?

Artisticamente forse sì. Nell’epoca della vetrina di massa siamo sottoposti continuamente a pregiudizi che siamo costretti a sfatare. Come chiunque si affacci al mondo della musica, anche noi probabilmente siamo stati decifrati per quello che mostriamo.

La rabbia porta ad ispirazione artistica?

Qualsiasi sentimento o colore emotivo possono portare a creare un pezzo della nostra persona. La rabbia è un colore forte ed impattante. Ha fatto la fortuna di molti artisti e si è fatta portavoce di generi musicali in lungo e in largo.

Qual è la strofa più rivoluzionaria che avete scritto?

Le strofe di “Enfasi” per adesso sono quelle con una denuncia più marcata. Erano riferite ai tempi della comunicazione che comunicano un senso di insoddisfazione tra le persone. Semicit.

Quali sono le cose che non capite dell’Italia?

Questo paese è un non paese. Non si può capire una cosa che annulla sé stessa.

Qual è la vostra definizione di rap?

Per noi significa l’estensione massima testuale di confessione musicale. Definirlo significherebbe limitarlo nel suo potenziale.

 ASCOLTA I SIERRA NELLA PLAYLIST DI INDIE ITALIA MAG