I FLY: “Con Non Mi Senti c’è un nuovo inizio speziato” | Intervista
I FLY, all’anagrafe Igor Tonso, è un produttore, compositore e cantante classe ’99 di Torino. Nel 2015 pubblica i suoi primi brani su Youtube e Spotify, inizia a studiare pianoforte, intraprende l’attività live e a 18 anni pubblica il suo primo progetto ufficiale autoprodotto. Dopo aver seguito corsi di Writing & Production affina le tecniche di composizione, arrangiamento e mixaggio. Nel mentre, pubblica il suo progetto ufficiale I FLY, anch’esso autoprodotto e inizia a lavorare in studio con vari artisti curando le loro produzioni.
I FLY ha da poco pubblicato il suo nuovo singolo “Non mi senti”, anticipazione del disco in uscita il 28 Maggio 2021 “Abitudine d’essere”. Il brano, prodotto dallo stesso I FLY è un featuring con la cantante Sara Mancini la cui voce poteva sposarsi meglio in un sound di questo tipo, bouncy. Il contrasto tra le due interpretazioni degli artisti, collegate dallo stile di scrittura lega il brano perfettamente fino alla fine. I FLY definisce “Non mi senti” come un brano nato dal bisogno di sperimentare (come gran parte dell’album), ed in effetti il singolo contiene molte particolarità sia strutturali che armoniche, rendendo più gustoso el’ascolto.
Intervistando I FLY
Come definiresti in una parola il tuo nuovo singolo “Non mi senti”? Cosa ti ha dato l’input per scrivere il testo?
Descriverei questo brano con la sola parola “speziato” , per il semplice fatto che in ogni sezione della canzone puoi sentire un gusto diverso in ogni sua sfumatura.
Producendo io stesso i miei pezzi e prestando parecchia attenzione al suono in sè e alle sue sfumature, il testo è quasi sempre una conseguenza di tutto ciò. Diciamo che mi piace dare la stessa importanza a tutto il contesto senza trascurare particolari, in modo tale da far “parlare” anche la musica.
Com’è nata l’idea di collaborare con Sara Mancini? Come vi siete conosciuti e da cosa nasce la vostra stima artistica?
Partiamo dal presupposto che Sara è una grandissima artista. Con lei, sto collaborando come produttore per dei suoi progetti futuri, anch’essi fenomenali e super freschi. Ci siamo conosciuti all’interno dell’istituto musicale (CPM) che frequentiamo entrambi e dopo esserci trovati su parecchi punti di vista e gusti musicali, ho deciso di includerla in uno dei pezzi dell’album.
Raccontaci la tua esperienza più bella dal vivo o qualche aneddoto sulla tua crescita artistica.
Forse l’aneddoto più “strano” che posso raccontarvi è che nella mia crescita artistica ho sperimentato parecchi generi musicali sia in composizione/produzione che in musica dal vivo. Per prendere un esempio, per un anno e mezzo ho suonato come chitarrista all’interno di un gruppo di musica irlandese.
Cosa apprezzi di più della musica italiana al momento e cosa non ti va proprio giù?
Della musica italiana apprezzo la storia che ha dato ispirazione a tante persone per rendere possibile tante creazioni ad oggi. Ciò che invece non mi va proprio giù è per certi versi la poca apertura mentale e musicale, la paura di evolversi e sperimentare soprattutto nel mainstream.
Sappiamo che hai già pronto un album in uscita tra poco: vuoi darci qualche anticipazione?
Esatto, il 28 Maggio uscirà il mio album intitolato “Abitudine d’essere”. Con questo progetto ho voluto creare qualcosa di fresco e di totalmente diverso da tutto ciò che c’è in circolazione oggi in Italia, ispirandomi alle sfumature dell’ R&B contemporaneo americano ma mantenendo il mio stile e sound nelle produzioni e nella scrittura. Trovo che questo genere in Italia sia molto sottovalutato e non sfruttato a dovere. Spero che questo album possa trasmettervi tutto ciò che ha trasmesso a me durante la sua creazione e magari diventare fonte di ispirazione per tanti altri.
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